La Genie Army, un esercito destinato a crescere?

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La Genie Army, un esercito destinato a crescere?

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TENNIS – Eugenie Bouchard, stella del tennis canadese, ha un suo fanclub non ufficiale, la Genie Army, nato come piccola dozzina, rischia veramente di fare la fine di altre fandom

Cos’è una fandom? La parola è composta da fan (=sostenitore) e dom, che è la parte terminate di kingdom (=regno), e questa fascinosa crasi sta ad indicare l’insieme dei supporters che un personaggio famoso possiede. Ma si badi, non si tratta di un semplice numero, ma una vera e propria comunità, un regno per l’appunto, dove il personaggio in questione è il re o la regina.

La Genie Army (o Esercito di Genie) nasce come piccolo gruppo di supporters, in prevalenza australiani, che hanno scelto di incoraggiare Eugenie Bouchard durante i suoi match. Il tutto è iniziato quest’anno agli Australian Open, quando la Bouchard giocava sul campo n°15, e durante il match si sentivano cori e schiamazzi da un piccolo numero di spettatori e stranamente non si trattava degli altrettanto famosi Aussie Fanatics. Bensì erano 12 tifosi universitari vestiti con maglie biancorosse con la scritta GENIE disegnata sul petto assieme alla foglia d’acero che rappresenta il Canada. A fine match hanno cantato l’inno canadese mentre Eugenie si preparava per rientrare negli spogliatoi. Lo stadio ammutolito, Genie sorridente e sorpresa di quella nuova crew che si era conquistata.

https://www.youtube.com/watch?v=3So5wpDvboM

Alla Genie Army sono poi stati concessi dallo staff della stessa tennista i biglietti per poter assistere ai suoi match e supportarla. Questi tifosi sono stati per tutto l’Australian Open una costante delle partire della canadese.

Il torneo finì, ma la Genie Army era destinata ad allargarsi, così come lo erano la fama e la popolarità di Bouchard, campionessa mediatica prima che sul campo. E’ stato un attimo prima che #GenieArmy diventasse trend topic su Twitter in tutti i tornei importanti ma soprattutto a Wimbledon, dove la teenager ha avuto il suo maggiore exploit. Video su Youtube, followers su Twitter, tutti impazzavano per dichiararsi fan della bionda canadese. “La supportiamo perché è così genuina e con i piedi per terra” dirà uno dei soldiers di Genie.

Ma arrivati alla parte della stagione sul cemento canadese, in quel di Montreal, la Genie Army è tornata a farsi vedere ”in carne ed ossa”, sugli spalti, momento che hanno aspettato per tutto l’anno. La federazione tennistica canadese si è offerta di pagare loro i biglietti per l’intera manifestazione e un posto dove stare vicino allo stadio. I tifosi hanno ripagato l’esigenze degli organizzatori del torneo scatenandosi come al solito: ”Abbiamo lavorato sui cori per mesi interi”.

Ed i fortunati, che non hanno contatti ufficiali con Eugenie a quanto dicono, hanno potuto anche incontrare la loro beniamina di sempre.

Notizia di ieri era che la WTA avrebbe voluto usare i suoi fondi per portare la Genie Army a Singapore nel caso in cui Bouchard si fosse qualificata per il Master di fine anno. Il tutto è stato poi smentito attraverso lo stesso account Twitter della WTA (@Wta). Ma anche se fosse stato vero il rumor, la scelta sarebbe stata tanto sorprendente quanto azzeccata. Il fenomeno Genie Army è destinato ancora di più ad allargarsi. Sono già nati del clubs in giro per il Canada, per esempio a Montreal, Quebec City e Trois-Rivieres. Nascerà poi un vero giro di merchandising dei prodotti firmati Genie Army, che spazierà dalle classiche magliette sfoggiate a Melbourne a quelle più innovative e dagli slogan divertenti tipo “EAT,SLEAP,GENIE,REPEAT“; indiscrezioni vorrebbero che negozi in franchising sorgeranno anche in Italia, oltre che a Cape Town, Cina e New York. Un sito web è in costruzione. Insomma, sono tanti i canali attraverso cui questa legione di fan ha intenzione di espandersi. E chissà dove può arrivare?

Casi clamorosi di fandom impazzite li abbiamo tutt’ora nel mondo della musica (Directioner, Beliebers), nel mondo delle saghe di narrativa e persino in quello del cinema. Nel Tennis di solito si esce sempre fuori con termini quali Federeriani, Nadaliani, Noliani o quant’altro, ma nessuno di questi tre personaggi (Federer, Nadal, Djokovic) è effettivamente nato nell’era social – di followers, fans, fandom e quant’altro – semmai vi hanno vissuto una parte di carriera, e non sembrano fatti per questa realtà. Ma Eugenie Bouchard, che pare costruita ad arte, oltre che dai suoi agenti, persino dalla WTA – la quale oramai punta sull’immagine e la notorietà delle giocatrici per sponsorizzarsi – come futura star del palcoscenico tennistico, lei forse potrà dare luogo ad un vero fenomeno mediatico senza precedenti nel nostro sport, e non è detto sia un male. E chissà allora la Genie Army quanto si sarà allargata… probabilmente ne faremo parte anche noi?

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