Tood Woodbridge e la vita oltre il tennis. Dai problemi di cuore a conduttore di un telequiz

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Tood Woodbridge e la vita oltre il tennis. Dai problemi di cuore a conduttore di un telequiz

L’ex n.1 al mondo in doppio ha dovuto fare i conti con un lieve infarto. Ben superato, diverrà il nuovo volto di Tipping Point Australia

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Tood Woodbridge presenta "Tipping Point" (Foto Nine Australia)
 

Il nome di Todd Woodbridge, in qualsiasi appassionato di tennis degli anni ’90, non potrò che suscitare piacevoli ricordi, oltreché un mucchio di trofei. L’australiano infatti, in coppia con il connazionale Mark Woodforde, costituì i Woodies, una delle coppie più vincenti della storia di questo sport, con all’attivo 11 Slam, un oro olimpico e due affermazioni al Masters di fine anno. Numeri da capogiro, che hanno certamente aiutato i due a rimanere ad operare in ambito tennistico.

Woodbridge è ormai da anni un punto di riferimento per le televisioni, trovandosi spesso a fare l’opinionista o il commentatore, e maturando una certa esperienza. Credenziali che lo hanno portato ad essere selezionato come nuovo presentatore di Tipping Point Australia, versione down under dell’omonimo programma britannico. Un gioco a premi di quasi sola fortuna, in cui i partecipanti devono rispondere alle domande più banali per guadagnare gettoni che permettano loro di accedere ad un distributore di monete stile arcade che distribuisce soldi e premi. Ruolo nuovo che suscita anche un po’ di ansia, mista ad entusiasmo, all’australiano: “Presentare un game show è una grande tangente. Non mi aspettavo di farlo, e proprio per questo lo adoro“. Entusiasmo comprensibile quello dell’ex doppista, considerando gli scossoni dei suoi ultimi due anni.

Woodbridge infatti, a fine 2022, a 51 anni, ha avuto un problema inaspettato. “Una mattina avevo iniziato a svolgere qualche esercizio“, racconta l’australiano, “e ho sentito un dolore proprio in mezzo al petto. Ho provato a scuotermi, ma si è propagato per tutto il petto, e ho pensato che qualcosa non andava“. Dopo esser corso in ospedale gli fu diagnosticato un lieve infarto, derivante da un’eredità familiare di pressione alta e colesterolo alto, imponendogli un ancor maggior numero di attenzioni e una cura sempre più precisa anche nella vita di tutti i giorni. Tutto questo si unisce a tanto lavoro anche in termini di esercizi da svolgere per mantenersi al meglio: “Da allora ho tutto chiaro. Sono in grado di svolgere il carico di lavoro che sto svolgendo in questo momento, che direi quasi in termini di tempi è il più impegnativo che abbia mai avuto“.

Ciononostante gli autori di Tipping Point hanno selezionato la sua figura nota e carismatica per trainare il programma. Dopo aver registrato 10 puntate di prova in Inghilterra, dove finora esisteva l’unica macchina al mondo atta al programma, si è potuta ufficializzare la guida dell’ex n.1 al mondo in doppio, dando il via alla costruzione di un’attrezzattura appositamente australiana, anche più moderna, più fresca. “La versione inglese è conservativa“, spiega il futuro presentatore, “abbiamo rilassato il programma, gli abbiamo dato un tocco più australiano incoraggiando i nostri concorrenti a interagire. Ci sono battute, si prendono in giro a vicenda in modo divertente“. La prima puntata andrà in onda il 29 gennaio, con Todd Woodbridge che per una volta dovrà conquistare da solo le luci della ribalta. Ma in fin dei conti è stato n.19 al mondo e semifinalista a Wimbledon in singolare, fermato neanche dai problemi di cuore nella sua vita da conduttore. Dovrà solo confermare le aspettative. E, da questo punto di vista, ha deluso di rado.

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