TENNIS – Il numero 1 del mondo perde il primo set ma poi batte per la ventiduesima volta Ferrer e si qualifica per le semifinali dove troverà Murray che ha battuto al quinto set un Monfils stremato
(1) R. Nadal b (5) D. Ferrer 46 64 60 61 ( da Parigi, Antonio Garofalo)
Dura il tempo di un set il sogno di David Ferrer di bissare la vittoria di Montecarlo ed estromettere Rafael Nadal dalla corsa al suo nono trionfo a Port d’Auteuil.
Dopo un’ora e mezza giocata su ottimi livelli, complice un Nadal irriconoscibile, David però sparisce letteralmente dal campo consegnandosi per la ventiduesima volta al suo “peggior nemico”. Nadal centra la nona semifinale al Roland Garros, la trentaduesima partita vinta consecutivamente a Parigi, la sessantaquattresima su sessantacinque in totale.
Ad inizio partita sembra che il recente precedente di Montecarlo, nel quale il numero due spagnolo era tornato a battere Rafa dopo oltre 10 anni, abbia lasciato qualche strascico.
Nel primo set David gioca in maniera molto aggressiva e va avanti di un break (3-1) al termine di un game in cui ha ben 5 occasioni per strappare il servizio a Nadal. Il numero 1 del mondo reagisce e impatta sul 3 pari alla quarta occasione.
Ma Rafa gioca cortissimo e Ferrer sembra padrone dello scambio.
Si arriva sul 5-4 Ferrer e Nadal gioca un pessimo game al servizio: sbaglia una palla corta, non contiene una risposta di rovescio di Ferrer e soprattutto sul set point appoggia goffamente lo smash facendosi uccellare dal passante di diritto del compagno di nazionale. Dopo 54 minuti di gioco il maiorchino è indietro di un set, nel quale ha commesso la bellezza di 15 errori gratuiti.
Nel secondo parziale Ferrer cala, quasi incredulo di avere di fronte una versione incolore dell’illustre connazionale e concede con due gratuiti il break nel terzo gioco che Nadal suggella con un lungolinea di rovescio che pizzica la riga (1-2).
Il sole va calando dietro le tribune del Lenglen ed il freddo si impadronisce del pubblico (e dei cronisti!): il termometro dice 13 gradi ed è il 4 di giugno…
Ferrer ha subito l’occasione per recuperare il break ma nonostante un Nadal no incisivo fallisce tre palle break sul 3-2 con altrettanti gratuiti: è vero che non è la migliore versione del maiorchino ma a regalare troppo di finisce per pagare.
Ed infatti Nadal incassa il 64 senza faticare troppo, un set per la verità di qualità molto scadente, caratterizzato da una caterva di errori ( ventisette in totale secondo le statistiche ufficiale, ma temo che qualcuno sia loro sfuggito).
Sul Lenglen ora c’è proprio il gelo, in tribuna vip spuntano addirittura le coperte arancioni.
E come inizia il terzo set? Con Ferrer surgelato: quattro gratuiti quattro e servizio regalato a Nadal. Quando torna al servizio fa il bis dell’orrore e Rafa scappa 3-0 pesante. L’impressione avuta ad inizio partita (superamento del complesso) viene clamorosamente smentita: Ferrer esce completamente dal match, incassa clamorosamente un parziale di 13 game a 1 e non riesce nemmeno ad allungare la partita a domani, cosa che sembrava inevitabile dopo i primi due set.
I numeri finali sono incredibili ma spiegano l’evoluzione del match: Nadal, cha aveva commesso ben 28 errori gratuiti nei primi due set, ne totalizza 0 nel terzo e 3 nel quarto! Pazzesco.
Murray b. Monfils 64 61 46 16 60 (Da Parigi, Daniele Flavi AGL)
Chi la fa l’aspetti. Questa la frase che potrebbe sintetizzare il torneo di Monfils il classico giocatore che sembra sempre essere sul punto di non arrivare alla fine del game e che invece vince delle belle maratone come quella di 3 ore e 24 minuti contro il nostro Fognini al terzo turno. Quest’oggi per la legge del contrappasso Murray ha fatto il Monfils e soprattutto dalla metà del quarto set in poi sembrava avere terminato la benzina ed invece nel quinto a rimesso in moto il motore ed ha annientato il francese tra lo sconforto.
