TENNIS – Caroline Wozniacki propone, in piena conferenza stampa, al nostro Direttore di diventare il suo coach, in seguito a dei consigli datele su Sara Errani, sua prossima avversaria. 

Bloccato da Goran Ivanisevic, con il quale voleva parlare dei suoi ricordi italiani e dei match della Grande Sfida che il 17 e il 18 ottobre lo vedrà protagonista nella “due giorni” di Genova e Milano insieme a McEnroe, Lendl e Chang, il direttore è arrivato appena in tempo per porre un paio di domande a Caroline Wozniaki, e poiché ne erano state fatte già due dozzine che non aveva sentito e non voleva correre il rischio di ripeterle, gli si è proposto così:

“Essendo stata n.1 del mondo sei naturalmente una giocatrice molto comppleta. Ma ti definiscono anche un’incontrista (counterpuncher).Contro Sara Errani però essere un’incontrista non basta. Devi fare cose diverse. Quale credi potrebbe essere la vera chiave? Ho sentito quel che hai detto pima, ma non mi hai convinto troppo…”

Scoppia, anche vedendo interdetto il faccione biondo di Caroline, la risata generale nella più affollata delle conferenze stampa fin qui, sia perchè Caroline aveva battuto Maria Sharapova, prima testa di serie sconfitta dall’Australian Open 2012 dalla danese, sia perchè – e forse ancor di più – . perchè fuori c’era il diluvio universale e il match fra Federer e Granollers era stato sospeso sul 5-2 per lo spagnolo che fa parte del gruppo di cui è manager Corrado Tschabushnig.

CAROLINE WOZNIACKI: Sorridente ma anche un tantino piccata: “Non ho bisogno di convincere nessuno in una conferenza stampa, onestamente. Chi devo convincere è là fuori sul campo…Sara è una grande giocatrice. Rimanderà indietro un sacco di palle e sperabilmente sarò convincente sul campo martedì!”.

Scanagatta: “Stavo scherzando. Ma oggi l’avversaria di Sara, Mirjana Lucic, ha detto che Sara serviva così piano che il vento spostava la palla e lei non riusciva a trovarla. Quindi credo sia una cosa cui pensare”.

CAROLINE WOZNIACKI: “Bene, grazie, forse potresti essere il mio coach, sai…(altra risata della platea)

Il moderatore della conferenza: “Nessun altro consiglio? (altra risata).