ATP Toronto interviste: Raonic: “Noi canadesi ci supportiamo a vicenda ed è una cosa straordinaria”

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ATP Toronto interviste: Raonic: “Noi canadesi ci supportiamo a vicenda ed è una cosa straordinaria”

ATP Toronto, quarti di finale: G. Monfils b. M. Raonic 6-4 6-4. L’intervista del dopo partita a Milos Raonic

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Il fatto di avere pressione è stato un fattore per te?
Non penso lo sia stato. Credo sia stato semplicemente… ho guardato ai numeri e ho perso 12 punti sul mio servizio, e 8 di questi erano nei due game dove ho giocato male. Tutto si spiega così.

Come in tutti gli sport, alcune le vinci altre le perdi. La differenza sono stati qualche errore qui e là?
Sì, sono decisamente deluso di aver perso il mio servizio in quel modo. Di quegli otto errori penso che cinque di quelli siano stati errori di dritto, errori brutti direi. Ma oltre a ciò penso ci siano cose positive da prendere, ovviamente c’è sempre il rovescio della medaglia e io farò attenzione a non ripetere gli stessi errori.

Un po’ di tempo fa non avevamo grandi nomi di altri sport che supportavano il tennis. Ora il tennis è cresciuto così tanto in Canada ed ha raggiunto un buon livello grazie a te. Ho visto sul tuo Twitter atleti come Connor McDavid farti gli auguri. Cosa pensi al riguardo?
È straordinario, è una prova della cultura canadese per lo sport e io sono sicuro che la cosa accade sotto molti aspetti diversi. Io sono certo che accadde la stessa cosa quando Mike Weir era un pioniere nel golf. La cosa migliore è che noi, come canadesi, ci supportiamo molto l’un l’altro. Io ho ricevuto moltissimo sostegno dagli altri atleti, anche del passato e la cosa è molto speciale.

Lo stadio oggi era strapieno e il pubblico molto rumoroso. Come ti sentivi e quanto è stato influente il loro supporto?Sì, è stato fantastico. Quando capitano questi momenti duri rende tutto più facile. Io ho cercato di coinvolgerli e se fossi stato capace di convertire alcune opportunità che mi ero guadagnato, avrei fatto un lavoro migliore. Ma comunque devo dire che sono grato per il modo in cui mi hanno accolto e mi hanno supportato durante la settimana. Anche fuori dal campo è stato fenomenale ed è un onore giocare davanti questo tipo di rispetto da parte dei canadesi. Non è qualcosa che ricevi molto spesso.

Tu hai detto di aver perso qualche punto ma anche lui non ti concedeva nulla.
Sì, lui stava facendo un sacco di cose. Ha giocato bene e in maniera intelligente nei momenti tirati facendo dei gran colpi. Queste erano le situazioni in cui avrei dovuto giocare in maniera più aggressiva ma ho esitato e in altri momenti mi sono affrettato. Lui ha giocato alla grande nelgi ultimi 10 giorni senza perdere un match.

Qual’è il tuo calendario di allenamenti con John? Ne avete parlato?
Lui sarà qui per aiutarmi nelle prossime due settimane, la prossima sessione di allenamenti prima di Cincinnati. E poi sarà lì ricoprendo un ruolo simile a quello che aveva a Wimbledon, di consigliere perché dovrà fare il commentatore durante gli US Open.

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