ATP Madrid, Alcaraz: "Non ho colpito al 100% il diritto"

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ATP Madrid, Alcaraz: “Non ho colpito al 100% il diritto”

Carlos Alcaraz è tornato e ha sentito subito ottime sensazioni. Docuserie? “Serve per mostrare il lato umano della mia personalità”

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Carlos Alcaraz – ATP Madrid 2024 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

Tutto facile per Carlos Alcaraz che in un’ora e nove minuti si è sbarazzato della pratica Shevchenko. Kazako capace di strappare solo tre game al n. 3 del mondo. Lo spagnolo, dinanzi al suo pubblico, ha testato il suo fisico in vista del prosieguo della stagione su terra rossa. “Non ho colpito al 100% il diritto” ha dichiarato Alcaraz che poi ha spiegato il motivo: “L’ho colpito più piano del solito, ma penso che mi abbia aiutato a rimanere rilassato. Sono entrato in campo con l’auspicio di sentirmi bene fisicamente e non avvertire dolore all’avambraccio. Questa era la cosa più importante per me. Ero davvero felice di non sentire nessun dolore e dopo ho potuto aumentare la mia intensità. Ho potuto spingere il dritto ed è stata importante per me questa gara”

Poi spiega di aver cambiato il metodo di allenamento: “Ho fatto delle cose all’avambraccio per evitare infortuni in tutto il corpo, solo per mantenermi integro il più possibile, per andare ai tornei al 100%. Questo è il lavoro che devo fare ogni giorno se voglio giocare ogni torneo durante l’anno”.

Ma quali sono le sue sensazioni in campo? “Spero di giocare tante partite prima del Roland Garros (sorride). E’ stata la prima partita dopo Miami e penso di aver giocato un tennis di buon livello. Quando giochi sulla terra battuta devi passare molte ore in campo per poter essere pronto per i palcoscenici più importanti e trovare la migliore versione di te stesso su questa superficie. In questo momento sto pensando a migliorare e a crescere ogni giorno. Penso di essere vicino al mio 100% qui a Madrid e vediamo come andrà nelle prossime settimane. Ma l’importante è farsi trovare pronti per il prossimo torneo e ovviamente per il Roland Garros”.

Alcaraz si è soffermato poi sull’esultanza avuta con il suo staff a fine gara: La mia reazione a fine gara è stata di chi ha potuto competere e sentirsi bene in campo. Con la mia squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro nelle ultime settimane, c’erano molti dubbi sul fatto che giocassi o meno. Alla fine mi sono espresso in una versione fantastica, di ottimo livello, ecco perché ho festeggiato la vittoria con la mia squadra in quel modo”.

A proposito della docuserie su Alcaraz, lo spagnolo ha dichiarato: “Voglio mostrare la mia personalità. Tutti conoscono Carlos Alcaraz come tennista in campo e penso che sia diverso da quello che sono in realtà. E’ una bellissima cosa mostrare l’immagine di quel ragazzino che insegue il suo sogno e diventa un numero 1 al mondo”.

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