Fed Cup
Fed Cup: Petkovic e Kerber, Germania quasi in finale

TENNIS FED CUP – Tedesche avanti 2-0 a Brisbane. La Petkovic sorprende la Stosur (6-1 7-6(7)), la Kerber annienta la Dellacqua (6-1 6-0). Domani si ricomincia da Stosur-Kerber, la Germania può tornare in finale dopo 22 anni. Tutti i risultati dei Play-off
FED CUP, Semifinale
AUSTRALIA-GERMANIA 0-2
E’ una Barbara Rittner raggiante, e non potrebbe essere diversamente, quella che si presenta in sala stampa dopo la prima giornata della semifinale di Fed Cup tra Australia e Germania in corso di svolgimento a Brisbane.
La capitana tedesca esordisce così:”Oggi ho visto due grandi match e sono davvero orgoglioso delle mie ragazze. Dobbiamo fare tre punti e domani è un altro giorno. Nonostante le apparenze, credo che i match siano molto equilibrati, nulla è già deciso”.
“E’ uno di quei giorni nei quali quando Angie (Kerber, n.d.r.) gioca così c’è poco da fare. Ma è stata brava, perché se lei fosse calata un po’ la Dellacqua ne avrebbe approfittato. Lei gioca molto bene in Australia ma oggi aveva tutte la pressione sulle sue spalle”.
Già, perché la solita tesissima Stosur aveva ceduto in due set nel primo singolare ad Andrea Petkovic, spianando così la strada ad Angelique Kerber che in appena 51 minuti ha travolto la malcapitata Dellacqua, sulla quale come ha detto la Rittner era finita addosso tutta il peso di provare a riequilibrare le sorti della sfida per le padrone di casa.
La Germania così è davvero ad un passo dal ritornare in finale di Fed Cup dopo ben 22 anni, finale che giocherà fuori se ci sarà la R.Ceca, mentre con l’Italia la sede dovrebbe essere decisa dal sorteggio visto che l’ultimo incontro è stato giocato sì a Bari, ma si trattava di un Round Robin e quindi non dovrebbe essere considerato come decisivo ai fini dell’assegnazione della sede.
Petkovic-Stosur 61 76(7)
Si parte con la Stosur al servizio che esordisce con un ace, ma la gioia è effimera, arriva subito il break della Petkovic.
La tennista di casa prova a rialzarsi immediatamente e centra il controbreak, ma nel terzo game arriva un nuovo break della tedesca, facilitata da un altro paio di gratuiti inopinati (saranno ben 40 alla fine) della nr. 19 del ranking. 2-1 Petkovic che va a servire.
La tedesca stavolta non si distrae, anzi con grandissima autorità tiene la battuta a azero e finalmente allunga sul 3-1.
Si intravede la solita Stosur quando gioca in Australia, la beniamina di casa sente l’importanza della posta in palio e non riesce a trovare continuità, la Petkovic le rimane attaccata e la mette continuamente sotto pressione. Il quinto game è lunghissimo, si giocano ben 18 punti, la Stosur manca una palla del 2-3 e ne annulla due dell’1-4, ma alla fine è costretta a capitolare, altro break della Petkovic che si invola con il doppio break di vantaggio.
La tedesca continua come un treno e chiude nel settimo game dopo 37 minuti con un 6-1 netto che non ammette repliche, la Stosur non ha mai tenuto il servizio (40% di prime) e questo dato la dice lunga sulla qualità del gioco della tennista di casa.
L’australiana prova a svegliarsi ad inizio secondo set e una mano gliela dà la Petkovic che nel terzo gioco commette due doppi falli e cede la battuta.
La Stosur finalmente prende coraggio, migliora al servizio (70% di prime nel secondo parziale), la sua avversaria cala un po’ (“In quel momento io ho accusato un calo e lei è stata brava ad approfittarne”). L’australiana allunga sul 3-1, la Petkovic si salva ai vantaggi (ma senza concedere palle break) nel game successivo.
Si seguono i servizi sino al 5-4 Stosur che va poi a servire per il set, unico brivido nell’ottavo game quando la Petkovic nel movimento del servizio si procura con la racchetta un taglio sopra il ginocchio e teme per un attimo il peggio (“Pensavo fosse la mia sorpresa nell’uovo di Pasqua”).
