dal nostro inviato a Trento, Alessandro Zijno

La giornata di lunedì si è aperta, qui a Trento, in modo piuttosto negativo per i nostri colori. Il primo italiano a scendere in campo è stato Andrea Vavassori, attualmente numero 972 del ranking, allenato dal papà Davide, che affrontava l’ukraino Vadim Alekseenko, un onesto faticatore della racchetta, 32enne, che si trova alla posizione 717 ma ha un best ranking di 497 nel 2014. Diciamo subito che è stata un’occasione sprecata da Vavassori, 12 anni più giovane del suo avversario e quindi meno esperto: primo set giocato molto bene da Vavassori il cui schema servizio-diritto ha funzionato perfettamente e break decisivo nel decimo gioco per chiudere 6-4. Purtroppo nel secondo set si spegne la luce per il nostro giovane ottimo prospetto e Alekseenko, senza nemmeno accorgersene, si trova in vantaggio 5-0 con una serie innumerevoli di unforced dell’italiano; pur risalendo fino al 4-5 Vavassori non riesce a recuperare del tutto e perde il secondo set 4-6. Il terzo set si apre con un immediato break e controbreak e si trascina fino al 6-6: qui di nuovo un black out per Vavassori che regala troppo al suo avversario e perde il tie break finale 7-1. Senza dubbio Vavassori è apparso in buona forma e tecnicamente valido ma se vuole cercare di salire ancora in classifica deve far tesoro di queste sconfitte dovute solo a cali dal punto di vista dell’intensità agonistica.

Nel secondo incontro che abbiamo seguito Federico Maccari ha ceduto in due combattuti set al francese Hugo Grenier, testa di serie numero 8 del seeding. Primo set in cui il nostro beniamino, 862 del mondo in crescita, subiva il break in apertura e poi non riusciva a recuperare nonostante 6 palle break distribuite in due game (di cui 3 di fila). Nel secondo set invece bravo Maccari a rincorrere e recuperare uno dopo l’altro i due break subiti, mostrando un gioco coriaceo, basato su un’ottima copertura del campo, una difesa efficace e accelerazioni sia di diritto che di rovescio che mettevano in difficoltà il francese. Anche nel caso di Maccari dobbiamo segnalare un tie break giocato al di sotto delle sue potenzialità espresse invece durante le altri fasi del match, il che deve far riflettere su un lavoro “mentale” da rifinire.

Disco rosso anche per Enrico Dalla Valle, classe 1998, allenato da Gabrio Castrichella, contro il tedesco Boehler, 854 del mondo, proveniente dalle qualificazioni, ma che sinceramente ci ha colpito molto per la determinazione e la consistenza del suo gioco. Pur non avendo lo scouting dell’incontro, il tedesco non avrà fatto più di 10 unforced in tutto il match, forse i suoi limiti un servizio non potentissimo (ma preciso) e una posizione in campo forse troppo dietro la linea di fondo.

Troppo forte anche la testa di serie numero 4, il croato Filip Veger, allenato dal papà Damir, per il nostro Licciardi, il quale regala letteralmente il primo set quasi senza giocare (1-6) e poi nel secondo set ingaggia una bella lotta trascinando al tie break il suo avversario, ma perdendolo 7-4. Sinceramente non è stata una delle migliori prestazioni del ravennate apparso anche un filo nervoso dopo un paio di chiamate dell’arbitro come minimo dubbie.

Ma ora veniamo alle dolci note, con le due vittorie convincenti di Joy Vigani e Francesco Vilardo. Joy Vigani, dopo aver brillantemente superato le qualificazioni con lo scalpo eccellente di Victor Galovic, si presenta nel main draw con 2 punti atp all’attivo ma con tanta voglia di emergere. Il giocatore altoatesino affrontava l’altro qualificato Zgombic (Croazia), 20enne di buone speranze, e nel primo set l’italiano partiva contratto e titubante tanto da subire già un break nel terzo gioco. Accompagnato dalla mamma che non lo perde di vista un secondo, e con un sorriso travolgente fuori dal campo, Vigani sembrava risentire della pressione del pubblico tutta su di lui, ma reagiva molto bene a metà del primo set e infilava due break consecutivi che tramortivano emotivamente il suo avversario che cedeva di schianto e consegnava la prima frazione al biondo altoatesino. Il secondo parziale iniziava così come si era concluso il primo, con Zgombic incapace di rispondere adeguatamente alle bordate dell’italiano: break nel primo e nell’ultimo gioco e doppio 6-3 a favore di Joy Vigani che aspetta nel secondo turno il vincente dell’incontro Fallert-Hoang.

Francesco Vilardo, terzo favorito del torneo, aveva un incontro facile solo sulla carta contro lo svizzero Baltensperger, proveniente dalla qualificazioni ma dotato di un gioco molto solido, a dispetto della giovane età (solo 18 anni). Il match cominciava in discesa per il nostro portacolori, che breakkava al secondo gioco lo svizzero e lasciava solo una palla break (annullata con un vincente di diritto) al suo avversario in tutto il primo set. Nonostante il 6-3 finale però gli scambi erano tutti molto lottati e bravissimo è stato il 26enne italiano a muovere l’avversario avendo la pazienza di attaccare quando era il momento senza forzare inutilmente i colpi. Nel secondo set lo svizzero perdeva un po’ di fiducia e Vilardo, dall’alto della sua esperienza chiudeva il set 6-2 annullando le uniche due palle break lasciate all’avversario con un servizio vincente e un diritto lungolinea. Mercoledì affronterà in una sfida molto interessante il tedesco Boehler, avendo i favori del pronostico.

Domani esordio per la testa di serie numero uno, Riccardo Bellotti, padrone di casa qui a Trento ((pur essendo nato a Vienna) dove gioca nell’ATA Battisti, società organizzatrice del torneo.

Risultati:

[4] F. Veger b. P. Licciardi 6-1 7-6(4)
V. Alekseenko b. [Q] A. Vavassori 4-6 6-4 7-6(1)
D. Kalenichenko b. [WC] A. Neykov 6-2 6-3
[8] H. Grenier b. [Q] F. Maccari 6-4 7-6(3)
[7] T. Simon b. [Q] D. Bejtulahi 7-6(5) 6-4
[Q] D. Boehler b. [WC] E. Dalla Valle 6-2 6-3
[3] F. Vilardo b. [Q] R. Baltensperger 6-3 6-2
[Q] J. Vigani b. [Q] F.Z. Zgombic 6-3 6-3