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31/10/2011 17:55 CEST - NON SOLO TENNIS

Arbitri: ci vorrebbe il sorteggio
Le risposte di Rino ai commenti

NON SOLO TENNIS - Rino dice la sua sul delicato tema arbitrale. In Italia, le "giacchette nere" sono esposte a una pressione incredibile. Durante Inter-Juventus, Rizzoli ha negato un clamoroso rigore alla Juventus. Siamo sicuri che non l'avrebbe dato se Moratti non si fosse lamentato dei 5 rigori assegnati contro l'Inter nelle precedenti giornate? Il sorteggio è meglio delle designazioni. Rino Tommasi RINO RISPONDE AI COMMENTI DEI LETTORI

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Sono sempre stato convinto che uno dei problemi principali del nostro sport più popolare (che, piaccia o meno, è il calcio) sia quello arbitrale. Dico questo non perché io pensi che i nostri arbitri non siano bravi, ma perché sono costretti a subire una pressione che non esiste in nessun altro campionato del mondo.
Certo sbagliano anche loro, ci mancherebbe altro, ma prima di sbagliare e dopo aver sbagliato devono subire mille esami, processi e moviole di ogni tipo. Purtroppo nel nostro paese vige la politica del sospetto ed il nostro paese non lo possiamo cambiare. In Inghilterra, ad esempio, non sanno nemmeno il nome dell’arbitro, tanto meno lo discutono. A Roma prima dell’ultimo derby l’arbitro Tagliavento è stato sottoposto ad un autentico processo prima ancora della partita.

Il presidente dell’Inter Moratti si è lamentato perché l’Inter ha subito nelle prime otto giornate ben cinque calci di rigore. Non si è chiesto se quei cinque calci di rigore fossero giusti o meno, inoltre non si ricordava che molti anni fa la sua Inter era stata 99 partite senza subire un solo calcio di rigore, una serie interrotta dal grande Concetto Lo Bello che una volta a cena a Siracusa mi ha confessato: “l’Inter non prendeva un calcio di rigore da 99 partite., Volevi che io perdessi un’occasione del genere !.” Battute e ricordi a parte, credo che il vero problema sia quello della designazione che è la madre naturale della sudditanza psicologica. Fino a quando gli arbitri saranno “designati” e non sorteggiati tenderanno sempre a favorire la squadra più importante.
L’arbitro è un ambizioso, altrimenti non avrebbe tentato questa carriera. Inoltre vorrebbe arbitrare tutte le partite più importanti. Il sistema della designazione impone di non assegnare ad un arbitro la partita di una squadra che abbia sia stata danneggiata da quell’arbitro ed allora perché volete che lo stesso arbitro si metta nella condizione di non essere designato per una partita importante ?

Torno un momento a ricordare Moratti ed i rigori contro l’Inter. Per il recente derby d’Italia, Inter-Juventus, applicando il manuale Cencelli delle designazioni arbitrali (l’arbitro migliore o presunto tale per la partita più importante) è stato designato Rizzoli. Andate a vedere quanto ha preso Rizzoli, che ha negato alla Juventus rigore grande come una casa, nelle pagelle dei giornali, da 4 a 5. Non voglio fare il processo alle intenzioni ma siete sicuri che se non ci fossero state le dichiarazioni di Moratti, Rizzoli avrebbe assegnato il sacrosanto rigore contro l’Inter ? Lo avesse fatto, come doveva, sarebbe stato escluso dalle prossime partite dell’Inter. Anni fa per un diverbio con i giocatori della Juventus uno dei nostri arbitri migliori . Agnolin, non ha arbitrato la Juventus per due anni. Il sorteggio non esclude gli errori ma ne riduce le motivazioni.

Questo non c’entra niente con gli arbitri ma mi da fastidio sentire o leggere che un rigorista ha “spiazzato” il portiere quando è noto a tutti che sul rigore il portiere sceglie di buttarsi da una parte. Se il pallone viene calciato dall’altra il portiere è stato spiazzato, altrimenti ha intuito.

LA RISPOSTA DI RINO TOMMASI AI COMMENTI

Sapevo perfettamente che uscendo dal mio giardino avrei suscitato perplessità e qualche critica. L’unico vantaggio nell’invecchiare è l’esperienza ed io – purtroppo – ne ho molta. La stessa esperienza mi consente di capire solo leggendo qualche riga se chi scrive è un tifoso della Juventus o dell’Inter, così come spesso riesco a capire se chi mi scrive sul tennis è un tifoso di Federer o di Nadal.
Fortunatamente scrivono ad Ubitennis anche alcuni appassionati che pur essendo probabilmente tifosi (non è mica una malattia, basta saperla controllare) sono capaci di essere obiettivi. In quanto a Fabio ’76, mi dispiace la sua insofferenza per il calcio anche se capisco che può essere diseducativo. In sintesi ripeto che io amo il calcio e quasi tutti gli sport, mi piacciono un po’ meno i motori ma li seguo ugualmente.
So perfettamente che il sorteggio non eliminerebbe le polemiche ma ridurrebbe la famosa sudditanza perché gli arbitri non vogliono correre il rischio di perdere l’opportunità di dirigere una partita importante. Per questa ragione, nel dubbio e dovendo decidere in pochi secondi tendono a scivolare dalla parte della squadra più famosa. Il sorteggio a fasce, sperimentato con poco successo, è una forma di compromesso che non mi piace. Un arbitro che arriva alla serie A ha arbitrato almeno un centinaio di partite, quindi se è capace deve essere in grado di arbitrare tutte le partite. Un arbitro che per una qualsiasi ragione non viene ritenuto in grado di arbitrare quella partita o quella squadra non è in grado di arbitrare, punto. Personalmente penso che un arbitro di Milano o di Roma potrebbe arbitrare Roma-Inter ma purtroppo siamo in Italia e non abbiamo la maturità sportiva per concederci questo lusso.

Sul tennis. Sono stato accusato di avere sottovalutato il talento tennistico della Kvitova che invece è notevole tanto è vero che l’avevo pronosticata vincitrice prima dell’inizio del torneo.. Solo il direttore di SuperTennis non se n’è accorto. Credo invece che complessivamente il Masters di Istanbul abbia proposto un tennis più atletico ed al limite più aggressivo di quello degli uomini. Nella finale di Istanbul Kvitova ed Azarenka sono state a rete 50 volte. Nella finale di Wimbledon ho contato una discesa a rete di Nadal, nessuna di Djokovic.

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