Invece accade che come al solito è la Stosur che sul più bello si incarta. L’australiana sale 30-15 nel nono game ma commette un doppio fallo quanto mai inopportuno, la Petkovic prende coraggio, fa altri due punti e strappa la battuta all’avversaria, 5 pari e si ricomincia daccapo.
La Stosur rischia addirittura di non arrivare nemmeno al tie break, perché sul 5-6 commette un altro doppio fallo e si fa riprendere dal 40-15, però poi tiene la battuta ai vantaggi.
Il tie break è palpitante, la Petkovic fa subito avanti di un minibreak (3-1), ma la Stosur rientra subito (2-3). Altro allungo Petkovic che sale sino al 6-3 e si procura ben 3 match point. Stavolta la tensione gioca un brutto scherzo alla tedesca, la Stosur annulla i tre match point e riagguanta l’avversaria sul 6 pari. Altro match point Petkovic sul 7-6, la Stosur annulla pure quello. Ma il quinto è quello fatale, la Petkovic chiude 9-7 e porta in vantaggio la Germania.
Delusa la Stosur a fine match: ”La superficie era molto veloce e lei è stata bravissima ad approfittarne. Nel secondo set mi ero messa nelle condizioni di poterlo vincere, mi è davvero dispiaciuto tanto averlo perso in quella maniera”.
Kerber-Dellacqua 61 60
La Kerber ha un’occasione da non sprecare, battere la nr.2 australiana Casey Dellacqua e portare sul 2-0 la sua squadra, ad un passo dalla finale di Fed Cup.
Situazione chiaramente opposta per la Dellacqua, sfavorita dal ranking ed al contempo con tutta la pressione sulle spalle di dover raddrizzare la contesa.
L’andamento della partita conferma quanto ipotizzato, la Dellacqua fa quel che può, ha le sue occasioni nel primo set (1/7 le palle break) ma non le trasforma, la Kerber tira vincenti da tutte le parti, non serve un granché (48% di prime) ma è chirurgica nello sfruttare le sue opportunità. Così in 27 minuti porta a casa il primo set con un eloquente 6-1, forse troppo severo per quanto visto.
Il set vinto dalla tedesca abbatte la Dellacqua che ora dovrebbe vincerne due per portare sull’1-1 il suo team, l’australiana vede la cosa impossibile e scompare letteralmente dal campo.
In 24 minuti il secondo set vola via, 6-0 Kerber, le tedesche possono festeggiare, sanno che la finale è a portata di mano.
Queste le dichiarazioni delle protagoniste a fine match.
Kerber: ” E’ facile scendere in campo sull’1-0 per la tua squadra, ma credo di aver giocato un ottimo match. Casey (Dellacqua, n.d.r.) gioca molto bene in Australia, comunque è fantastico essere sul 2-0”.
Dellacqua: ”Ero scesa in campo per fare del mio meglio ma non ci sono riuscita. La Kerber ha giocato benissimo, cercherò di fare meglio domani”.
Non si dispera invece la capitana Alicia Molik in conferenza stampa: ”Avevo preventivato come nostro peggior risultato dopo la prima giornata di essere sull’1-1 e invece non è andata così. Abbiamo fatto un’ottima settimana di allenamento, ma sul campo non è andata bene. Comunque credo che Sam e Casey faranno meglio domani. Sam ha un buon record contro la Kerber (2-0 nei precedenti, n.d.r.), Casey ha avuto un’ottima annata. Dobbiamo solo riposarci e ripartire domani. Non vedo perché non potremmo rimontare”.
