Djokovic pareggia, Berdych ko in 3 set

Coppa Davis

Djokovic pareggia, Berdych ko in 3 set

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TENNIS – Il n.2 del mondo batte in tre set un Berdych sciupone (soprattutto nel secondo set) con il punteggio di 64 76(5) 62. Decisivo per la conquista della Davis l’ultimo singolare come l’anno scorso.

SERBIA-R.CECA 2-2

Djokovic-Berdych 64 76(5) 62

I trombettieri serbi già presenti ieri nel doppio sugli spalti provano da subito a scaldare il palazzetto, c’è da tentare una rimonta e non si può lasciare nulla al caso. Entra per primo in campo Berdych, osannato dalla foltissima rappresentanza ceca, poi entrata accompagnata da musiche apocalittiche per Nole Djokovic, che saltellando pare voler dimostrare che non ci sarà problema, si andrà sul 2 pari. Il pubblico gli crede, il “Nole Nole” diventa assordante, il nr.1 serbo alza il pollice, tutto ok. La superiorità di Nole è schiacciante nei precedenti, 14-2, si sono già incontrati in Davis nel 2010 in semifinale proprio qui a Belgrado, si impose il serbo in 4 set. Djokovic inizia alla grande, 4 prime su 5 e un ace, battuta tenuta a 15 nel game d’apertura. Berdych però c’è, va sotto 0-30 ma dopo mette 4 punti di fila, ace finale compreso, 1-1, il match si preannuncia interessante. Il tennista ceco appare ben centrato in campo e deciso a giocarsela sino all’ultima palla. Nel quarto game arrivano le prime palle break del match. Nole risponde molto bene alle bordate di Berdych che mette sempre la prima, il ceco chiamato a scambiare sbaglia due rovesci da fondo campo e va sotto 15-40. Ma annulla le due palle break e con 4 punti di fila (gli ultimi sono due servizi vincenti) supera il primo momento di difficoltà e va sul 2 pari.

I due contendenti ottengono molto dal servizio, il match fila via abbastanza regolare. Nole si trova 15-30 sul 3 pari ma un servizio vincente ed il quinto ace del match gli permettono di tenere la battuta senza offrire alcuna palla break. Sulla panchina serba scorgiamo Iljia Bozoljac, il che dovrebbe propendere ad un utilizzo di Lajovic nell’ultimo singolare. In quella ceca ci sono invece in prima fila i genitori di Berdych (con alle loro spalle Ester Satorova) e quelli di Stepanek. Nell’ottavo game Berdych sbaglia due diritti di fila (il secondo a campo aperto), Nole trova un gran risposta di rovescio e va sullo 0-40. Il tennista ceco ricorre al provvidenziale servizio e annulla tutte e 3 le palle break nonostante il solito disturbo del pubblico tra la prima e la seconda. Berdych sbaglia però un rovescio e concede una quarta opportunità al suo avversario. Nulla da fare, arrivano 3 gratuiti di fila di Nole e si rimane in parità sul 4-4. Il tennista di casa sbaglia un po’ troppo in questa fase ma il suo avversario non ne approfitta (15-30 servizio Djokovic nel nono game) e alla lunga ne paga le conseguenza. Sul 5-4 Djokovic si gioca un  game lunghissimo (16 punti), il nr.2 del mondo si procura quattro set point, i primi due vengono annullati da un accelerazione di diritto di Berdych e da un’ottima azione sulla rete del ceco (stop volley e poi chiusura con voleé), il terzo se lo mangia Nole con un errore di diritto, ma sul quarto il ceco (che non sfrutta due palle del 5 pari) viene passato da un rovescio di Djokovic in recupero su una stop-volley. Così il serbo dopo un’ora esatta di gioco (e solo alla decima opportunità) strappa il servizio all’avversario e chiude il primo set nel quale ha faticato non poco pur non concedendo nemmeno una palla break (e lasciando solo 8 punti alla risposta). Nella sostanza il tennista ceco paga caro l’insufficiente 41% di punti con la seconda, mentre con la prima i due fanno partita pari (6 ace a testa).

Nel secondo set si va più veloce, chi risponde raccoglie ben poco, l’atmosfera si ravviva solo per una lamentela di Berdych sui flash provenienti da una delle due curve ed un paio di topiche di una giudice di linea (che Djokovic letteralmente si mangia con gli occhi su una sua risposta buona chiamata out) che alla fine va nel pallone più totale, commette un terzo grossolano errore e viene scambiata di posto con un suo collega. Tutto regolare sino al 4 pari, poi nel nono game Berdych si procura due palle break (le prime del match) approfittando di un calo di tensione di Djokovic che commette tre gratuiti. Per il ceco sarebbe una ghiotta occasione per andare a servire per il set e riportare la situazione in parità, invece spreca tutto sparando un rovescio fuori e subito dopo sbagliando un diritto comodo quasi a campo aperto. Nole ringrazia, due servizi vincenti e pericolo scampato (con papà Djokovic alle sue spalle in tribuna che festeggia in piedi). Berdych evita poi la beffa, perché nel game seguente con due errori manda l’avversario a due punti dal set sul 30 pari, ma alla fine rimedia con un servizio vincente ed un ace (l’ottavo della partita). Il match è tecnicamente molto valido, i due non regalano nulla e danno fondo a tutte le loro energie. Berdych spinge da fondo campo e mette sotto pressione Nole, il serbo nell’undicesimo gioco si salva ancora una volta dal 15-30, ritrovando il servizio nel momento cruciale. Serbo ancora a due punti dal set nel dodicesimo gioco (0-30), ma il suo avversario mette 4 punti di fila e si conquista il tie break. Il primo minibreak è per Berdych che sale 3-2 e servizio con una bella accelerazione di diritto chiusa sulla rete da una voleé, ma un gratuito di rovescio del ceco ristabilisce l’equilibrio (4-3). Djokovic sbaglia un diritto dopo un  lungo scambio e rimanda avanti di un minibreak l’avversario sul 5-4. Berdych ha due battute per vincere il secondo set ma si scioglie come neve al sole dimostrando nella sostanza quale sia la differenza tra un tennista stabilmente ai vertici ed uno che viene immediatamente dopo. Il ceco prima sbaglia una comoda voleé alta di rovescio (5-5) e poi un rovescio tranquillo ed innocuo che finisce in corridoio (5-6). Nole ringrazia e si aggiudica il tie break (nella bolgia più totale) grazie al terzo gratuito di fila dell’avversario. Due set a zero per Djokovic e 2-2 più vicino, ma Berdych deve prendersela solo con se stesso. Ha letteralmente buttato un set (e probabilmente con esso la partita) che forse ai punti avrebbe anche meritato.

Infatti il ceco accusa il colpo e perde subito il servizio in apertura di terzo parziale con altri tre gratuiti di fila dal 30-15. Nole soffre solo sul 2-1 quando tiene la battuta ai vantaggi, Berdych non spinge più da fondo campo e perde d’incisività al servizio. Arriva un altro break nel settimo game prima del 6-2 finale con relative apoteosi per il nr.2 del mondo. Nole nell’intervista in serbo a fine match parla di Troicki ed il pubblico incita il grande assente di turno a gran voce.

Si decide all’ultimo singolare, Lajovic-Stepanek per la gloria, ceco nettamente favorito, vediamo se, come dicevano i latini…”in cauda venenum”, cioè il veleno nella coda. Sin qui 4 incontri tutti terminati in tre set. L’ultimo singolare combattuto sarebbe la ciliegina sulla torta e tutto da godere in un’atmosfera come quella caldissima della Belgrade Arena.

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