Wimbledon, day 9: Le semifinali saranno Dimitrov - Djokovic e Federer - Raonic

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Wimbledon, day 9: Le semifinali saranno Dimitrov – Djokovic e Federer – Raonic

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Uno spumeggiante Grigor Dimitrov (da lunedì prossimo top 10)  sconfigge uno spento Andy Murray. Ad attenderlo troverà Novak Djokovic che con qualche patema ha regolato Cilic. L’altra semifinale sarà tra Federer che ha vinto il derby svizzero e Raonic, che ha interrotto il sogno di Kyorgis.

R. Federer b. S. Wawrinka 3-6 7-6 6-4 6-4 (Da Wimbledon, Laura Guidobaldi)

Ma che succede sul Centre Court? Roger Federer è in svantaggio 3-5 nel primo set contro Stan Wawrinka. Beh, non dimentichiamo che nel loro ultimo scontro diretto, in finale a Montecarlo, il tennista di Losanna ha avuto la meglio su Roger in 3 set.

Oggi, certo, è diverso. Siamo a Wimbledon, il “giardino” per eccellenza del campione di Basilea che qui ha vinto ben 7 volte. Però, lo sappiamo bene, nel tennis mai dire mai e allora…

E infatti, Stan si aggiudica senza colpo ferire il primo set 6-3 in 30 minuti esatti.

Il principe William e Kate, dopo aver assistito all’incontro di Murray e Dimitrov, seguono ora il derby svizzero e, se al loro cospetto i giocatori dovranno fare l’inchino dopo la fine della partita, certamente Wawrinka non ha timori reverenziali nei confronti del suo illustre connazionale.

Ma attenzione : sul 2-1 in suo favore, Federer si conquista 2 palle break. Ma Stan non  si scompone e, non solo le annulle entrambe, ma si aggiudica il proprio turno di battuta impattando sul 2-2. Federer sale 3-2 e…lapsus dell’arbitro, che annuncia “Game Wawrinka”. Ma si corregge subito, suscitando l’ilarità del pubblico.

Immancabili tra gli spalti anche oggi gli “Honorary steward”, personale addetto al buon comportamento e al rispetto delle regole da parte degli spettatori, compresi i giornalisti seduti in tribuna stampa. Sono veri e propri gentlemen inglesi, con tanto di panama elegantissimo bordato con i colori di Wimbledon, giacca blu, cravatta e camicia bianca.

Intanto i due continuano a disputare un secondo set all’insegna dell’equilibrio, tant’è che si arriva al tie-break. Si arriva al 3-3 ma poi il campione di Basilea prende il largo e sale 6-3. Stan gli annulla 2 setpoint ma, alla fine, con l’ennesima discesa a rete, Roger intasca il secondo parziale per 7 punti a 5.

Inutile dire che la vittoria dell’ex n. 1 del mondo nel secondo set scatena la gioia, non solo del pubblico in generale, ma anche di alcuni giornalisti italiani seduti in tribuna stampa. Uno, in particolare, dopo il punto che consegna il set a Federer, non resiste e dà sfogo a tutta la sua euforia alzandosi in piedi e urlando “Yeeesss ! Yeeesss !”.

Al cambio campo, Wawrinka chiama il trainer ma poi riprende subito a giocare. Forse non sta al meglio e  sembra calare progressivamente

Sull’1-0 per Stan al terzo set e mentre Roger sta per servire, uno spettatore con la maglietta gialla fiammante si alza in piedi e rompe il religioso silenzio del Centre Court  gridando a squarciagola “Rogeeer I love you !”. Insomma, i due protagonisti in campo non solo danno vita a un match ricco di colpi ma fanno sì che l’atosfera sia sempre effervescente.

Nel frattempo il cielo si è coperto. Pioverà? Per ora no.

