Una giornata piuttosto interessante quella relativa al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. Andrej Rublëv, numero 8 del ranking ATP, ha battuto – non senza qualche fatica, in verità – l’argentino Facundo Bagnis con il punteggio finale di 6-1 6-4. Per l’atleta russo si trattava del suo esordio nel torneo iberico, dopo una parte dell’anno – soprattutto sulla terra battuta – che non è stata foriera di emozioni per il giocatore originario di Mosca.
Francisco Cerundolo, invece, nonostante le abbia tentate tutte per complicarsi la vita (nel corso del secondo set), alla fine è riuscito ad avere la meglio su di un Fábián Marozsán che oggi è apparso piuttosto fuori focus. 6-2 7-6 (5) il punteggio finale dell’incontro.
A. Rublev b. F. Bagnis 6-1 6-4
Buona la prima, è il caso di dire. Già. Perché Andrej Rublëv, oggi al suo esordio nel prestigioso torneo iberico, è riuscito a sbarazzarsi dell’argentino Facundo Bagnis – n. 136 del ranking – in appena due set, concedendo davvero poco al giocatore argentino. O, meglio, concedendo davvero poco nel primo parziale, quando l’attuale numero 8 del mondo ha impattato in maniera decisamente ottimale sul match. Non solo. Rublev ha dovuto pure salvare tre break point. Va da sè, naturalmente, che con il punteggio a suo favore, Andrej ha iniziato ad entrare in sintonia con il proprio tennis ed a mostrare un gioco un tantino più offensivo.
Bagnis, d’altro canto, ha continuato a lottare ed a cercare di mettere in difficoltà il suo rivale, impresa ardua, poiché Rublev non aveva alcuna intenzione di rallentare. Alla fine, in 40 minuti, l’allievo di Fernando Vicente ha vinto il primo set 6-1.
Nel secondo set, invece, Bagnis ha giocato con maggiore scioltezza, esibendo un tennis un pò più incisivo rispetto al primo parziale. Ad ogni modo, a spuntarla è stato il vincitore del Masters 1000 di Montecarlo edizione 2023, che adesso attende l’esito dell’incontro fra la wildcard cinese Juncheng Shang e lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, testa di serie n. 27, per chi capire chi sarà il suo prossimo avversario nel terzo turno del Masters 1000 madrileno.
F. Cerundolo b. F. Marozsán 6-2 7-6(5)
Primo parziale nettamente ad appannaggio del tennista argentino che riesce a regolare il malcapitato Fábián Marozsán attraverso una serie di colpi eseguiti sia dal fondo che sottorete ed una buona percentuale relativa alla prima di servizio (81%). Troppo grigio il primo set del buon Marozsán, per essere vero. Il tennista classe ’99 ed originario di Budapest, infatti, appare decisamente fuori focus e ben poco reattivo rispetto all’inerzia di un parziale che gli sfugge di mano sin dalle primissime schermaglie.
Tutt’altra storia per ciò che concerne il secondo set. Cerundolo, in pratica, riesce a sbagliare tutto ciò che potrebbe e si fa rimontare ben quattro game da un più coriaceo (e determinato) Marozsán. A quel punto, bisogna affidarsi al tie-break per decidere le sorti di un parziale oltremodo combattuto ed improntato più sugli errori dell’avversario che sulle proprie giocate. A spuntarla, alla fine, è l’atleta nativo di Buenos Aires con il punteggio finale di 6-2 7-6 (5).
[15] T. Paul b. [Q] L. Klein 6-7 6-1 6-4
Dopo 33 giorni senza match ufficiali, Tommy Paul è tornato in campo e lo ha fatto con una vittoria piuttosto sofferta. L’americano, al rientro dall’infortunio alla caviglia patito a Miami, ha superato in rimonta il qualificato Klein che lo ha messo in difficoltà per oltre due ore e venti di gioco. Il numero 16 del mondo ha rischiato in particolare quando ha dovuto fronteggiare ben cinque palle break nel terzo game del secondo set dopo aver perso il primo al tie-break ed essere apparso abbastanza spento. Paul si è salvato ritrovando buone percentuali di prime in campo e subito dopo ha brekkato un Klein evidentemente scosso dall’occasione sprecata. Da lì l’americano ha preso il largo nel secondo parziale, tornando però in una situazione complicata in avvio di terzo quando lo slovacco ha avuto due palle break consecutive sull’1-0. Il numero 120 del mondo, però, nemmeno questa volta è stato sufficientemente cinico (e fortunato, visto che sulla prima chance un suo passante di rovescio è uscito per pochi centimetri) e si è così ripetuto lo schema del secondo set.