Andy Murray quindi rispetta i favori del pronostico e da il più grosso dispiacere del 2014 ai tifosi francesi eliminando in 5 set il pennellone Gael Monfils ultimo transalpino rimasto ancora in tabellone. Con questa vittoria Andy attuale numero 8 del mondo eguaglia la semi parigina del 2011 (quattordicesima in uno Slam) ed il record del connazionale Bunny Austin di 23 partite vinte al Roland Garros e mette nel mirino il mito Fred Perry a quota 28. Nonostante le 20 posizioni di differenza nel ranking (8 l’inglese e 28 il francese) la partita si presentava equilibrata in quanto negli scontri diretti Murray era in vantaggio solo di 3 a 2 ma nelle due occasioni in cui aveva giocato contro il colored in terra francese aveva sempre perso ma l’ultima era datata 2010 ed era sul veloce di Bercy. Murray, invece le ultime due volte che aveva battuto il francese aveva poi vinto il torneo nei master 1000 di Madrid e Toronto.
Per far giocare Monfils sul centrale gli organizzatori hanno dovuto mettere Rafa Nadal 8 volte vincitore del torneo sul Lenglen e questa decisione aveva provocato più di qualche sussulto.
La cronaca della partita
Primo set 64 Murray
Inizio tutto di stampo inglese con Andy che prova subito l’allungo sul 3 a 0 mentre le tribune dello Chatrier vanno pian piano riempiendosi ed in cielo le nuvole lasciano spazio all’azzurro. Il francese reagisce bene e si riporta sul 2 a 3. Equilibrio fino al 10 games quando Murray al secondo set point chiude il parziale sul 64 dopo 46’ di gioco.
Secondo set 61 Murray
L’inizio del secondo parziale rispecchia il primo ma con la grossa differenza che il francese non riesce a reagire ed in pochi minuti siamo 5 a 0 per lo scozzese. Sul 5 a 1 dopo un ora e 22 minuti vogliono ben otto set point a Murray, in un game durato nove minuti, per chiudere 6-1 il secondo parziale.
Terzo set Monfils 64
Finalmente Gael si sveglia e si porta in vantaggio per la prima volta ed il pubblico per spingerlo ulteriormente fa partire una ola sugli spalti dello Chatrier che dura quasi 3 minuti. L’inglese non si fa impensierire e soprattutto con il rovescio stretto incrociato mette in difficoltà il trasnsalpino. Si va sul 54 Francia con Monfils che si procura due palle break che sono anche due set point ed il pubblico inizia a tifare all’inverosimile e lo stadio diventa una bolgia. Sul primo forza il dritto e lo spara fuori mentre sul secondo lo manda a rete. Poi arriva anche la terza grazie ad un dritto fuori di Murray che dopo completa il disastro con il rovescio a rete e siamo due set a uno.
Quarto set 61 Monfils
Sul 2 a 1 Monfils arriva un’importante palla break per il francese. Dritto fuori e 3 a 1 e siamo alle 21 e 06 della sera ed il pubblico inneggia al loro beniamino con il Pooo-poropopooo di calcistica memoria e Gael vola sul 4 a 1 dopo 2 ore e 44 minuti e Murray sembra sempre più stanco e svogliato. Dal 40 a 15 alla nuova palla break per il francese che trasforma con una volee di dritto dopo una contro smorzata con tutto il pubblico in piedi e siamo al delirio, tiene il servizio in scioltezza e dopo 2 ore e 53 minuti è tutto da rifare. 6 1 Le Mof. Andy chiama il supervisor per chiedere se si può andare avanti con la luce ed il pubblico lo sommerge di fischi.
Quinto set
Alle 21 e 20 inizia il set decisivo; lo scozzese è 97-1 negli Slam dopo aver vinto i primi due set; l’unica sconfitta nel 2005 a Wimbledon contro Nalbandian al terzo turno. Mentre Monfils una sola volta ha recuperato uno svantaggio di 2 set sotto nel 2011 al primo turno degli Australian Open contro Thiemo De Bakker.
Andy tiene il servizio e poi cerca di accelerare i tempi procurandosi due palle break ma basta la prima per portarsi sul 2 a 0 e poi sul 3 a 0 mentre la visibilità si fa sempre più complicata. Il francese scioglie e ci sono tre palle break per il definitivo colpo del KO che arriva con un dritto fuori. 5 a 0 e servizio al francese che ora sembra sempre più un pugile alle corde ed in attimo siamo sullo 0 40 con tre match point dopo 3 ore e 14 di gioco. Primo dritto sbagliato. Il secondo è quello giusto e per Murray venerdì ci sarà la seconda semifinale al Roland Garros contro Rafa Nadal ed sa benissimo che sarà difficilissima e lo conferma a fine partita. “Ma ora mi godo questo risultato e poi ci penserò”. I cugini francesi dovranno attendere ancora per trovare un connazionale vincitore del loro torneo più importante e Monfils perde l’occasione di raggiungere Leconte a quota due semifinali al Roland Garros.