PLAY-OFF WORLD GROUP
Russia-Argentina 2-0
Vesnina-Ormaechea 63 63
Makarova-Irigoyen 75 61
Spagna-Polonia 1-1
Radwanska A.-Soler Espinosa 62 62
Torro Flor-Radwanska U. 46 60 61
PLAY-OFF WORLD GROUP II
Romania-Serbia 1-0
Cirstea-Ivanovic 36 61 62
Svezia-Thailandia 2-0
Larsson-Lertcheewakarn 61 63
Arvidsson-Khumkhum 64 62
Olanda-Giappone 0-1
Nara-Rus 75 26 61
Fed Cup
Le Finals della Billie Jean King Cup 2022 si giocheranno a Glasgow
La nazionale azzurra di Tathiana Garbin sarà impegnata dall’8 al 13 novembre nella Emirates Arena scozzese che ospiterà anche un girone delle Finals di Coppa Davis

La ITF ha comunicato che la sede prescelta per le Finals della Billie Jean King Cup 2022 sarà Glasgow, con l’organizzazione della federazione britannica, la LTA. La fase finale della massima competizione a squadre del tennis femminile andrà in scena dall’8 al 13 novembre sul campo indoor della Emirates Arena, che a settembre ospiterà pure un girone delle Finals di Coppa Davis: sarà la quarta volta in quasi sessant’anni di storia (la prima edizione fu nel 1963) in cui la Gran Bretagna ospiterà le finali di questa competizione, originariamente chiamata Fed Cup. Ci sarà anche l’Italia della capitana Tathiana Garbin, grazie alla vittoria sulla Francia nel turno eliminatorio di aprile; le altre contendenti per il titolo di campionesse del mondo di tennis saranno le giocatrici di Gran Bretagna, il paese ospitante, Australia, Belgio, Canada, Cechia, Kazakistan, Polonia, Spagna, Slovacchia, Svizzera e USA. Il formato prevede quattro gironi da tre squadre, con le vincitrici di ogni girone che approderanno nelle semifinali. “La LTA ha presentato una candidatura molto consistente nel contesto di una gara molto competitiva – ha detto il presidente ITF, David Haggerty -. Hanno ospitato già con successo delle gare di Coppa Davis e non vediamo l’ora di portare la più grande competizione a squadre del tennis femminile davanti all’appassionato pubblico scozzese”.
Billie Jean King Cup
Coppa Davis e Billie Jean King Cup: ecco chi sostituirà Russia e Bielorussia
Walkover, bye, wild card e ripescaggi in un turbinio di emozioni regolamentari da cui sono scaturiti i nomi delle nazioni che beneficiano dell’esclusione delle squadre russe e bielorusse

Avevamo lasciato la Coppa Davis ai Qualifiers, i tie di qualificazione per il primo atto delle Finals, quello a gironi in programma a settembre. Come per la Billie Jean King Cup, i cui “preliminari” si disputeranno il 14-15 aprile, si poneva innanzitutto il problema di sostituire la nazione già ammessa alla fase finale in quanto campione in carica dopo la decisione da parte dell’ITF in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel 2021, infatti, entrambe le manifestazioni sono state vinte dalla Russian Tennis Federation, che sarebbe la Russia ma non si può dire per via della sanzione per il doping di Stato, per quanto il titolo vinto come RTF sia comunque finito insieme agli altri nella bacheca russa. Vediamo allora su quali criteri la Federazione Internazionale si è basata per decidere chi sostituirà le squadre escluse, quindi anche quelle bielorusse.
Per quanto riguarda la Billie Jean Cup, il Board dell’ITF conferma che il posto della RTF sarà preso dalla semifinalista con classifica più alta tra le due sconfitte nel 2021, vale a dire l’Australia. Gli aussie vantano infatti il primo posto del ranking, mentre gli Usa, battuti nell’altra semifinale, sono quarti. Come ovvia conseguenza, l’Australia non giocherà i Qualifiers del prossimo aprile, mentre la nazione avversaria, la Slovacchia, beneficerà di un bye e si ritrova anch’essa direttamente alle Finals. Un walkover anche per il Belgio che avrebbe dovuto giocarsi la qualificazione contro la Bielorussia.
Se qualcuno cantava le donne come “dolcemente complicate”, per i maschi la faccenda è inutilmente complicata. Anche in Coppa Davis, il posto della RTF alle Finals è preso dalla semifinalista 2021 meglio classificata, la Serbia, undicesima. In realtà, l’altra semifinalista – la Germania – è piazzata molto meglio, quinta, ma la squadra che a sorpresa ha schierato Sascha Zverev si è qualificata sul campo (del Brasile). Dunque, il diritto della Serbia alle Finals non deriva dall’essere l’unica candidata, bensì dal fatto che, delle due, è la semifinalista con ranking più alto una volta esclusa la Germania. Ma non finisce qui.
