Seppi va in semifinale. Wimbledon: Azarenka no (Crivelli). Cecchinato vola ai quarti, Volandri stop (Sonzogni)

Rassegna stampa

Seppi va in semifinale. Wimbledon: Azarenka no (Crivelli). Cecchinato vola ai quarti, Volandri stop (Sonzogni)

Pubblicato

il

 

Seppi va in semifinale. Wimbledon: Azarenka no (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

L’erba si conferma superficie amica per Andreas Seppi, che a Nottingham raggiunge le semifinali dopo aver battuto in rimonta l’israeliano Sela, con cui aveva vinto due confronti diretti su tre. Andreas si complica la vita nel primo set, quando non sfrutta due palle per salire 6-5 e servizio e nel 12 gioco perde la battuta nell’unica palla break concessa nel match. Sela, numero 71 del mondo (Seppi è 57) gioca una partita molto aggressiva in risposta, ma l’azzurro negli altri due set trova solidità e profondità, conservando i due break che riesce a procurarsi. Partita molto equilibrata, che vede prevalere l’altoatesino per un solo punto nel conteggio totale (93 a 92). Ora Seppi attende il vincitore tra Anderson, prima testa di serie e l’americano Johnson, match sospeso per oscurità nel terzo set (6-7 6-4 4-3 per il sudafricano). Nelle altre sfide, da segnalare il successo di Cuevas su Baghdatis annullando due match point. Intanto, a Wimbledon la pioggia ferma le qualificazioni, così il nostro Fabbiano vede rinviata ad oggi la sfida decisiva con Copil, ma la notizia del giorno è che il torneo perde la numero 6 del mondo Victoria Azarenka, costretta a rinunciare per un infortunio al ginocchio destro. Con la rinuncia della bielorussa, Roberta Vinci diventa testa di serie numero 6 e la Errani 20, con l’ingresso nel seeding della tedesca Petkovic (32). Intanto scoppia un piccolo caso-abbigliamento: alcune giocatrici si sono lamentate che il gonnellino del completo disegnato dalla Nike per i Championships fosse troppo corto. Il problema è stato risolto fornendo le tenniste di leggins, sempre rigorosamente bianchi.

————————————————-

Cecchinato vola ai quarti, Volandri stop (Cristian Sonzogni, La Gazzetta dello Sport – Milano)

Bravi e fortunati. Soprattutto bravi, i due azzurri approdati ai quarti dell’Aspria Tennis Cup di Milano, Marco Cecchinato e Matteo Donati. Perché passare gli ottavi come hanno fatto loro, da dominatori, non era impresa semplice. Fortunati, in aggiunta, perché dalle loro parti le teste di serie sono cadute come birilli, persino Dutra Silva, prima testa di serie del torneo. Certo, ogni avversario è da rispettare, e De Greef, 24enne di Bruxelles, non sarà cliente agevole. Ma è probabile che Cecchinato preferisca non avere a che fare con il brasiliano, che proprio sulla terra battuta dell’Harbour lo sconfisse lo scorso anno a livello di semifinale. Ieri il siciliano non ha avuto problemi di fronte a un altro sudamericano, l’ecuadoriano Emilio Gomez, figlio di quell’Andrés che nel 1990 sorprese Andre Agassi (e non solo lui) vincendo il Roland Garros. Il risultato, 6-2 6-3, dice più di ogni commento, in un match che ha visto spiccare la solidità dell’italiano, mai in difficoltà col tennis quasi antico del rivale. Se De Greef sembra alla portata del nostro (ma attenzione a un precedente negativo del 2012), nella metà superiore di tabellone c’è l’argentino Carlos Berlocq (oggi contro il serbo Zekic) a fare paura. Donati invece era già promosso da mercoledì, e tornerà in campo nel pomeriggio contro Laslo Djere, serbo che ha la sua stessa età (21 anni) e una classifica non distante (240 contro 199), ma che pare un gradino sotto quanto a potenziale. Il piemontese è la carta da giocare, per il tennis tricolore, in questo torneo. Non ce l’ha fatta, invece, Filippo Volandri, in grado di strappare un set allo spagnolo Gimeno Traver, prima di cedere 6-2 2-6 6-0. Ma del resto lui, questo torneo, lo aveva già vinto nel 2013. Ora è tempo di provarci per gli azzurri nati negli anni Novanta, sperando che Milano porti loro fortuna.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement