La conferenza stampa di Sinner (Ercoli, Piccardi). Binaghi: Roma lo aspetta nel 2025 (Primavera). Berrettini cede la “wild card” a Napolitano (Nizegorodcew)

Rassegna stampa

La conferenza stampa di Sinner (Ercoli, Piccardi). Binaghi: Roma lo aspetta nel 2025 (Primavera). Berrettini cede la “wild card” a Napolitano (Nizegorodcew)

La rassegna stampa di lunedì 6 maggio 2024

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Amarezza Sinner “Tornerò solo al 100 per cento” (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)

Sinner ha rotto il silenzio, ma le sue parole – «Non voglio entrare nei dettagli del problema» – non hanno neanche lontanamente lasciato il segno quanto il suo sguardo perso nei momenti di silenzio, sintomo di un vuoto che insinua alcune risposte a domande che verbalmente non sono state pienamente soddisfatte. Conoscendolo la speranza era che potesse sbarcare a Roma con il sorriso, rassicurando che non ci fosse nulla di grave, ma solo la volontà di non compromettere i prossimi grandi impegni. Così Jannik invece non si era mai visto e se l’idea di saltare gli Internazionali a causa dell’anca destra sembrava la peggiore delle notizie, adesso inizia a scricchiolare anche il Roland Garros. «All’inizio pensavamo non fosse nulla di grave, invece dopo la risonanza abbiamo visto che c’è qualcosa che non va. Sento che abbiamo tutto sotto controllo, ma se questo problema non dovesse essere curato al 100% mi fermerò per un altro po’. Non ho fretta e non voglio rischiare di perdere tre anni di carriera per affrettare le cose. Curare il corpo è la cosa più importante adesso». L’azzurro dopo la vittoria su Khachanov non ha più preso la racchetta in mano e si è completamente rimesso ai pareri medici […]  «È difficile dire quanto io mi senta in grado di poter giocare a Parigi perché non sto eseguendo i movimenti che faccio normalmente. I lavori svolti sono davvero a bassa intensità e avremo forse più risposte tra sette o dieci giorni. Al Roland Garros giocherò se sarò al 100%, se ci dovesse essere anche solo mezzo dubbio valuteremo, anche perché li si gioca al meglio dei cinque set. A prescindere l’eventuale preparazione non sarà ottimale perché i tempi sono abbastanza stretti e sicuramente ci sarà un periodo che passerò ancora senza giocare, ma io e il mio team daremo il massimo». BICCHIERE PIENO. Da Montecarlo a Madrid, Jannik ha ripercorso le tappe che lo hanno portato a rinunciare all’appuntamento romano. Quando gli viene domandato se pensa di aver fatto qualche errore, l’azzurro non ci sta e lo fa capire con il suo solito garbo: «Non è detto che se uno si fa male abbia commesso qualche sbaglio e sicuramente non vedo questa situazione come una sconfitta. Il riposo è molto importante, già dall’anno scorso quando posso non tocco la racchetta. Lo avevo fatto anche dopo Montecarlo, secondo me abbiamo fatto le cose giuste e prima di Madrid stavo bene. Contro Kotov ho sentito abbastanza dolore, poi il giorno del match con Khachanov stavo meglio e infine prima dei quarti di finale la risonanza ha fatto emergere una problematica. Alla fine certi infortuni si possono prevenire e altri no, ma lo scorso anno ho giocato senza problemi e il bicchiere di questa stagione resta pieno». NUMERO UNO. […] «Era un torneo importante anche per i punti perché come sappiamo tutti sono in una buona posizione per provare a fare una bella cosa, anche se questo adesso è secondario. La decisione non è stata facile, so che fa male a me e a tanti tifosi, però ho 22 anni e spero di giocare qui altri quindici anni».[…]

Sinner, l’ora dei dubbi “Prima la salute. A Parigi se sto bene” (Gaia Piccardi, Corriere della Sera)