Sul 3-3, Wawrinka sbaglia 3 rovesci di fila e si fa inesorabilmente brekkare da Roger che sale 4-3 e servizio per poi allungare il gap sul 5-3. D’accordo che Federer ora sta giocando benissimo ma Stanislas sbaglia tanto, troppo. Il suo rovescio fenomenale, certo, a volte lo aiuta, ma non sempre. Ora sembra più affaticato e non concentrato come all’inizio. Comunque, riesce a fare un passo in avanti e avvicinarsi sul 4-5. Ma è tutto.

Roger chiude la terza frazione per 6-4, per la gioia incontenibile degli spettatori.

Ma Stan non è più quello di prima. Sull’1-1 consegna malamente il break all’avversario. Sembra che stia calando sempre più e non abbia più energie sufficienti per muoversi.

Comunque lotta e non lascia scappare via Roger anche se questi mantiene il break di vantaggio sul 4-3.

L’ex n. 1 del mondo si distacca ancora sul 5-3 ma Wawrinka fa vedere ancora cose pregevoli, come un’accelerazione di dritto fulminante che lascia immobile Federer, permettendoli di avvicina rsi ancora sul 4-5.

E poi….incredibile ma vero ! Roger spreca un matchpoint e concede perfino una palla break al connazionale. La salva benissimo con uno smash per poi procurarsi con una smorzata calibratissima e delicata la seconda palla match.

Ma non basta nenache questa !

Stavolta sbaglia a rete ma poi, sempre a rete, se ne procura una terza. Finale thrilling perché Stan annulla anche questa con un dritto incrociato imprendibile.

C’è comunque il 4° matchpoint.

No, il punto dell’incontro non s’ha da fare. Roger stecca un rovescio e lo manda lungo.

Ma poi mette la prima e ce n’è un 5°. E non ce ne saranno più. Roger chiude con uno smash  e accede alla 9a semifinale qui a Wimbledon. Mette a segno 10 ace contro i 9 di Wawrinka; vince il 79% dei punti con la prima di servizio, il 69% con la seconda. Realizza 46 vincenti a fronte dei 51 di Stan ma questi incappa in 24 errori non forzati rispetto ai 14 di Roger. In tutto Federer vince 126 punti, solo 9 in più di Stan.

Interminabili gli appalusi per lui che abbraccia Stan al net. Il fuoriclasse di Basilea ora aspetta il vincente tra Raonic e Kyrgios.

Tra i fab 4 sono rimasti lui e Djokovic, vittorioso in 5 set su Cilic. Ma gli altri due semifinalisti saranno quelli della nuova generazione. Uno è Dimitrov. L’altro chi sarà tra Raonic e Kyrgios?

È stato un match durissimo” ha detto Stan in conferenza stampa, “credo di aver accumulato molta stanchezza in questo periodo ed è dura giocare 3 match in 3 giorni. Adesso ho bisogno di riposo per recuperare. Sapevo che avrei dovuto vincere il 2° set ma non ce l’ho fatta. È sempre difficile giocare contro Roger, soprattutto a Wimbledon“.

Anche per Roger è stata una partita molto difficile : “Stan ha spinto molto bene e forse è stata la partta più difficile tra quelle giocate con Stan“. E il match contro Raonic? “È un giocatore dal gran servizio, dovrò essere estremamente solido. Lui però non ha grande esperienza sull’erba e per questo forse io ho un piccolo vantaggio”.

 

 

Stan Wawrinka (SUI) Roger Federer (SUI)
9   Aces 10
1   Double faults 1
74 of 124 = 60 %   1st serves in 77 of 119 = 65 %
57 of 74 = 77 %   1st serve points won 61 of 77 = 79 %
31 of 50 = 62 %   2nd serve points won 29 of 42 = 69 %
133 MPH   Fastest serve 125 MPH
116 MPH   Average 1st serve speed 116 MPH
99 MPH   Average 2nd serve speed 101 MPH
30 of 44 = 68 %   Net points won 32 of 45 = 71 %
1 of 4 = 25 %   Break points won 2 of 7 = 29 %
29 of 119 = 24 %   Receiving points won 36 of 124 = 29 %
51   Winners 46
24   Unforced errors 14
117   Total points won 126

