Fed Cup
Fed Cup: Chi torna in finale tra Australia e Germania?

TENNIS FED CUP – A Brisbane si gioca l’altra semifinale di Fed Cup tra due nazioni che non accedono alla finale da più di 20 anni. Aprirà la sfida Stosur-Petkovic, poi Kerber-Dellacqua, le tedesche appaiono leggermente favorite. Uno sguardo anche a tutte le sfide valevoli per i play-off
Come abbiamo detto in occasione della presentazione della sfida di Ostrava tra R. Ceca e Italia, il week-end del circuito femminile è dedicato in gran parte alla Fed Cup.
L’altra semifinale si giocherà a Brisbane tra Australia e Germania, ma si svolgeranno anche i play-off sia per il World Group che per il World Group II, vediamo in rapida sintesi i vari match in programma.
AUSTRALIA-GERMANIA
Partiamo dall’altra semifinale di Fed Cup, quella che decreterà chi tra Australia e Germania andrà ad affrontare la vincente dei R.Ceca-Italia nella finale di novembre.
La Federazione australiana dopo aver a lungo valutato se chiedere l’inversione del campo per facilitare la programmazione delle sue giocatrici nel pieno della stagione sulla terra rossa, ha preferito sfruttare il fattore campo e giocarsi tutte le sue carte sul veloce di Brisbane.
Sia Australia che Germania mancano dalla finale di Fed Cup da più di 20 anni.
L’ultima volta che l’Australia è andata in finale è stato nel 1993, quando a Francoforte Jaggard e Bradtke furono sconfitte dalla Spagna di Arantxa Sanchex e Conchita Martinez con un secco 3-0 (allora si giocava al meglio dei 3 incontri perché la vincitrice della competizione si decideva in un concentramento finale con 4 squadre in un unico week-end).
L’anno prima invece era stata la Germania ad andare in finale, sempre a Francoforte, ed in quella occasione le teutoniche vinsero anche il titolo battendo la Spagna per 2-1. Decisive le vittorie di Stefi Graf e Anke Huber, in doppio giocò anche Barbara Rittner che oggi siede sulla panchina della Germania.
L’Australia ha vinto 7 Fed Cup, ma l’ultima vittoria risale al 1974, quando la finale si giocò a Napoli. La Germania invece ne ha vinte 2, quella del 1992 di cui abbiamo parlato prima e quella del 1987 a Vancouver in Canada, quando in finale sconfisse gli Stati Uniti.
Per entrambe le rappresentative quindi questa semifinale rappresenta una grandissima occasione per rinverdire antichi fasti.
Chi parte con i favori del pronostico?
L’Australia ha convocato per l’occasione Samantha Stosur, Casey Dellacqua (vera e propria rivelazione quest’anno con il 4° turno agli Australian Open e i quarti a Indian Wells), la doppista Barty e la giovane Sanders.
Barbara Rittner ha invece convocato Angelique Kerber, Andrea Petkovic (recente vincitrice del torneo di Charleston), Julia Goerges e Ana-Lena Groenefeld, che proprio con la Goerges dovrebbe giocare il doppio. Ricordiamo che Sabine Lisicki si è resa all’ultimo momento indisponibile per problemi fisici.
Nella notte è stato effettuato il sorteggio dei singolari, apriranno il programma Sammy Stosur e Andrea Petkovic, seguiti poi da Angelique Kerber e Casey Dellacqua.
Di primo acchito le tedesche sembrano più complete come squadra, ma la differenza tra i due team è davvero minima.
Crediamo che molto dipenderà dalla prova della Stosur. Se la nr.1 australiana vincerà la tensione che la attanaglia quando gioca in casa allora le padrone di casa se la giocheranno fino alla fine, altrimenti le tedesche hanno buone probabilità di guadagnarsi la finale.
Vale naturalmente il discorso al contrario, occhio alla Dellacqua che ha giocato davvero un ottimo inizio di stagione e potrebbe cogliere di sorpresa la Kerber, anche se la possente tedesca (nr. 7 del ranking) ha un ruolino di marcia nell’anno molto positivo (19 vittorie e 8 sconfitte) ed ha giocato due finali, perse entrambe (a Sydney e a Doha).
Proprio per quello che abbiamo detto, ci sembra già decisivo il primo singolare, se la Stosur dovesse portare avanti le padrone di casa la sfida si farebbe molto equilibrata, una vittoria della Petkovic invece crediamo possa spianare la strada alle tedesche.
