Se c’è una possibilità per Venus Williams di realizzare quella che sarebbe “la” sorpresa del torneo, fermando la corsa della sorella Serena verso il Grande Slam, le chiavi tecnico tattiche a cui fare attenzione – leggendo le statistiche – per lei sono poche, ma precise.

La prima, e più importante, è il servizio: Serena non ha fatto i soliti sfracelli con la battuta in questo torneo, sta a 26 ace e ben 17 doppi falli, mentre Venus viaggia molto meglio, 33 ace e 14 doppi falli. La cosa determinante qui sarà la percentuale di realizzazione, perchè Serena sta all’84% di punti fatti quando le entra la prima, Venus al 75%: questi numeri andrebbero almeno pareggiati, se non invertiti in favore della sorella più grande.

La seconda è la gestione dell’aggressività nello scambio: Serena fin qui ha giocato 438 punti, realizzando 106 vincenti, praticamente un winner ogni quattro, Venus ha più vincenti totali (129), ma ha giocato di più, 601 punti totali, la percentuale è quindi inferiore. Venus non potrà permettersi di scambiare tanto con la sorella, se non fa qualcosa lei, lo farà l’altra: prima tira a chiudere meglio è.

La terza, e qui non è più questione di numeri, è l’aspetto nervoso: Serena di solito nelle seconde settimane degli Slam dà il suo meglio anche a livello di concentrazione, e contro Venus non potrà assolutamente permettersi una delle sue “partenze lente” con primi set giocati senza la tensione giusta. Dovesse capitarle ancora, una come Venus potrebbe approfittarne, andare magari avanti nel punteggio, e sfruttare quiindi il deleterio “loop negativo combinato” per Serena, dal punto di vista mentale, dell’essere sotto, dover recuperare senza margini, il tutto con la pressione dell’evento storico da raggiungere sulle spalle.