G. Dimitrov b. A. Murray 6-1 7-6 6-2 (Da Wimbledon, Laura Guidobaldi)

Andy Murray arriva immediatamente in sala stampa.  Netta sconfitta oggi per lui per mano del talentuoso Grigor Dimitrov. Lo scozzese non è riuscito a ritrovare le belle sensazioni che lo avevano portato al trionfo l’anno scorso. Il bulgaro invece ha disputato una partita convincenete, solida, con ottime geometrie, soluzioni incisive, tenendo anche molto bene fisicamente.

La cronaca del match

Sono arrivati anche il Principe William e sua moglie Kate, duchessa di Cambridge, per assistere al match dell’eroe del tennis britannico, Andy Murray.

Oggi, come ieri del resto, è una bellissima giornata qui a Londra e un caldo sole accoglie il quarto di finale tanto atteso tra Andy e il talento bulgaro Grigor Dimitrov. I due si sono già incontrati 4 volte in passato e Murray è in vantaggio 3-1. La vittoria di Grigor risale a quest’anno, sul cemento di Acapulco. Qui, però, è un’altra storia. Siamo sull’erba dei Championships e il bulgaro deve affrontare il campione uscente che gioca in casa.

C’è subito brivido per Andy: insvantaggio 1-2, ci sono le prime palle break per Dimitrov. Ne basta una e il bulgaro sale 3-1 e servizio. Il 23enne di Haskovo è solido, centrato, spinge benissimo mettendo spesso in difficoltà lo scozzese che, dal canto suo, commette troppi errori, almeno per ora. Il pubblico ovviamente è generosissimo con il suo Andy, sospirando sconsolato ad ogni palla messa tristemente in rete. Gli appalusi scrosciano per incoraggiarlo. Ma non basta. Dritto sulle gambe, il britannico scaraventa l’ennesimo dritto a rete e Dimitrov sale 5-1 in 20 minuti.

Il bulgaro regge con estrema autorità lo scambio da fondo; non sbaglia nulla, alterna colpi sonori e piatti a slice velenosi e radenti la rete.

No, non ci siamo. Murray sembra annebbiato, disunito, teso. Il primo setpoint a favore del bulgaro viene annullato da Andy con un’efficace discesa a rete. Ma il secondo è quello buono. In 25 minuti, Grigor Dmitrov fa tremare i britannici intascando il primo parziale con un inappellabile 6-1.

Come on Andy ! Come on Andy !” incitano speranzosi gli spettatori ma, cosa ammirevole in loro, applaudiscono immancabilmente comunque ad ogni vincente dell’avversario. Very british !

Beh, sembra che Andy voglia reagire poiché tiene a zero il game di apertura del secondo set, per la gioia del Centre Court che esplode in un boato.

Ora sembra che lo scozzese abbia preso le misure. Tiene i propri servizi, è di nuovo competitivo pur continuando a sbagliare non poco.

Sul 3-3 ci sono due palle brak per il bulgaro. Alla seconda, Grigor spezza dunque l’equilibrio del set. Ma attenzione: lo scozzese ha uno scatto d’orgoglio e realizza il controbreak, ripareggiando i conti. Tutto il Centre Court è in piedi, compreso il box del giocatore. La Mauresmo, invece, appare ancora cauta e non dà, per ora, segnali di agitazione.

Come on Andy ! You can do it !” urla una spettatrice dall’alto degli spalti. Il centrale ora è pienissimo, non c’è un posto libero neanche  a cercarlo con il lumicino.

Il pubblico esplode ancora in piedi perché adesso è Andy ad avere la palla per il 5-4. Ed è quella giusta. Con un ace messo ad hoc, il n. 5 del mondo ripareggia i conti sul 5-5.

