Wawrinka: "So come si vince uno Slam"

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Wawrinka: “So come si vince uno Slam”

PARIGI – Dopo la vittoria con Murray. “Non è mai normale arrivare in finale in uno Slam. È una grande gioia. So come si vince un major”

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Profilo basso e atteggiamento prudente. È uno Stan Wawrinka molto calmo e sereno quello che arriva alla consueta conferenza stampa postmatch. Lo svizzero ha appena realizzato una delle sue più belle performance in uno slam, una maratona di 4 ore 34 minuti in cui ha surclassato al quinto set Andy Murray, dopo essere stato in svantaggio di 1 set a 2.

Sentivi la tensione in questo match, anche pensando a come era andato quello con Andy dell’anno scorso?
Sì, molta tensione. Ma pensavo a giocare solo la semifinale di oggi, non ho pensato alla partita dell’anno scorso. Cercavo di fare le cose giuste e, con Andy, è molto importante; con lui non bisogna esitare e devi prendergli il tempo.

L’anno scorso avevi fallito; questa volta hai provato a non farlo giocare?
L’anno scorso lui è stato più aggressivo di me e, in quella partita, è stato molto più forte, non mi aveva lasciato giocare. Quest’anno il suo gioco è un po’ meno veloce e ho avuto più tempo per organizzare il mio tennis.

Se giocherai con Nadal  in finale, l’hai battuto in Australia la prima volta, diresti che quel match ha cambiato le cose per te?
Innanzitutto ho vinto il primo titolo slam. Ma lui è ancora un giocatore fantastico. In questa stagione ha giocato così bene in tutte le superfici ed è qui per vincere potenzialmente il decimo Roland Garros, che è una cosa eccezionale. Ma in una finale tutto può accadere.

In tutte le finali eri l’outsider. E quest’anno, se giocherai contro Thiem?
Se giocassi con Thiem, sulla carta sarebbe un po’ più semplice anche se gioca un tennis incredibile. Forse sarebbe meglio per me ma ciò non vuol dire che vincerei. Comunque, ora so cosa bisogna fare per vincere uno slam.

Fisicamente come ti senti?
Oggi mi sento molto bene. Se la fiducia cresce, riesco liberarmi anche dalla tensione. Francamente oggi è stata una bella sorpresa nel vedere che andavo avanti senza risentirne fisicamente. Ceto, sono sttae quattro ore di partita. Adesso mi sento ancora bene ma esco dal bagno freddo e, forse, i dolori muscolari si faranno sentire stasera.

Sei un altro giocatore da qualche anno?
Sì, è chiaro. Mentalmente, quando arrivo ad essere così in fiducia, so che non mollerò mai. Poi certo, posso perdere, ma ho fiducia in quello che ho fatto in tutti questi anni.

Sei sorpreso di arrivare così spesso in finale negli slam o è quasi “normale” adesso per te?
Sono sempre sorpreso, ma positivamente. Quando sono in campo, cerco sempre di mettermi al posto di un outsider; bisogna saper apprezzare e assaporare i momenti dei successi. Quindi no, per me non è “normale” arrivare in finale negli slam; il fatto di essere n. 3 del mondo non vuol dire che vincerò.  Disputare una finale major è una cosa eccezionale, e assaporo sempre questo momento, mi rende felice.

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