ATP: istruzioni per l’uso – Rovescio, slice e risposta

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ATP: istruzioni per l’uso – Rovescio, slice e risposta

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TENNIS FOCUS – Un’altra stagione di tennis è andata in archivio. In attesa che cominci la prossima abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti: da Federer a Djokovic, passando per Murray, Nadal e…Dolgopolov! Paul Sassoon, traduzione di Giulio Gasparin

Con la vittoria di Novak Djokovic alle ATP Finals di Londra ed il primo successo targato Svizzera in Coppa Davis è finita ufficialmente questa sorprendente stagione di tennis. Per l’inizio della prossima, i fan dovranno aspettare poco più di un mese, mentre i loro idoli saranno intenti a ricaricare le batterie ed allenarsi in vista di un altro anno di grande tennis. (clicca qui per l’articolo in inglese)

Prima che ciò possa accadere, noi di Ubitennis.com abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti.

Questa settimana abbiamo analizzato tre nuovi fondamentali, ma ogni mercoledì ci saranno altre nuove categorie a tenervi compagnia nell’attesa del primo torneo dell’anno.

Se l’aveste perso, qui trovate l’analisi di servizio e dritto.

  • Risposta

1) Novak Djokovic:
Il numero uno del mondo è un felino in risposta, grazie a dei riflessi sovraumani, si avventa sul servizio del proprio avversario e spesso lo punisce se non abbastanza efficace. La combinazione di queste capacità di lettura e anticipazione, assieme ad una formidabile abilità nei fondamentali da fondo, lo rende il miglior giocatore al mondo in risposta. Nel 2014 ha vinto un terzo dei punti in risposta alla prima di servizio (33%) e addirittura il 58% sulla seconda, ottenendo il break nel 33% dei giochi in risposta.

2) Rafael Nadal:
Il maiorchino è un eccellente giocatore in riposta, ma al contrario del serbo non è un giustiziere così di frequente. Lo spagnolo però è in grado di prendere controllo delle operazioni già da questo colpo, così da portarsi in testa alle statistiche in risposta: 35% dei punti fatti rispondendo alla prima e 56% con la seconda, trovando il break nel 35% dei game giocati con l’avversario al servizio. C’è da dire, comunque, che queste statistiche sono un po’ viziate dall’assenza dello spagnolo dai campi veloci della stagione americana e poi quella indoor.

3) Andy Murray:
Pur rimanendo per lo scozzese una stagione difficile quella è appena chiusasi, egli ha portato a casa, al solito, ottimi risultati nei game di risposta. A spiegare la difficile situazione di classifica e risultati è il rendimento al servizio non a livello con i suoi giorni migliori. Ad ogni modo, il terzo posto nella classifica in risposta è rimasto ben saldo nelle sue mani, con numeri non lontani dai due che lo precedono: 33% di punti fatti rispondendo alla prima, 55% alla seconda e 32% di game in risposta vinti.

4) Kei Nishikori:
Il finalista degli US Open è costretto dalla sua debolezza al servizio a compensare con ottime qualità in risposta, per questo Nishikori si presenta in questa classifica e promette di salire ancora. Grazie ad una posizione molto vicina alla riga di fondo già dal primo colpo, il giapponese anticipa molto la proprio risposta togliendo tempo a chi si ritrova a servire, specialmente sulla seconda. Il rischio che corre risulta poco fruttifero sulla prima (solamente il 30% dei punti vinti, 15° in classifica), ma ottimo sulla seconda di servizio (53%).

5) David Ferrer:
Il quinto posto di Ferrer in questa classifica si deve soprattutto ai numeri più che ad un effettivo merito tecnico-tattico. Lo spagnolo non ha la risposta fulminante di Djokovic, né la capacità di prendere immediatamente in mano lo scambio del compatriota Nadal, ma ha la solidità mentale e fisica per cui alla fine il risultato è lo stesso: il break. Nel 2014 è il giocatore con più punti vinti sulla prima di servizio (34%) e il secondo sulla seconda (56%), così da essere in grado di ottenere il break nel 33% dei game di risposta.
Rovescio

1) Novak Djokovic:
Il numero uno del mondo è giustamente anche il numero uno quando si parla di rovesci. Se nel comparto offensivo, il suo colpo bimane potrebbe essere considerato secondo a quello ad una mano di Wawrinka, il rovescio del serbo è un colpo più completo, più solido e più incisivo e sicuro anche in difesa. Djokovic può giocare questo fondamentale in ogni modo e posizione del campo, mantenendo un’altissima qualità anche staccando la mano sinistra e giocando lo slice. Può attaccare e difendere con eguale disinvoltura e passare dall’uno all’altro atteggiamento senza difficoltà. Se per poco il numero uno del mondo non è stato incluso tra i migliori 5 dritti, su questo lato nessuno si avvicina a detronizzarlo.