Andy rischia ancora ma si salva raggiungendo Grigor sul 40-40. Il servizio lo aiuta nei momenti cruciali del set e sale ancora sul 6-5. Adesso anche Amélie Mauresmo è in piedi per incoraggiare il suo “pupillo”.  Intanto i giornalisti, già in molti in tribuna stampa, stanno arrivando sempre più numerosi, attratti dal thrilling del match.

Ed è tie-break.

I due arrivano al 3-3 con soluzioni pregevoli da entrambe la parti. Ma è il bulgaro a fare la differenza con una discesa a rete sopraffina che gli procura ben 2 setpoint sul 6-4. Un’ulteriore volé perfetta sancisce la conquista anche de secondo parziale, ottenuto per 7 punti a 4 in 1 ora e 25 minuti.

Adesso la situazione è sempre più critica per lo scozzese mentre il bulgaro continua ad aggredirlo e a guadagnare sempre più la rete. Il pubblico del Centrale continua ad aplaudire anche se ora è quasi “tramortito” dallo score. Infatti è quasi sempre Grigor a condurre le “danze” in questo incontro, facendo spostare l’avversario, alternando gli effetti, entrando con i piedi dentro il campo. I suoi colpi sono incisivi, profondi e pesanti. Quelli di Murray invece non sono poi così micidiali. Il britannico, oltre ad incorrere in innumerevoli gratuiti, tende a rimanere arretrato oltre la linea di fondo, subendo spesso il martellamento di Dimitrov. È troppo spesso rigido sulle gambe e disunito.

Per Grigor è un continuo festival di smash, volé, fendenti da fondo. Insomma oggi il bulgaro sta dando prova di grande maturità e sembra davvero essere pronto per entrare nella rosa dei grandi.

Comunque lo scozzese non si arrende e riesce a rimanere attaccato allo score del terzo set sul 2-2. Ma è questione di un attimo. Sul 3-2 Dimitrov, questi mette a segno il break, sale 4-2 e servizio per poi spiegare le vele sul 5-2.

I tifosi non perdono la speranza. Incoraggiano ancora e ancora il loro campione.

E….con l’ennesimo doppio fallo, Murray mette su un piatto d’argento 2 matchpoint al bulgaro. E poi….con un altro, ennesimo dritto cacciato malamente a rete, consegna il trionfo a Grigor dimitrov che raggiunge la prima semifinale ai Championships.

Grazie all’exploit di oggi, da lunedì Grigor entrerà nei Top 10 mente Murray scenderà al n. 10.

murray_dimitrov1murray_dimitrov2Djokovic b. Cilic 6-1 3-6 6-7(4) 6-2 6-2 (da WImbledon, Roberto Salerno)

Mentre i Fab Four lentamente si sgretolano, anche Novak Djokovic ha avuto i suoi problemi per ridurre alla ragione un giocatore che aveva battuto 9 volte su 9. È successo quando Cilic ha chiuso il tie break del terzo set, riuscendo anche a dimenticare l’incredibile sciocchezza commessa sul primo punto del dodicesimo game, quando al servizio per portarsi a condurre 2 set a 1 riusciva a toccare la rete e a perdere un punto fondamentale. E infatti Djokovic ne approfittava per pareggiare i conti. Sembrava quindi che potesse esserci battaglia, ma il croato si è improvvisamente sciolto, anche fisicamente, perdendo I primi due servizi del quarto set e il primod el quinto. A quel punto Nole è entrato in controllo è la partita si è chiusa lì.

