RG: nessun italiano alla seconda settimana come nel 2016

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RG: nessun italiano alla seconda settimana come nel 2016

Confermato il momento nero del tennis italiano. Per il secondo anno di fila nessun azzurro raggiunge la seconda settimana. Gli uomini meglio delle donne

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Il Roland Garros è sempre stato lo Slam più ricco di soddisfazioni per i colori azzurri, basti pensare che è l’unico nel quale possiamo vantare più di un successo, con Francesca Schiavone che si è aggiunta alla doppietta di Nicola Pietrangeli e al trionfo di Adriano Panatta del 1976.

Negli ultimi anni sono state le ragazze a trascinarci con la vittoria della Leonessa nel 2010, la finale persa contro Na Li l’anno successivo e gli splendidi risultati di Sara Errani nel quadriennio 2012-2016 (finale persa con Sharapova, semifinale, quarti, quarti).

Fabio Fognini, ko oggi contro il numero 3 del mondo Stan Wawrinka, è l’unico a salvare il bilancio azzurro in questo 2017 nel quale come nel 2016 non portiamo nessun rappresentante alla seconda settimana. Il confronto con gli anni precedenti è piuttosto impietoso. Nel 2014 avevamo tredici rappresentanti (sette uomini e sei donne) con Sara Errani che giunse ai quarti e Seppi e Fognini che si issarono al terzo turno. Nel 2015 Sarrita si confermò tra le migliori otto del mondo sul rosso con Flavia Pennetta comunque brava ad arrivare agli ottavi fermata dalla Muguruza che l’anno dopo avrebbe vinto il titolo, mentre fu Bolelli l’ultimo alfiere azzurro ad arrivare al terzo turno.

Lo scorso anno, per la prima volta dal 2009 non abbiamo avuto nessun rappresentante alla seconda settimana, con i sei azzurri al via tutti eliminati al primo turno e con Karin Knapp la sola a giocare almeno tre partite nel torneo. In questa edizione del torneo i cinque ragazzi in campo hanno tutti superato il primo turno, ma solo Fabio ha giocato il terzo turno. Tra le donne invece, abbiamo vinto una sola partita con Sara Errani, poi battuta nettamente dalla Mladenovic. Era dal 1999-2000 che non accadeva che per due anni di fila non si avesse alcun rappresentante alla seconda settimana parigina.

Più in generale, dopo il record del 2013 con undici ottavi tricolori negli slam, lo scorso anno solo l’acuto della Vinci a New York ci ha evitato un clamoroso 0. Anche quest’anno l’impresa di Andreas Seppi contro Kyrgios a Melbourne ci ha evitato l’onta, ma il trend è nettamente negativo.

Insomma, nonostante ai piani alti della federazione si senta ripetere che il movimento è in salute e che tutto va bene, qualche domanda sarebbe il caso di porsela. Se il Roland Garros ha prodotto questi risultati, è francamente difficile essere ottimisti in vista di Wimbledon, lo slam storicamente più avverso ai colori azzurri.

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