Già, perché alla squadra di Novak Djokovic e compagni era stata offerta una wild card, quindi a settembre sarebbe stata presente in ogni caso; così, però, si libera un invito che andrà a una delle 12 perdenti dei recenti tie di qualificazione. L’annuncio del nome della fortunata sarà dato a tempo debito.
Ricapitolando, nelle quattro sedi che ospiteranno i gironi e che non sappiamo quali saranno ma speriamo che una sia Casalecchio di Reno (da non confondere con Reno, Nevada), gareggeranno la Croazia finalista 2021, la semifinalista Serbia, l’invitata Gran Bretagna, le 12 vincitrici di inizio marzo (Argentina, Australia, Belgio, Corea, Francia, Germania, Italia, Kazakistan, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti) e, appunto, la wild card misteriosa. Metà di queste si guadagneranno la fase finale davvero finale di fine novembre in un posto che l’ITF rivelerà in seguito. Le cose, l’importante è spiegarle bene evitando gli anacoluti.
Per concludere, la Bielorussia avrebbe dovuto disputare i playoff del World Group I del 4-5 marzo; la nazione avversaria, il Messico, ha ricevuto un walkover e a settembre competerà nel WG I. Rimane il problema di assicurare che nei World Group I e II ci sia il numero corretto di squadre. Quindi, l’Uzbekistan gareggerà nel WG I in quanto miglior classificata tra le perdenti dei playoff, mentre la Cina e la Tailandia in forza del loro ranking giocheranno nel WG II nonostante la sconfitta nei relativi playoff.
Coppa Davis
La Federazione Tennis Ucraina chiede all’ITF l’espulsione delle federtennis russa e bielorussa
Così la lettera pubblicata su Facebook: “La Russia e la Bielorussia non solo non devono ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno devono partecipare a tornei”

Sono da poco iniziati i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa, ma si combatte ancora, mentre sullo sfondo c’è lo spettro della minaccia nucleare evocato da Putin. E continuano anche le reazioni del mondo sportivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al recente annuncio di Elina Svitolina che devolverà i suoi prossimi prize money per sostenere i propri connazionali, si aggiunge ora la Federazione Tennis Ucraina che pubblica sul proprio account Facebook la lettera indirizzata a David Haggerty e Ivo Kaderka, presidenti rispettivamente dell’ITF e di Tennis Europe. Nella lettera viene chiesto di espellere le federtennis russa e bielorussa dai due organismi. Ecco il testo indirizzato alla International Tennis Federation:
“La Federazione Tennis Ucraina esprime la sua richiesta per l’espulsione immediata della Federazione Tennis Russa e della Federazione Tennis Bielorussa dalla ITF.
Le ragioni non hanno probabilmente bisogno di essere spiegate, ma ecco alcuni fatti.
Il cinico e sanguinoso attacco senza precedenti di Russia e Bielorussia all’Ucraina è in atto da ormai quattro giorni. Civili stanno morendo, anche donne e bambini; l’infrastruttura civile sta crollando.
È una guerra su vasta scala che riporterà il nostro Paese indietro di decenni. Tutto questo sta accadendo nel centro geografico dell’Europa. Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. È in corso una spietata guerra di annientamento.
La Russia e la Bielorussia non solo non hanno il diritto di ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno di partecipare in ogni torneo a squadre e individuale all’estero.
Il Consiglio direttivo della Federazione Tennis Ucraina spera in una Vostra forte posizione in considerazione di questa richiesta.”

Una richiesta assolutamente decisa, ma altrettanto comprensibile, quella della federtennis ucraina a firma del proprio presidente Sergiy Lagur. Lascia un po’ incerti il significato del passaggio sulla partecipazione ai tornei individuali, ma immaginiamo che, più che un’esclusione tout court dei tennisti di Russia e Bielorussia, si chieda di non mostrare bandiere e simboli di quelle due nazioni. In ogni caso, in attesa delle decisioni dei due organi interpellati, ricordiamo che restano fuori dalla loro competenza i tornei dello Slam, oltre naturalmente quelli dei circuiti ATP e WTA. Non dimentichiamo neanche le prese di posizione dei tennisti russi: da Daniil Medvedev ad Andrey Rublev, che già a Dubai ha avuto modo di pronunciarsi contro la guerra. Con loro si è espresso con gli stessi toni Karen Khachanov.
