Laver Cup, Team Europe tra arrivi dell’ultimo secondo e nuove leve: “Perdere l’anno scorso è stata una delusione. Vogliamo riportare la coppa in Europa”

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Laver Cup, Team Europe tra arrivi dell’ultimo secondo e nuove leve: “Perdere l’anno scorso è stata una delusione. Vogliamo riportare la coppa in Europa”

“Siamo felici della squadra. Le persone vedranno dell’ottimo tennis”, dichiara capitan Bjorn Borg

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Non far rimpiangere Novak Djokovic, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray non sarà un compito facile, ma i membri del Team Europe sono pronti a dare spettacolo e battaglia, tentando anche di riportare la vittoria in Europa. Già, perché nemmeno la presenza di super campioni e giovani ormai affermati aveva garantito il successo l’anno passato a Londra e incorniciare così l’emozionante addio al tennis giocato di Re Roger Federer. Compito difficile per capitan Bjorn Borg e giocatori, al netto di arrivi dell’ultimo secondo in Canada – Fils, Fokina e Hurkacz- ed esordienti. “Siamo felici di essere a Vancouver”, dice Borg. “Alcuni dei ragazzi non sono mai stati qui, quindi è un’opportunità di giocare davanti ai fan e gli appassionati di tenni a Vancouver”.

Lo svedese, coadiuvato dal vicecapitano Thomas Enquist, avrà a disposizione Andrey Rublev, Casper Ruud, Hubert Hurkacz, Alejandro Davidovich Fokina e i francesi Gael Monfils e Arthur Fils. “Abbiamo un ottima squadra. Sono molto contento. Abbiamo avuto dei buoni allenamenti tutta la settimana. Penso che si saranno dei match molto interessanti. Sfortunatamente abbiamo perso l’anno scorso a Londra. È stata una grande delusione”, commenta capitan Borg interrogato sul suo roster. “So che questi sei ragazzi sono molto desiderosi di riportare il trofeo in Europa, ma le persone che verranno vedranno dell’ottimo tennis, come è sempre stato nella Laver Cup”.

 Questa forse è la preoccupazione più grande alla viglia dell’inizio della competizione, arrivata ormai alla sesta edizione. Riusciranno le due squadre a mantenere alto il livello dello spettacolo, come è stato quello degli anni passati? Sicuramente Borg ha osato nelle convocazioni, soprattutto per quanto riguarda gli esordienti. Se la presenza di Monfils garantisce una carta magie e colpi da cineteca da sfruttare al momento giusto, Alejandro Davidovich Fokina e, soprattutto, il giovanissimo Arthur Fils dovranno mostrare il loro volto migliore. Entrambi visibilmente contenti della chiamata ricevuta da capitan Borg, promettono in conferenza stampa di impegnarsi al 100% nei loro match. “Sono molto felice di essere parte della squadra e domani giocherò due grandi partite. Prima contro Ben [Shelton, ndr] e poi il doppio con Andrey [Rublev, ndr]. Quindi darò il massimo per aiutare la squadra e vincere dei punti”, commenta Fils.

A guidare la squadra tra i giocatori sarà Casper Ruud, ormai alla terza partecipazione, la prima senza avere addosso gli occhi di alcune leggende sedute in panchina. “È una situazione diversa. Due anni fa per me è stato davvero emozionante, alti e bassi che tutti provano, ma ho cercato di dare alcuni consigli ad Arthur ieri, perché giocherà il primo match, quali sono le sensazioni”, dichiara Ruud. “L’ho fatto per due anni di fila, prima a Boston poi a Londra. L’anno scorso a Londra ero probabilmente più nervoso perché avevamo Roger, Rafa, Novak e Andy che guardavano. Guardare in panchina mi motivava ma era anche snervante. Ho detto ad Arthur che andrà bene”. Tutto apparecchiato per l’inizio degli incontri questa notte a partire dalle 22:00 (ora italiana) con il match che vedrà opposti Fils e Shelton

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