Lo aspettavano come il quinto Beatles e invece al Foro Italico si è presentata una versione di Jannik Sinner mogia e preoccupata […]. «Dovermi ritirare fa male ma ad agosto compirò 23 anni: giocherò gli Internazionali per i prossimi dieci» dice seduto nella lounge della Federtennis accanto al presidente Binaghi, che parla di coltellata a freddo tanto il torneo contava sulla presenza del n. 2 del mondo. La ricostruzione dell’infortunio all’anca destra, innanzitutto. Il problema è emerso ben prima del Master l000 di Madrid, conferma Jannik: «A Montecarlo mi sono sentito un po’ stanco dopo lo swing americano: l’anno prossimo valuteremo se giocare nel Principato o no. Io vorrei farlo sempre. A Madrid poi ci sono stati alti e bassi, mi accorgevo che la situazione era strana: con Kotov ho sentito dolore, alla vigilia dell’ottavo con Khachanov stavo meglio ma comunque sapevo che c’era qualcosa che non andava. Il giorno dopo ho fatto una risonanza che ha rivelato che qualcosa non era a posto. In seguito a questo esame è stata presa la decisione di fermarmi. Altri test a Montecarlo che mi hanno spinto a ritirarmi da Roma, che per me, davanti ai tifosi italiani, sarebbe stato il torneo più speciale dell’anno». L’errore, giocare sul dolore, c’è stato però Jannik non lo ammette […], prova a guardare avanti […], svicola dai dettagli del malanno all’anca, che come si temeva non è banale […], si sforza di essere rassicurante […] con una postilla: «Se non riesco a risolvere al 100%, mi fermerò più a lungo. Non voglio buttare via anni di carriera. Non ho fretta. Curare il corpo è molto più importante di tutto il resto». Eccola, l’altra brutta notizia tra le pieghe del momentaccio: non c’è alcuna certezza di vedere Sinner al Roland Garros, al via il 27 maggio. «La preparazione per Parigi non sarà ottimale: siamo abbastanza stretti come tempi […]. Darò il massimo per essere il più competitivo possibile. Certo arrivarci senza partite non rende le cose più semplici… Per ora sto attento ai movimenti, sto facendo lavori a bassissima intensità, ma oggi ci sono domande a cui non so rispondere, avrò chiarezza più avanti. Di sicuro Parigi, tre set su cinque, lo giocherò solo se sarò in condizione». Meglio puntare a vincere Wimbledon che rischiare di affrettare il recupero in Francia, è il ragionamento. La fase della riabilitazione è già cominciata a Montecarlo però il periodo è da quantificare. Indispensabile il riposo, inizialmente: «È necessario, vedremo dalla prossima settimana in poi come lavorare sull’anca, dobbiamo ancora definire alcune cose». Pochissimi sorrisi, molte incertezze. […]

Binaghi: Roma lo aspetta nel 2025 (Erika Primavera, Corriere dello Sport)