2) Stan Wawrinka:
Per quanto riguarda potenza ed eleganza, si potrebbe dire che il colpo dello svizzero sia il migliore del circuito. Stan ha una grande capacità di accelerazione e apertura di angoli, ma come spiegato, è un colpo che non può rivaleggiare Djokovic, per la mancanza di affidabilità in difesa. Inoltre, lo svizzero manca di alcune soluzioni che invece sa produrre il numero uno al mondo.

3) Kei Nishikori:
Se il giapponese è riuscito in questo 2014 a vincere il primo Master 1000 e a raggiungere la prima finale slam e del master di fine anno, la ragione è sicuramente da ritrovarsi nella qualità del suo rovescio. Il suo lungo linea, specialmente, si è dimostrato un colpo letale ad ogni tipo di avversario. Quando Kei riesce a mettere i piedi sulla linea di fondo è capace di prendere in mano lo scambio e chiudere con il suo prezioso rovescio, arma che spesso gli consente anche grandi recuperi o imprendibili passanti.

4) Andy Murray:
Anche se lo scozzese ha fatto fatica a recuperare la sua forma migliore in questo 2014, ci sono stati sprazzi di ottimo gioco per lui, specie con l’amato rovescio e soprattutto a fine stagione. Questo colpo è sicuramente il suo punto di forza, perché in un gioco di solidità da fondo, con il rovescio, Murray raramente sbaglia, ma non solo, riesce a mettere pressione al proprio avversario con colpi potenti e precisi, anche da molto fuori dal campo. Anche la varietà è dalla sua grazie alla capacità di mescolare topspin, colpi piatti e slice.

5) Ernests Gulbis:
Al solito, scegliere il quinto classificato è difficile, poiché significa escludere definitivamente tutti gli altri. Alla fine Gulbis è stato preferito a Kohlschreiber e Federer, perché il lettone ha avuto una stagione fenomenale ed è stato il suo rovescio a portarlo così in alto. Il suo colpo bimane gli ha vinto moltissimi punti ed è stato sempre l’ancora di salvezza nei momenti più difficili.

  • Slice

1) Roger Federer:
Da molti e per lungo tempo, il rovescio dell’elvetico è stato considerato il tallone d’Achille, ma, c’è da dire che non vi è nel circuito uno slice di rovescio altrettanto efficace e affidabile. È un colpo che permette al rossocrociato di recuperare in difesa e, nelle manovre d’attacco, aumenta le possibilità di sorpresa: al rovescio in top può alternare la palla corta o lo slice profondo, che permette una discesa a rete comoda. Tutte queste variazioni tengono l’avversario in attesa, evitando che questi possa anticipare le mosse del campione svizzero, vero maestro nel nascondere le proprie intenzioni.

2) Andy Murray:
Il campione di Wimbledon nel 2013 ha, come visto, un fenomenale rovescio bimane, ma eccelle anche nello staccare la mano sinistra per effettuare lo slice. Murray usa questo colpo soprattutto in difesa, ma è un’arma a cui ricorre anche per rompere il ritmo dello scambio. Solo Federer usa lo slice con un’efficacia tattica maggiore.

3) Novak Djokovic:
Come la maggioranza dei bimani, anche il numero uno al mondo non ricorre spesso a questo colpo, ma ciò non deve oscurarne l’efficacia. Djokovic è uno dei migliori giocatori in difesa e quando insegue un colpo profondo e penetrante alla sua sinistra, spesso ricorre allo slice per rallentare il ritmo e recuperare campo. Pur non usando spesso lo slice per poter scendere a rete, il serbo è maestro a mascherare le intenzioni di palla corta.

4) Grigor Dimitrov:
Troppe volte si è paragonato il giovane bulgaro a Federer, ma quando il metro di paragone è il rovescio, è difficile dare contro a queste similarità. Certamente non è ancora ai livelli dello svizzero, ma lo slice è tra tutte le sue soluzioni, quella che più spesso lo ha tirato fuori dai guai quest’anno.

5) Alexandr Dolgopolov:
L’ucraino è tra i giocatori in attività quello che forse più di tutti merita l’appellativo di imprevedibile. Forse, a volte, nemmeno lui sa quale colpo andrà ad eseguire mentre si avvicina alla palla. Gran parte di questo suo “delirio” tennistico è scaturito dalla facilità con cui può cambiare le rotazioni con il suo rovescio. La quantità di rotazione laterale che imprime alla pallina è ciò che rende il gioco dell’ucraino così difficile da gestire.

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