Sessismo a Wimbledon? Le donne contrattaccano

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Sessismo a Wimbledon? Le donne contrattaccano

Polemiche a Church Road per casi di presunto sessismo. Vika, Venus e le altre non stanno a guardare

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Il sessismo è in agguato ovunque. Perfino a Wimbledon, tempio di fair play ed eleganza, alcune decisioni, regole o condizioni sembrano penalizzare, seppur involontariamente, le protagoniste del tennis femminile. I Championships hanno preso il via solo da pochi giorni ed ecco che nascono le prime polemiche. A cominciare dalla spallina rosa del reggiseno di Venus Williams.

Lunedì, la povera Venus non solo ha involontariamente attirato i riflettori su di sé per essere scoppiata in lacrime in conferenza stampa parlando dell’incidente in cui è stata coinvolta alcune settimane fa e in cui ha perso la vita un uomo ma, udite udite,  anche per la “sconveniente” spallina rosa che fuoriusciva dalla t-shirt del completino da tennis durante il suo match di primo turno. Rientrata in campo dopo un ritardo dovuto al rischio pioggia, si era cambiata. Forse è stata obbligata a farlo ma, ad una domanda sull’argomento in conferenza stampa, la maggiore delle sorelle Williams ha glissato, dichiarando di “non voler parlare di lingerie“.

Un’altra controversia è quella sulla frequenza, pare assai bassa, di match femminili programmati sul leggendario Centre Court. La questione viene sollevata per la prima volta da Serena nel 2011, seguita poi dall’amica Caroline Wozniacki nel 2015. Anche Venus l’anno scorso si lamentò di essere stata spostata due volte sul campo n.18 e Jelena Jankovic, nel 2007, dichiarò ironica di “aver bisogno dell’elicottero” per raggiungere il più piccolo dei sei show court di Wimbledon. Insomma, pare che il posto al sole sia riservato più spesso ai giovanotti. L’All England Club replicò tuttavia che il numero di match maschili e femminili tra il Centre Court e il Campo n. 1, fosse lo stesso.

È ora di avere una nursery. L’unica tennista mamma a vincere Wimbledon negli ultimi 100 anni è stata Evonne Goolagong nel 1980. La neo mamma Vika Azarenka, che ha dato alla luce il piccolo Leo lo scorso dicembre, ha deplorato il fatto che non ci sia una nursery a Church Road. Tra gli orari di gioco, gli allenamenti e quelli relativi alle cure di un bimbo piccolo, la Azarenka – che ne ha parlato anche con Serena, incinta di sette mesi, si è lamentata che “dovendo stare qui tutto il giorno, per una neo mamma è un po’ complicato” e reclama la necessità di uno spazio apposito per una nursery in seno alla struttura del torneo.

 

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