Un solo precedente tra Sammy e Andrea, vinto dall’australiana nel precedente di Fed Cup 2012, quando negli spareggi per il World Group Stosur & Co. vinsero 3-2 a Stoccarda (ma il match si chiuse già dopo il terzo singolare).
Un solo precedente anche tra Kerber e Dellacqua, vinto dalla tedesca a Dallas nel 2011.
Per completezza di informazioni ricordiamo anche che la Stosur è 2-0 sulla Kerber, mentre non ci sono precedenti tra Petkovic e Dellacqua.
I precedenti tra le due nazionali vedono invece l’Australia condurre per 8-4. Abbiamo detto della vittoria delle “aussie” nel 2012 a Stoccarda, le tedesche hanno vinto l’ultima volta nel 2001 in un concentramento giocato in Spagna (in campo nell’occasione le due capitane odierne, Barbara Rittner da una parte e Alicia Molik dall’altra).
Australia 49% – Germania 51%
PLAY-OFF WORLD GROUP
Sfide affascinanti quelle dei play-off che si giocheranno nel fine settimana e che designeranno i 4 team che affiancheranno le semifinaliste nell’edizione 2015 della manifestazione riservata alle squadre femminili.
Dovrebbe avere vita facile la Russia, che affronterà a Sochi l’Argentina sul veloce. Stavolta per non rischiare una ingloriosa retrocessione, Vesnina e Makarova hanno dato la loro disponibilità a giocare e non dovrebbero avere problemi contro le tenniste sudamericane.
Hanno invece ancora declinato l’invito le sorelle Williams, lasciando come al solito la povera Mary-Jo Fernandez in acque agitate. Gli Usa ricevono a St. Louis la Francia, team da prendere con le molle, visto che ha in squadra Cornet e Garcia, giocatrici tenaci, combattive e che oltretutto hanno vinto i due tornei della scorsa settimana del circuito femminile, la prima battendo la nostra Giorgi a Katowice, la seconda sconfiggendo la Jankovic a Bogotà.
Non sarà quindi facile per Stephens (in grossa crisi di risultati), Lepchenko, Keys e McHale portare a casa la sfida. Usa forse favoriti, ma grandissimo equilibrio.
Prova ad accedere al tabellone principale il Canada guidato dalla graziosa Carole Bouchard, che ospiterà a Quebec City la Slovacchia, orfana di Hantuchova e Cibulkova.
La leader del team ospite sarà la Cepelova, mentre all’ultimo momento ha dichiarato forfait anche la Rybarikova lasciando il posto da seconda singolarista alla giovanissima Schmiedlova.
La Bouchard non ha grossi supporti nel team, Wozniak, Dabrowski e Fichmann sono tutte collocate tra la posione nr. 87 e la 200. Riuscirà la Bouchard a reggere il confronto praticamente da sola?
Infine sfida affascinante sulla terra rossa di Barcellona tra Spagna e Polonia. Le sorelle Radwanska provano a portare in Serie A il team polacco che parte con i favori del pronostico contro le padrone di casa iberiche, che schierano una formazione di oneste comprimarie che però sulla terra non vanno sottovalutate. Non ci sarà la Suarez Navarro (che avrebbe fatto molto comodo a Conchita Martinez), in campo la Torro-Flor, l’esperta Medina-Garrigues (lontana però dalla forma migliore), la Soler-Espinosa e la Cabeza-Candela. Polacche favorite, ma occhio all’orgoglio spagnolo.
PLAY-OFF WORLD GROUP II
Rischia addirittura la retrocessione in serie C la Serbia di Ana Ivanovic, finalista della competizione nel 2012, che affronterà a Bucarest la Romania di Simona Halep e non solo, visto che tra le padrone di casa vi saranno anche Cirstea e Niculescu, mentre Jovanovski e la giovane Jaksic proveranno a dare una mano sostanziosa alla nr.1 serba.
Sfida indecifrabile a Hertogenbosch tra Olanda e Giappone, Rus e Bertens si dovrebbero trovare a loro agio sulla terra, ma Doi e Nara hanno classifica migliore e proveranno a salvare il Giappone.