Paul, che a Madrid aveva vinto solamente una partita nel 2021, se la vedrà con Cerundolo al terzo turno. I quattro precedenti si sono conclusi tutti al terzo set con due vittorie per parte. In nessun caso, però, i due si sono sfidati sulla terra.
[27] A. Davidovich Fokina b. J. Shang 7-5 6-3
Si sblocca la stagione sulla terra europea di Davidovich Fokina che tra Montecarlo e Barcellona non aveva raccolto nessuna vittoria sul campo (ma solo quella per forfait di Machac in Catalogna). Lo spagnolo ha infatti replicato con punteggio speculare il successo ottenuto su Junchen Shang a Miami. Il cinese, pur condizionato da alcuni problemi fisici (fasciatura alla coscia destra e poi intervento del fisioterapista per un dolore all’anca sinistra), è stato autore di una prova coraggiosa che gli sarebbe anche valsa il tie-break nel primo set se non fosse stato per un errore abbastanza macroscopico del giudice di sedia. Sul 6-5 in favore di Davidovich, in un game in cui il numero 28 del mondo si era preso un bello spavento inciampando e mettendo a terra il ginocchio, Shang aveva di fatto tenuto il servizio per portarsi sul 6-6; su una palla corta del cinese l’arbitro Arnaud Gabas non ha però rilevato il secondo rimbalzo della pallina, reso particolarmente evidente dall’effetto che ha poi preso la pallina stessa consegnando così il punto allo spagnolo.
Il giocatore andaluso ha poi brekkato (e quindi vinto il set) approfittando di un errore di dritto dell’avversario, innervosito dall’errore arbitrale. Su questa scia Davidovich ha immediatamente allungato anche in avvio di secondo parziale, salvo poi incappare in un game di soli errori con il dritto e, poco dopo, farsi sorprendere dai servizi da sotto di Shang. In questo modo il cinese è riuscito a rimanere in partita ma ha comunque dovuto arrendersi alla maggiore qualità del padrone di casa che si è aiutato con la prima di servizio per chiudere sul 7-5 6-3 dopo un’ora e tre quarti. Al terzo turno sarà quindi Rublev-Davidovich: il russo ha vinto tutti i tre confronti diretti ma sempre a fatica.
[PR] D. Shapovalov b. [26] T.M. Etcheverry 7-6(3) 6-3
Un nuovo protagonista per lo swing sulla terra e per i prossimi mesi? I segnali provenienti dal campo 4 del Mutua Madrid Open farebbero pensare che, sì, Shapovalov può essere un fattore da qui in avanti. D’altra parte, però, non sarebbe la prima volta se rimanesse una semplice illusione: Denis ci ha abituato così in questi anni. In ogni caso, però, oggi abbiamo potuto apprezzare il miglior Shapovalov del 2024, superiore anche a quello che a Miami aveva battuto Tsitsipas, ma soprattutto per demeriti di quest’ultimo. A farne le spese è stato Etcheverry, uno specialista della terra e reduce dalla semifinale di Barcellona. Se non fosse stato per i 12 doppi falli, si potrebbe parlare di una prova impeccabile (e di una vittoria anche più comoda) da parte dell’attuale numero 132 del mondo. Denis è stato però bravo a gestire i momenti delicati, come quando, dopo aver sprecato un set point sul 6-5 proprio per colpa di un doppio fallo, ha disputato un tie-break eccezionale con un paio di magie delle sue con il rovescio e a rete.
Nel secondo parziale l’andamento è stato più lineare e ancora più regolare è stato Shapovalov che, caricando con il dritto in top, ha più volte provocato gli errori di rovescio di Etcheverry. Così l’ex numero 10 del mondo si è preso il break che ha conservato fino in fondo combinando bene servizio e dritto. Al terzo turno potrebbe esserci una bella prova del nove per lui. La sfida con Zverev (che prima dovrà superare Coric) è prenotata: sarebbe la nona tra i due (il bilancio è al momento sul 5-3 per il tedesco).