Djokovic comunque all’inizio sembrava addirittura poter dominare la partita. Bastava soltanto che Cilic entrasse nello scambio perché il serbo riuscisse ad aggiudicarsi il punto senza rischiare troppo. Già al secondo game riusciva a brekkava Cilic e si ripeteva nel sesto, grazie all’aiuto del croato che chiudeva il game con un doppio fallo.
La partita sembrava andare via abbastanza liscia, e anche nel primo game del secondo set, e di nuovo grazie ad un doppio fallo, Djokovic aveva una palla break. Cilic stavolta l’annullava e improvvisamente trovava il break al quarto game che gli dava un po’ di tranquillità e che conservava fino alla fine del set.
Il terzo è stato una gran battaglia a partire dall’ottavo game. Con Djokovic avanti 4 a 3 la prima di servizio abbandonava improvvisamente Cilic e sulla seconda era sin troppo semplice per Djokovic aggredire e portarsi a due break points. Ma Cilic non tremava, annullava la prima dopo uno scambio molto duro e la seconda con una ritrovata prima. Djokovic si procurava una terza palla break ma durante lo scambio successivo il giudice di linea chiamava “out” con molto ritardo un rovescio del serbo. Inutile sia le lamentele che il ricorso al falco. Il serbo è bravo a procurarsi una quarta palla break ma Cilic tirava un terribile rovescio e finalmente con un ace, portava a casa il game.
Sul 5 pari la svolta che non ti aspetti. Grazie anche ad un doppio fallo di Djokovic Cilic si porta 15/40 non trasforma la prima palla break ma sulla seconda trova una gran risposta che Djokovic non controlla: break! Il game successivo c’è l’incredibile patatrac di cui parlavamo all’inizio.
Nel tiebreak il croato cominciava benissimo, con Djoko che invece continuava a cadere sull’erba. Marin riusciva anche a tenere meglio lo scambio mentre i servizi sembravano aver perso un po’ di importanza, tant’è che nei primi 8 punti ben 5 se li aggiudicava il giocatore in risposta.
Sul sesto punto una volée bloccata di Cilic provoca una rovinosa caduta del numero uno del tabellone che finiva la sua corsa proprio nel bel mezzo della rete. Bel gesto di Cilic che si sincerava delle condizioni del rivale prima di cambiare campo. Cilic riusciva a chiudere il tiebreak e andava 2 set a 1.

Il quarto si apriva con una palla break annullata da un ace esterno a 128 miglia da Cilic ma non era sufficiente. Il croato regalava il break in modo assurdo: prima tirava una palla corta misteriosa che quasi non arriva alla rete e poi su uno smash davvero agevole mandava la palla in corridoio. Era proprio quello che ci voleva per dare fiducai ad un traballante Djoko
Nel game successivo toccava a Djokovic, per la verità non fortunatissimo, regalare la palla break, ma il serbo chiedeva aiuto alla prima e il set – e il match, con il senno di poi – si chiudeva praticametne lì: Cilic prendeva un altro break e i due rinviano la questione al quinto. Quinto in cui era sufficiente il primo game per chiudere la questione. Un Djokovic attentissimo si trovava di fornte allo scoccare delle tre ore un avversario che non risuciva più a piegarsi bene sulle gambe e e che concedeva un inevitabile break. Un Djokovic finalmente libero e felice poteva avviarsi alla sua quinta semifinale consecutiva. Ad attenderlo, ma lo sapete già, non troverà Andy Murray per la rivincita dell’anno scorso ma Grigor Dimitrov. Chissà se è contento.

 

Novak Djokovic (SRB) Marin Cilic (CRO)
10   Aces 10
3   Double faults 6
92 of 132 = 70 %   1st serves in 89 of 160 = 56 %
68 of 92 = 74 %   1st serve points won 61 of 89 = 69 %
23 of 40 = 57 %   2nd serve points won 29 of 71 = 41 %
123 MPH   Fastest serve 131 MPH
115 MPH   Average 1st serve speed 118 MPH
96 MPH   Average 2nd serve speed 96 MPH
14 of 22 = 64 %   Net points won 21 of 30 = 70 %
7 of 19 = 37 %   Break points won 2 of 4 = 50 %
70 of 160 = 44 %   Receiving points won 41 of 132 = 31 %
32   Winners 42
32   Unforced errors 48
161   Total points won 131