La Svezia (Larsson e Arvidsson) parte con i favori del pronostico contro la Thailandia (Khumkhum), ostica trasferta invece per la Svizzera sulla terra rossa brasiliana. Bencic e Bacsinszky proveranno a fermare le locali guidate dalla Pereira
Fed Cup
Le Finals della Billie Jean King Cup 2022 si giocheranno a Glasgow
La nazionale azzurra di Tathiana Garbin sarà impegnata dall’8 al 13 novembre nella Emirates Arena scozzese che ospiterà anche un girone delle Finals di Coppa Davis

La ITF ha comunicato che la sede prescelta per le Finals della Billie Jean King Cup 2022 sarà Glasgow, con l’organizzazione della federazione britannica, la LTA. La fase finale della massima competizione a squadre del tennis femminile andrà in scena dall’8 al 13 novembre sul campo indoor della Emirates Arena, che a settembre ospiterà pure un girone delle Finals di Coppa Davis: sarà la quarta volta in quasi sessant’anni di storia (la prima edizione fu nel 1963) in cui la Gran Bretagna ospiterà le finali di questa competizione, originariamente chiamata Fed Cup. Ci sarà anche l’Italia della capitana Tathiana Garbin, grazie alla vittoria sulla Francia nel turno eliminatorio di aprile; le altre contendenti per il titolo di campionesse del mondo di tennis saranno le giocatrici di Gran Bretagna, il paese ospitante, Australia, Belgio, Canada, Cechia, Kazakistan, Polonia, Spagna, Slovacchia, Svizzera e USA. Il formato prevede quattro gironi da tre squadre, con le vincitrici di ogni girone che approderanno nelle semifinali. “La LTA ha presentato una candidatura molto consistente nel contesto di una gara molto competitiva – ha detto il presidente ITF, David Haggerty -. Hanno ospitato già con successo delle gare di Coppa Davis e non vediamo l’ora di portare la più grande competizione a squadre del tennis femminile davanti all’appassionato pubblico scozzese”.
Billie Jean King Cup
Coppa Davis e Billie Jean King Cup: ecco chi sostituirà Russia e Bielorussia
Walkover, bye, wild card e ripescaggi in un turbinio di emozioni regolamentari da cui sono scaturiti i nomi delle nazioni che beneficiano dell’esclusione delle squadre russe e bielorusse

Avevamo lasciato la Coppa Davis ai Qualifiers, i tie di qualificazione per il primo atto delle Finals, quello a gironi in programma a settembre. Come per la Billie Jean King Cup, i cui “preliminari” si disputeranno il 14-15 aprile, si poneva innanzitutto il problema di sostituire la nazione già ammessa alla fase finale in quanto campione in carica dopo la decisione da parte dell’ITF in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel 2021, infatti, entrambe le manifestazioni sono state vinte dalla Russian Tennis Federation, che sarebbe la Russia ma non si può dire per via della sanzione per il doping di Stato, per quanto il titolo vinto come RTF sia comunque finito insieme agli altri nella bacheca russa. Vediamo allora su quali criteri la Federazione Internazionale si è basata per decidere chi sostituirà le squadre escluse, quindi anche quelle bielorusse.
Per quanto riguarda la Billie Jean Cup, il Board dell’ITF conferma che il posto della RTF sarà preso dalla semifinalista con classifica più alta tra le due sconfitte nel 2021, vale a dire l’Australia. Gli aussie vantano infatti il primo posto del ranking, mentre gli Usa, battuti nell’altra semifinale, sono quarti. Come ovvia conseguenza, l’Australia non giocherà i Qualifiers del prossimo aprile, mentre la nazione avversaria, la Slovacchia, beneficerà di un bye e si ritrova anch’essa direttamente alle Finals. Un walkover anche per il Belgio che avrebbe dovuto giocarsi la qualificazione contro la Bielorussia.
Se qualcuno cantava le donne come “dolcemente complicate”, per i maschi la faccenda è inutilmente complicata. Anche in Coppa Davis, il posto della RTF alle Finals è preso dalla semifinalista 2021 meglio classificata, la Serbia, undicesima. In realtà, l’altra semifinalista – la Germania – è piazzata molto meglio, quinta, ma la squadra che a sorpresa ha schierato Sascha Zverev si è qualificata sul campo (del Brasile). Dunque, il diritto della Serbia alle Finals non deriva dall’essere l’unica candidata, bensì dal fatto che, delle due, è la semifinalista con ranking più alto una volta esclusa la Germania. Ma non finisce qui.
