[4] E. Rybakina b. M. Sherif 6-1 6-4
Elena Rybakina continua a vincere sulla terra battuta e approda agli ottavi superando 6-1 6-4 in un’ora e mezzo Mayar Sherif, la n. 72 egiziana nella Scatola Magica ha ottenuto le prime (due) vittorie consecutive della stagione.
Ha provato a restare aggrappata fino alla fine, Mayar, salvando quattro match point al servizio sul 3-5, tre consecutivi (spettacolare lo scambio sul 30-40), costringendo Rybakina a servire per vincerla. Sherif ha anche vinto il primo punto, poi Elena, che fino a quel momento aveva messo in campo una prima battuta ogni tanto, ne piazza quattro di fila chiudendo la questione. Elena, che ha salvato le tre palle break concesse, si è detta contenta della propria prestazione, spiegando che “abbiamo giocato bene entrambe e, a dispetto del punteggio, è stata dura. Tante parità, abbiamo lottato parecchio”.
Rybakina terraiola, si potrebbe dire, dal momento che nella prima domenica madrilena ha messo la 14a vittoria consecutiva sul mattone tritato. Insomma, non perde dal suo esordio qui l’anno scorso. Da allora il titolo di Roma (con tre avversarie ritirate), il terzo turno del Roland Garros (forfait) e il fresco titolo a Stoccarda. Secondo OptaAce su Twitter, è la quarta giocatrice negli ultimi dieci ad arrivare a quel numero, insieme a Serena, Simona e Iga.
[Q] S. Bejlek b. A. Krueger 6-3 6-1
La diciottenne Sara Bejlek lascia quattro giochi ad Ashlyn Krueger, 6-3 6-1 in un’ora e undici minuti. Equilibrio solo nelle fasi iniziali, poi il break al sesto game dopo aver salvato il proprio servizio sull 1-1 e da lì l’assolo. Bejlek è cresciuta con l’obiettivo di riproporre il tennis fatto di palle spaccate dalla linea di fondo in puro stile Petra Kvitova.
Il sito della WTA spiega che all’epoca Sara non sapeva che non avrebbe raggiunto l’altezza di Petra, tutt’altro, misura che peraltro lo stesso sito ignora. Alla stretta con Ashlyn (185 cm), la differenza era importante e altre fonti la danno alta 157 cm. Di sicuro, sul campo la mancina ceca è esplosiva e rapidissima e, spuntati gli artigli di Krueger, continua la sua corsa partita dalle qualificazioni nel suo primo torneo WTA 1000. Dopo aver battuto la n. 45 Blinkova e la 25 Kalinskaya, come detto, agli ottavi l’aspetta Elena Rybakina. “Non ho mai affrontato una giocatrice così” ha detto Bejlek, “ma cercherò di fare del mio meglio e vediamo come va. Non vedo l’ora di giocare”.
[10] D. Kasatkina b. A. Pavlyuchenkova 7-6(5) 7-5
Nelle prevedibile sfida attacco contro contro difesa, non bastano 40 vincenti ad Anastasia Pavlyuchenkova per avere la meglio di Daria Kasatkina, che chiude 7-6(5) 7-5 in meno di due ore e sale 5-2 nei confronti diretti.
Un match piuttosto godibile anche per il diverso approccio alla sfida delle due contendenti, con Anastasia imprecisa in qualche circostanza importante pur rimanendo con un saldo positivo: 32 gli errori non forzati. 9-14, invece, il bilancio di Daria che ha immediatamente recuperato lo 0-2 iniziale, andando poi a servire vanamente per il set prima di aggiudicarselo al tie-break. Pavlyuchenkova è andata avanti anche all’inizio del secondo parziale, si è fatta riprendere salvo poi andare a servire per il set; turno di battuta ceduto a zero e Kasatkina ha tirato dritto fino al bell’abbraccio finale. “Contenta di come ho gestito i momenti cruciali” ha detto Daria a fine incontro. Sulla prossima sfida contro Yulia Putintseva dice che “sarà divertente da guardare ma non da giocare. Sarà durissima, Yulia è davvero ‘pesante’”.