TENNIS – Il canadese Franck Dancevic, esprime tutto il suo malcontento e disappunto sull’organizzazione del torneo di qualificazioni di Wimbldon.
Franck Dancevic, attualmente n. 106 del ranking, in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, si dichiara estremamente deluso da quella che dovrebbe essere l’accoglienza di uno dei più grandi e prestigiosi eventi tennistici del mondo ed
Ieri sera, dopo aver terminato e vinto, opposto a Marius Copil, l’ultimo match di secondo turno di qualificazioni in programma, il tennista canadese lamenta la scarsa “assistenza” ed efficienza riservata ai giocatori impegnati nelle quali a Church Road. Innanzitutto, nella black list del canadese, troviamo il ristorante dei giocatori : “ Sono le 20.45 e, dopo aver fatto la doccia, scopro che il ristorante dei giocatori chiude alle 21. No problem. Vado dunque a mangiare (invece di fare prima il bagno ghiacciato e il massaggio) e vedo che sono rimasti nel menù soltanto thai al curry e pasta al sugo di carne. Scelgo la pasta al sugo, anche se non è l’ideale dopo un match”.
È il momento di fare stretching : ci sono però soltanto pochi fisio disponibili e ci sono altri giocatori ad aspettare prima di lui.
Anche ottenere un bagno ghiacciato è complicato : “Mi dispiace Franck” gli dice un fisioterapista “non c’è in loco un vero e proprio bagno ghiacciato“; inoltre ora sono andati via tutti per organizzarne uno e non c’è quasi più ghiaccio.
Poi è il momeno del massaggio : “Sono le 22 e ci sono altri giocatori prima di me che aspettano il massaggio e sono disponibili soltanto 2 massaggiatori per 128 giocatori. Ragazzi state scherzando ? “. Nel frattempo, l’ultima trasportation sta per andarsene. Alle 22.35 Dancevic termina il massaggio e si accorge di aver dimenticato la borsa da tennis nel players lounge. La porta è chiusa e ormai se ne sono andati tutti, compresa la vettura ufficiale per il trasporto dei giocatori.
“Così” conclude Franck “sono le 22.45 e mi ritrovo con un altro giocatore nella stessa situazione : senza borsa, senza macchina. Alla fine, dopo aver camminato avanti e indietro, incontriamo un agente della sicurezza che ci apre la porta e ci chiama un taxi. È stato molto gentile…..Possiamo finalmente partire alle 23…. Triste che ciò accada nell’evento più prestigioso del mondo !!! ” chiosa il tennista canadese.