Il telefono di Binaghi squilla più volte, sullo schermo compare il nome di Sinner. «L’ultima volta che mi aveva chiamato con la stessa insistenza, era per dirmi che non avrebbe partecipato a Tokyo 2020. Quando mi telefona non è mai per festeggiare». Il copione si ripete ma questa è l’immediata vigilia degli Internazionali, la terra rossa di Roma brucia aspettando Jannik. Il presidente della Federtennis e padel, bloccato in una riunione, aspetta una lunghissima mezz’ora prima di richiamare. «Non avevo il coraggio». Il presentimento è quello “giusto”, Jannik deve comunicargli la rinuncia al Foro Italico. «È stata una coltellata, a freddo per giunta, perché pensavo che il pericolo fosse ormai scampato e che tutto fosse rientrato». FESTA MANCATA. E invece l’infortunio all’anca destra è più complicato del previsto, l’altoatesino numero due al mondo si fermerà a bordocampo. […] Binaghi la prende con serena rassegnazione, facendo da scudo al suo campione. «Succede (allarga le braccia, ndc). Certo questo è il modo più doloroso, ma dobbiamo stare vicino ai nostri giocatori soprattutto nei momenti di difficoltà […]. Sarebbe troppo bello farlo solo quando si vincono gli Australian Open». Il momento no di Sinner finisce per contaminare inevitabilmente l’intero torneo. «Sarebbe dovuta essere la sua festa, la prima volta dopo 47 anni in cui un italiano sarebbe stato il vero favorito. Ma credo che la sua scelta – per quanto dolorosa – sia stata giusta, in ottica di prevenzione, per merito del suo staff di assoluto livello». FIDUCIA. «Se sono preoccupato? Credo che le cose non vadano drammatizzate. La parola d’ordine è prudenza. La parte complicata è non avere fretta, ma trasformare un’occasione persa in un risparmio di tempo, uno stop in una rincorsa per ripartire». Lo stesso Binaghi ricorda: «Jannik ha sempre avuto una attenzione maniacale a tutto ciò che circonda il suo tennis. E questo mi tranquillizza. D’altronde, ci ha insegnato lui per primo che dalle difficoltà si deve trovare la forza per ripartire più forti di prima. E lo faremo». Fin qui la storia ha dato ragione a Sinner. Quindi «l’obiettivo suo, così come del tennis italiano, è a medio termine. Sì alla continuità per crescere e fare la storia». OCCASIONI. Niente fretta, quindi. Lo dice Sinner, con il pensiero che va ai «prossimi 10 anni» per essere protagonista anche a Roma, prima di essere corretto da Binaghi: «Facciamo pure 15… Guarda Djokovic! Ce ne sono di occasioni per vincere questo torneo: direi che l’anno prossimo tornerà con ancora più voglia». Intanto Roma non teme il contraccolpo. […]

Berrettini cede la “wild card” a Napolitano (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Il Foro Italico è pronto, che lo spettacolo abbia inizio. Undici italiani accenderanno ufficialmente questa mattina (ore 10), con le qualificazioni, gli Internazionali BNL d’Italia 2024. È la giornata dei grandi appassionati, pronti a sostenere tra Pietrangeli e “campetti” secondari i giovani (e meno giovani) protagonisti azzurri. Intanto, alle ore 11, andrà in scena nella suggestiva cornice di Fontana di Trevi, il sorteggio dei tabelloni principali. Francesco Maestrelli, Samuel Vincent Ruggeri e Francesco Passaro sono i più attesi del tabellone cadetto maschile, ma vi è grande curiosità anche per i vincitori delle prequalificazioni, Giovanni Oradini e Andrea Picchione. Il toscano Maestrelli […] se la vedrà con il cinese Junchen Shang, mentre Vincent Ruggeri […] sfiderà l’ex Top 10 Richard Gasquet. L’umbro Passaro, che negli ultimi anni aveva partecipato al tabellone principale, dopo alcuni infortuni ha perso classifica e fiducia, ma è pronto a rifarsi già da oggi contro lo statunitense Aleksandar Kovacevic. «Nell’ultimo anno ho avuto tre distorsioni alla caviglia, per questo adesso sto giocando con le cavigliere […]. Un po’ di paura di farsi male c’è sempre, ma adesso mi sento bene, al Challenger di Napoli ho fatto semifinale e non vedo l’ora di togliermi delle soddisfazioni. Il pensiero di ottenere punti per la Top 100 ha sovrastato l’attenzione sui miglioramenti quotidiani. Adesso sono lontano da quel traguardo, ma con perseveranza proverò a tornare lì con una consapevolezza diversa». Picchione affronta il tedesco Marterer, mentre il mancino Oradini incrocia la racchetta con il brasiliano Monteiro. Non prenderà parte alle qualificazioni Stefano Napolitano che, all’ultimo minuto, ha usufruito di una “wild card” per il tabellone principale (liberata da Matteo Berrettini, entrato per classifica). Nel tabellone cadetto sono sei le azzurre: la ventunenne Eleonora Alvisi affronta la (neo)francese (ha abbandonato la nazionalità russa) Varvara Gracheva, Silvia Ambrosio […] fa l’esordio assoluto al Foro contro la svizzera Viktorija Golubic; Anastasia Abbagnato […] contro Tomova. Le altre: Ricci-Siegemund, Ruggeri-Volynets e Rocchetti-Masarova. […]

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