ATP Ranking: Federer e Nadal sempre più in alto

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ATP Ranking: Federer e Nadal sempre più in alto

I “fab five” ai primi cinque posti, Roger scava un abisso nella Race e resterà sicuramente al comando a fine aprile. Fognini torna n.1 d’Italia

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Roger Federer completa un’indimenticabile tripletta che era stato in grado di cogliere solo nel lontano annus mirabilis 2006. Dopo aver vinto gli Australian Open e Indian Wells, vince il terzo main event del 2017, battendo in finale ancora una volta Nadal, ribaltando i ruoli e trasformandosi da vittima in carnefice della propria nemesi. La vittoria a Miami offre alcune considerazioni interessanti:

  • Federer vince il 91esimo titolo in carriera, 26esimo Masters 1000, 3o titolo a Miami
  • Federer completa la doppietta IW-Miami per la terza volta (2005, 2006, 2017)
  • Federer completa la tripletta Aus Open – IW – Miami per la seconda volta (2006, 2017)
  • Federer inizia l’anno con un bilancio di 19-1 (95%)
  • Federer batte Nadal per la quarta volta consecutiva
  • Federer supera Nadal negli scontri diretti su cemento (10-9), ma è ancora dietro su cemento outdoor (5-8)
  • Federer sale al 4, Nadal al 5, i due dominano la Race
  • Federer è stato primo nella Race a fine gennaio e febbraio, è primo a fine marzo, sarà sicuramente primo a fine aprile
  • Nadal ottiene il terzo miglior risultato pre-terra rossa europea in termine di punti, meglio solo nel 2009 e nel 2014
  • Nadal perde la quinta finale a Miami, la seconda contro Federer (2005, 2017)
  • Nadal perde la terza finale del 2017, tutte su cemento outdoor
  • Nadal non vince un torneo da quasi un anno (Barcellona 2016), su cemento da oltre tre anni (Doha 2014)

Arriveranno altri numeri sul trittico di finali vinte da Federer, sul trittico di finali perse da Nadal, sul trittico di sfide tra loro in questo inizio di 2017. Ora torniamo al ranking e lasciamo le analisi più dettagliate su dritti e rovesci per i prossimi giorni. Un quesito per il lettori: quante volte Federer ha vinto un torneo avendo annullato match point? Non valgono i match del Round Robin nelle Finals. Valgono solo match ad eliminazione diretta, proprio come accaduto con i due match point salvati da Federer a Berdych nei QF a Miami 2017. Federer, tra l’altro, è andato a match point in tutti i match ufficiali disputati nel 2017, 20 su 20.

La top-20: i 5 grandi al comando

Al comando troviamo i cinque pluri-vincitori Slam in attività. Pur restando sostanzialmente con le mani in mano, Murray allunga su Djokovic, portando il vantaggio ad oltre 4.000 punti. Wawrinka resta terzo e vede Federer avvicinarsi e salire al quarto posto, seguito a ruota da Nadal. Più indietro, segnaliamo il best ranking di Jack Sock, ora numero 15 grazie all’ennesimo QF consecutivo in un Masters 1.000. Ecco i primi 20:

1] Murray 11.960
2] Djokovic 7.915
3] Wawrinka 5.785
4] Federer 5.305 (+2)
5] Nadal 4.735 (+2)
6] Raonic 4.345 (-1)
7] Nishikori 4.310 (-3)
8] Cilic 3.385 (+1)
9] Thiem 3.385 (-1)
10] Tsonga 3.265
11] Monfils 3.010
12] Dimitrov 2.880 (+1)
13] Berdych 2.790 (+1)
14] Goffin 2.705 (-2)
15] Sock 2.510 (+2, best ranking)
16] Kyrgios 2.425
17] Pouille 2.376 (-2)
18] Bautista Agut 2.190
19] Carreno Busta 2.025
20] A.Zverev 2.005

Tutti i top-20 hanno almeno 2.000 punti. Settimana prossima, sfruttando la settimana “ferma” a causa della Davis, analizzeremo in dettaglio le prospettive da qui al Roland Garros, tenendo conto dei punti in scadenza. Federer potrebbe arrivare tra i 4 nonostante sembra non giochi alcun torneo di preparazione in vista del secondo Slam del 2017.

La top-100: i giovani statunitensi in grande spolvero

Sono tre statunitensi i tennisti ad aver effettuato i balzi in avanti più importanti questa settimana. Hanno tutti meno di 21 anni: Donaldson sale al 75 (+20, best ranking), Escobedo sale al 95 (+13, best ranking) e Tiafoe risale al numero 89 (+12). L’altro “canguro” è il nostro Fabio Fognini che centra la prima semifinale italiana in un Masters 1000 su cemento e rientra tra i 30 (28, +12), puntando dunque ad una testa di serie in vista del Roland Garros. Testa di serie che realisticamente non potrà avere nei tre 1000 rossi di primavera, dato che a differenza di quelli sul cemento americano di marzo i tabelloni saranno limitati a 16 teste di serie. Ma tra defezioni e buoni risultati di Fabio non si può mai sapere.

Entrano in top-100 Tiafoe ed Escobedo, quindi, oltre a Bagnis (100, +2). Escono dalla top-100 Pavlasek (102, -6), Donskoy (103, addirittura -22 per l’unico giustiziere di Federer nel 2017) e Sela (107, tonfo di 24 posizioni) Il peggiore tra coloro che scivolano indietro, ma restano tra i 100, è Zeballos (86, -11).

Un cenno all’età: sono ben 9 gli over-35 in top-100, ma il dato incredibile è un altro: 41 top-100 hanno più di 30 anni. Il più vecchio top-100 è sempre Karlovic (21), 38 anni come Stepanek (98). Di contro, sono soltanto 7 gli under-21, mentre sono 22 gli under-25. Il più giovane è Tiafoe (89), 19 anni come A.Zverev, unico under-21 in top-20, dato che Kyrgios (16) ha già compiuto 21 anni.

A pagina 2, la situazione degli italiani e quella delle due Race

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