Andy Murray: "All'inizio gli altri giocatori mi trattavano male"

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Andy Murray: “All’inizio gli altri giocatori mi trattavano male”

In occasione di un’intervista riguardante il suo giovane connazionale Kyle Edmund, Andy Murray rivela i suoi ricordi: “I più anziani mi disturbavano mentre mi allenavo, o mi prendevano in giro negli spogliatoi. Io voglio essere un esempio per i nuovi arrivati”

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Si può intuire quanto possa essere traumatico il passaggio dai circuiti Juniores a quelli maggiori: ancora peggio può essere se i veterani del tour si comportano come dei bulli nei confronti dei novellini. Andy Murray ha raccontato alla ESPN dei suoi primi mesi tra i “grandi”, e delle difficoltà che ha vissuto: “Incontravo giocatori che prima avevo visto solo in TV, e mi trattavano come se fossi il loro zimbello, gridavano mentre ero in campo ad allenarmi o facevano battute su di me in spogliatoio. Invece di essere di esempio, quasi cercavano di scoraggiarmi”. Ma c’è anche chi si impegnava per farlo sentire a suo agio: “Tim Henman mi ha sempre rispettato e mi ha sempre dato una grande mano: mi portava fuori a cena o si offriva di allenarsi con me, veniva a scambiare du chiacchiere a pranzo. Credo che avermi visto in compagnia di un giocatore così rispettato come era Tim, mi abbia aiutato a essere trattato con maggiore considerazione da tutti gli altri”. Anche l’attuale coach di Murray si proponeva come mentore: “Jonas (Bjorkman, ndr) era senz’altro uno di quelli che cercava di darmi più consigli, un vero signore”.

“Io voglio essere un punto di riferimento per i più giovani che si affacciano per la prima volta nel circuito”, dice il 28enne di Dunblane, e si riferisce in particolare al connazionale Kyle Edmund, 20 anni, fresco vincitore del suo primo incontro in uno Slam, nella maratona di cinque set contro Robert. Murray ha invitato Edmund ad allenarsi con lui a Miami in fase di preparazione, e potrebbe dovrebbe affrontarlo al terzo turno, se lo scozzese vincesse contro Sousa (5-0 i precedenti senza mai perdere un set) e Edmund superasse il difficilissimo scoglio Kyrgios: “Voglio diventare uno di quei giocatori di cui Kyle potrebbe ricordarsi quando sarà un veterano”.

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