M. Raonic b. N. Kyrgios 67(4) 62 64 76(4) (da Wimbledon, Roberto Salerno)

Potevamo aspettarci la gara tra bordate di servizio tra Nick Kyorgis e Milos Raonic, ma non ci saremmo aspettati che una volta entrati nello scambio la superiorità del canadese fosse così schiacciante. Ma forse è il caso di cominciare a prenderlo sul serio l’allievo di Piatti e Ljubicic, felicissimi a fine match, perché ha fatto dei progressi enormi sul piano della mobilità e sulla capacità di cercare la palla con i piedi. E I risultati si vedono tutti: prima semifinale in uno slam (e che slam! il più prestigioso di tutti), best ranking che lo porta a ridosso dei top5 (adesso è 6°) e la possibilità di giocarsela con Roger Federer. Per Nick Kyorgis non è una bocciatura, anche perché il ragazzino australiano ha praticamente finito la benzina dopo un set, giocato sulla scia dell’entusiasmo per la grande vittoria di ieri contro Nadal, e si è trascinato in qualche modo per gli ultimi 3. E che sia uno dal promettente avvenire lo ha in fondo dimostrato anche il suo quarto set, quando praticamente sfinito è riuscito ad issarsi fino al tiebreak. Ma è solo il primo tentativo, ha tutto il tempo del mondo il buon Nick.

Questo significa che alla fine solo il primo set ha in qualche modo rispettato le previsioni. I due si sono dati battaglia a forza di servizi vincenti e l’inevitabile conclusione al tiebreak è stata decisa da un solo minibreak. Ma come dicevamo a partire dal secondo set Kyrgios si è forse ricordato che cominciava ad essere in campo da troppo tempo e a risentirne è stato naturalmente il servizio, che Raonic ha cominciato a leggere sempre più facilmente, tanto da riuscire in un quarto d’ora in un’impresa in cui Nadal aveva fallito in tre ore: togliere due servizi all’australiano. Mantenendo costante sia la percentuale di prime che il numero di ace, Raonic si è così rapidamente portato sul set pari e quando all’inizio del terzo a Kyrgios è riuscito un gran game di risposta non si è minimante scomposto, ripetendo l’impresa appena compiuta, prima pareggiando il conto dei break e poi portandosi avanti. 5 break in meno di un’ora era davvero difficile immaginarseli alla vigilia.
Nel quarto set il giovane australiano è sembrato riuscire a ritrovare qualche energia, quanto meno nervosa. Perché il servizio ha continuato a non fare troppo male ma almeno Raonic non trovava praterie quando si entrava nello scambio. Così si è arrivati – ma per vie un po’ diverse dalla prima volta – al secondo tiebreak, che Kyrgios ha giocato con le residue forze rimaste. Troppo diverse ormai le forze in campo per accontentare il vociante pubblico australiano che chiedeva a gran voce il quinto set. L’orgoglio del giovane campione ha permesso a Nick di recuperare 3 match point, uno addirittura sul servizio di Raonic, che ha un po’ tremato al momento di chiudere, ma il quarto è stato quello buono.

In premio adesso c’è Roger Federer, uno che si appresta a giocare la sua trentacinquesima finale di un torneo dello Slam. Come potrà non tremare, il canadese?

 

Milos Raonic (CAN) Nick Kyrgios (AUS)
39   Aces 15
2   Double faults 1
78 of 111 = 70 %   1st serves in 103 of 144 = 72 %
69 of 78 = 88 %   1st serve points won 69 of 103 = 67 %
22 of 33 = 67 %   2nd serve points won 22 of 41 = 54 %
134 MPH   Fastest serve 129 MPH
121 MPH   Average 1st serve speed 116 MPH
107 MPH   Average 2nd serve speed 96 MPH
20 of 30 = 67 %   Net points won 11 of 17 = 65 %
4 of 9 = 44 %   Break points won 1 of 1 = 100 %
53 of 144 = 37 %   Receiving points won 20 of 111 = 18 %
73   Winners 34
25   Unforced errors 22
144   Total points won 111
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