ATP Estoril: Hurkacz non lascia scampo a Martinez, arriva il primo titolo su terra battuta

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ATP Estoril: Hurkacz non lascia scampo a Martinez, arriva il primo titolo su terra battuta

Finale a senso unico: Hubert Hurkacz, impeccabile al servizio, vince nella venue portoghese l’ottavo titolo della sua carriera. Non può nulla Pedro Martinez, scoraggiato dall’impassibile costanza del suo avversario, ispirato anche in fase difensiva

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[2] H. Hurkacz b. P. Martinez 6-3 6-4

Una finale a sorpresa, fra chi vantava già sette titoli ATP ma era al suo primo atto conclusivo su terra battuta e chi invece, pur uso alle dinamiche del rosso, era “soltanto” alla sua terza finale sul circuito – ha seguito il più prevedibile degli andamenti e si è conclusa col più pronosticabile dei risultati. In un’ora e mezza, la prestazione solidissima di Hurkacz al servizio ha sfiancato i nervi di Pedro Martinez. Prima che fisicamente, lo spagnolo ha perso di testa. Verso la fine del match – quando ormai il risultato era irrimediabilmente segnato – si è lasciato andare a scoramento, sbuffi, anche un’estemporanea piroetta: trovarsi di fronte una macchina da 15 ace e 83 per cento dei punti vinti con la prima di servizio non può che essere terribilmente demoralizzante.

Martinez non ha giocato male, ma, in primo luogo, ha mancato clamorosamente le poche occasioni che ha avuto in risposta (vedi l’ignominiosa voleé del secondo set); in seconda istanza, il suo avversario – col sorriso stampato in volto dall’inizio alla fine – ha giocato una partita impeccabile, al servizio come in difesa. Nonostante i break siano stati soltanto due – uno per set – il risultato non è mai stato in discussione.

Hurkacz vince 6-3 6-4 il suo ottavo titolo in carriera, il primo sulla terra rossa: da lunedì sarà numero otto del mondo. I consigli della sua connazionale Swiatek devono avere evidentemente giovato.

Il match

Quello che scende in campo per la prima finale su terra rossa della carriera è un Hubert Hurkacz determinato e in forma smagliante, soprattutto nel colpo più rappresentativo del suo repertorio: il servizio. In trentasette minuti, il polacco produce sette ace; ottiene sedici punti su diciannove con la prima, cinque su sei con la seconda. Il break arriva al quarto gioco, nel quale Martinez si lascia scappare alcune seconde di troppo, che si rivelano fatali. Il primo set termina 6-3, lo stesso punteggio del primo set dell’unico precedente fra i due giocato sulla terra, quello di Montecarlo 2022.

In apertura di secondo set, il polacco ottiene subito due palle break: sulla prima Martinez si salva anche grazie al nastro, sulla seconda, tuttavia, deve capitolare: questo passaggio a vuoto gli costerà caro. Da quel momento, Hurkacz ha la partita e il torneo nelle sue mani. Nel corso dei game successivi, Martinez spreca gli scampoli di chance che gli vengono concessi. Prima si fa rimontare dallo 0-30; poi, sul 2-2 30-30, si “mangia” una voleé a campo aperto che gli avrebbe consentito di procurarsi una preziosa palla per rientrare nel set. Sempre più scoraggiato e frustrato, ora Martinez prova a forzare la difesa particolarmente salda del suo avversario, ora si assenta totalmente dal match. Punto dopo punto, ace subito dopo ace subito, si trova anche a salvare una palla che significherebbe doppio break. La partita termina dunque linearmente, all’ultimo turno di servizio, che il polacco tiene a quindici: un 6-3 6-4 in un’ora e ventotto minuti di assoluto dominio.

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