TENNIS – Tennis internazionale junior al Circolo Tennis Firenze: inizia domani la 39esima edizione del Torneo Internazionale Junior dove trionfarono Roger Federer, Amelie Mauresmo, Martina Hingis. Le speranze italiane in gara…
Sara. Premetto anzitutto che ci è arrivato un gradito, terzo comunicato Stampa dal CT Firenze a cura di Enrico Roscitano, con notizie fresche e indispensabili a poche ore dall’inizio del Torneo 39th City of Florence. Sapevamo delle prime due wild cards federali a Ramazzotti e Pieri; ora aggiungiamo al main draw i nomi di Mora, Morelli e Capogrosso. I primi due non li ho mai visti giocare ma so di qualche buon risultato. La Capogrosso è un’altra 1999 data da sempre come un’assoluta promessa. Nemmeno lei ho visto giocare, ma la seguo da tempo al buio, cioè per soli ragguagli e tabellini dei tornei. L’idea che mi sono fatto è che magari il gioco c’è, ma manca ancora la solidità del carattere. Ho notato che spesso si ritira se l’incontro va male (magari con qualche lacrimuccia), e che può offrire prestazioni anche maiuscole accanto ad altre deludentissime.
Il Circolo, veniamo poi a sapere, ha completato l’assegnazione delle wild cards (md e quali) con criteri …di buon vicinato come dicono gli storici. Un nome vale l’altro; ma accenno a Francesca Rumi nata nel 2000. Nella acceptance list delle quali figurano anche altre 2000, e una che spero venga a disputarle è la Ceppellini, che stando sempre ai risultati è fra le migliori del suo millesimo, e molto avanti come gioco e maturità.
Ora però in questo pezzo voglio tener fede al mio titolo. Sara è…non la Errani, sebbene si possa essere nostalgici della Errani n. 6 e n. 7 WTA che non c’è più, e di quel gioco intelligente, variato, astuto che sembra smarrito. Sara è la Torribes Tormo vincitrice l’anno scorso. Vista in questi giorni in quel di Cagliari dove a un ITF 10 mila ha perso però (e da tds n. 1) al primo turno. Altra cosa è il circuito senior rispetto al giovanile. Poi un torneo vinto da junior oggi non si può rivincere, e quindi neanche rigiocare, perché a 17-18 anni bisogna sempre porsi traguardi ulteriori. Lì a Cagliari sta facendo parlare di sé la Ostapenko. In Romagna da dove vengono i miei si dice spesso “Osta!” quando qualcosa sorprende. È lettone costei, ma non una spilungona: anzi è o era piuttosto piccolina e non si sapeva fino ad ora come faceva a vincere tanto (anche l’Avvenire): del 1997, poteva venire a Firenze e magari essere lusingata con una wild card. Visto che ci sono, anche la Matteucci sta tornando sugli scudi dopo aver deluso nelle prime uscite.
Beatrice. Lombardo, naturalmente. Credo che Beatrice abbia giocato a Firenze negli ultimi tre o quattro anni; purtroppo non ha mai fatto grandi risultati. È ormai inequivocabile che a Firenze questa volta marca visita. La vedo infatti iscritta a Beaulieu-sur–Mer, torneo contemporaneo e Grade 1. Il ragionamento è che a volte bisogna cambiare aria, ed è scaramanticamente inutile giocare un torneo che non ti porta fortuna. Ma Beatrice è in un momento delicato e i risultati non vengono affatto. Io stesso la includo ancora nel gruppo delle reginette del 1996, ma l’appannamento è veramente preoccupante. Ultimo risultato sconfitta 6-2 6-1 dalla Matteucci a Cagliari, e altrettanto bruciante la settimana prima con la Ostapenko stessa.
Jasmine. Ovvero Paolini, altra veterana a Firenze. Se veniva poteva seriamente candidarsi alla vittoria. Ma è giusto che, la migliore italiana ormai del 1996 in WTA, diserti i tornei giovanili e selezioni accuratamente le sue partecipazioni. Di altre, ma non così tanto, sono nostalgico, come Gariglio e un po’ anche Pairone, soprattutto perché sono sempre state fedeli al torneo. Anche loro sono fra coloro che son sospese.
Franco Marucci