Già, perché alla squadra di Novak Djokovic e compagni era stata offerta una wild card, quindi a settembre sarebbe stata presente in ogni caso; così, però, si libera un invito che andrà a una delle 12 perdenti dei recenti tie di qualificazione. L’annuncio del nome della fortunata sarà dato a tempo debito.
Ricapitolando, nelle quattro sedi che ospiteranno i gironi e che non sappiamo quali saranno ma speriamo che una sia Casalecchio di Reno (da non confondere con Reno, Nevada), gareggeranno la Croazia finalista 2021, la semifinalista Serbia, l’invitata Gran Bretagna, le 12 vincitrici di inizio marzo (Argentina, Australia, Belgio, Corea, Francia, Germania, Italia, Kazakistan, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti) e, appunto, la wild card misteriosa. Metà di queste si guadagneranno la fase finale davvero finale di fine novembre in un posto che l’ITF rivelerà in seguito. Le cose, l’importante è spiegarle bene evitando gli anacoluti.
Per concludere, la Bielorussia avrebbe dovuto disputare i playoff del World Group I del 4-5 marzo; la nazione avversaria, il Messico, ha ricevuto un walkover e a settembre competerà nel WG I. Rimane il problema di assicurare che nei World Group I e II ci sia il numero corretto di squadre. Quindi, l’Uzbekistan gareggerà nel WG I in quanto miglior classificata tra le perdenti dei playoff, mentre la Cina e la Tailandia in forza del loro ranking giocheranno nel WG II nonostante la sconfitta nei relativi playoff.
Coppa Davis
La Federazione Tennis Ucraina chiede all’ITF l’espulsione delle federtennis russa e bielorussa
Così la lettera pubblicata su Facebook: “La Russia e la Bielorussia non solo non devono ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno devono partecipare a tornei”

Sono da poco iniziati i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa, ma si combatte ancora, mentre sullo sfondo c’è lo spettro della minaccia nucleare evocato da Putin. E continuano anche le reazioni del mondo sportivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al recente annuncio di Elina Svitolina che devolverà i suoi prossimi prize money per sostenere i propri connazionali, si aggiunge ora la Federazione Tennis Ucraina che pubblica sul proprio account Facebook la lettera indirizzata a David Haggerty e Ivo Kaderka, presidenti rispettivamente dell’ITF e di Tennis Europe. Nella lettera viene chiesto di espellere le federtennis russa e bielorussa dai due organismi. Ecco il testo indirizzato alla International Tennis Federation:
“La Federazione Tennis Ucraina esprime la sua richiesta per l’espulsione immediata della Federazione Tennis Russa e della Federazione Tennis Bielorussa dalla ITF.
Le ragioni non hanno probabilmente bisogno di essere spiegate, ma ecco alcuni fatti.
Il cinico e sanguinoso attacco senza precedenti di Russia e Bielorussia all’Ucraina è in atto da ormai quattro giorni. Civili stanno morendo, anche donne e bambini; l’infrastruttura civile sta crollando.
È una guerra su vasta scala che riporterà il nostro Paese indietro di decenni. Tutto questo sta accadendo nel centro geografico dell’Europa. Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. È in corso una spietata guerra di annientamento.
La Russia e la Bielorussia non solo non hanno il diritto di ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno di partecipare in ogni torneo a squadre e individuale all’estero.
Il Consiglio direttivo della Federazione Tennis Ucraina spera in una Vostra forte posizione in considerazione di questa richiesta.”

Una richiesta assolutamente decisa, ma altrettanto comprensibile, quella della federtennis ucraina a firma del proprio presidente Sergiy Lagur. Lascia un po’ incerti il significato del passaggio sulla partecipazione ai tornei individuali, ma immaginiamo che, più che un’esclusione tout court dei tennisti di Russia e Bielorussia, si chieda di non mostrare bandiere e simboli di quelle due nazioni. In ogni caso, in attesa delle decisioni dei due organi interpellati, ricordiamo che restano fuori dalla loro competenza i tornei dello Slam, oltre naturalmente quelli dei circuiti ATP e WTA. Non dimentichiamo neanche le prese di posizione dei tennisti russi: da Daniil Medvedev ad Andrey Rublev, che già a Dubai ha avuto modo di pronunciarsi contro la guerra. Con loro si è espresso con gli stessi toni Karen Khachanov.
