Australian Open interviste, Djokovic: “Nadal è sempre tra i favoriti di ogni torneo”

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Australian Open interviste, Djokovic: “Nadal è sempre tra i favoriti di ogni torneo”

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Australian Open, Djokovic b. Bedene 6-3 6-2 6.4. L’intervista del dopo partita.

 

Dopo una partenza lenta, è andata meglio? È perché era il primo turno o è stato qualcos’altro?

No, sono semplicemente felice di giocare in un Grande Slam. L’Australian Open è sempre stato molto importante per me. È lo Slam dove ho avuto più successi. Ho giocato probabilmente il mio tennis migliore su questi campi. Provo a godermi ogni momento felice in campo. Ovviamente la partenza è stata un po’ più lenta, da parte mia. Ho avuto un po’ di palle break. La partita sarebbe potuta andare in maniera diversa in quel primo set. Non avevo mai giocato contro di lui, l’avevo visto una sola volta. Mi ha sorpreso. Ho trovato difficoltà nel leggere il suo servizio. I campi sono un po’ più veloci rispetto agli anni precedenti. Per cui se hai un buon servizio e sai come usarlo, hai un grande vantaggio. Lui è un buon giocatore, si è qualificato. Ha raggiunto la finale di Chennai. Si è qualificato ancora qui. È in fiducia e non aveva niente da perdere. Da parte mia, sono riuscito a restare sul pezzo, a superare un po’ di problemi che ho avuto ad inizio partita. Ho giocato con molta più tranquillità il resto della partita.

Come ti senti? Gli effetti del virus sono andati via definitivamente?

Si, stanno sparendo. Non sono state due settimane ideali in termini di salute e preparazione. Ma sono riuscito a superarle, ora sono passate. Guardo avanti. Credo di esser stato bravo a rispondere alla partenze lenta di oggi, nonostante mi sentissi un po’ legato in campo. Spero di giocare ancora meglio nella prossima partita.

Ti piacciono i campi così veloci o li preferivi prima?

È difficile a dirsi. Di solito mi piacciono di velocità media, né troppo rapidi né troppo lenti. Mi sto abituando a questi campi così come gli altri giocatori. Devo accettarli.

Hai guardato le partite di Kyrgios o Kokkinakis ieri?

Hanno avuto due partite d’esordio fantastiche: due match al quinto, la folla, il tifo. Non potevano chiedere di meglio. Dicevo prima che sono molto talentuosi. Ovviamente hanno tante motivazioni a giocare al massimo agli Australian Open, allo slam di casa. Hanno un tifo enorme. Non è così semplice per un diciottenne superare le difficoltà della pressione e delle grandi aspettative. Specialmente Kyrgios, con la mole d’attenzione che ha avuto durante questa settimana, prima dell’inizio degli Australian Open. Essere in grado di affrontarla e di vincere alla maniera che hanno fatto entrambi, dimostra personalità. Gli auguro il meglio per il resto del torneo.

Che ne pensi della loro attitudine in campo?

Beh è quella che devono avere da ragazzi, da giocatori che si affacciano al mondo professionistico. Sembra di poter giocare senza pressione, senza preoccuparti di ciò che pensano gli altri o di chi è dall’altra parte della rete. È come mi sentivo anche io all’inizio della carriera. Ma, ovviamente, arriva un momento in cui le persone iniziano a parlare di più di te. L’AO per loro significa ancora di più che un torneo o uno Slam normale. Nick ha tanta attenzione dai media. L’Australia vuole un’altra stella, un altro top player. Kokkinakis ha fatto molto bene ieri, soprattutto sull’aspetto psicologico, annullando match point e lottando fino alla fine. Hanno entrambi del potenziale, non ci sono dubbi. Ne hanno comunque di strada da fare, e sono sicuro che lo sappiano.

Diventare genitore è un momento felice per tutti. Puoi dirci la tua storia più divertente da papà che hai avuto finora?

Beh, sicuramente è la cosa più bella che sia mai capitata a me e a mia moglie. Siamo cosi felici e riconoscenti per aver avuto un bambino. È un angioletto. Non sono qui con me, quindi sto provando a farmi sentire il più possibile. Non vedo l’ora di rivederli. La tecnologia aiuta e riesco a vederli ogni giorno. Ogni cosa che fai da genitore è speciale. Tutto ciò che vedi, le espressioni facciali, i cambiamenti di settimana in settimana, di giorno in giorno in realtà, è tutto impressionante. È inspiegabile per qualcuno che non l’ha provato. È quello che mi diceva la gente prima che diventassi padre. Dicevano, quando succederà, capirai. E cosi è successo. Quando succede, capisci davvero cosa si prova. Ora sono felice di ogni aspetto della mia vita. Da un senso completamente nuovo a tutto, anche al mio tennis. Mi da energia e motivazione e porto l’amore per la mia famiglia e per il mio bambino anche sul campo da tennis.

Come valuteresti la tua coordinazione occhio-mano quando si tratta di cambiare il pannolino?

Mia moglie dice che sono piuttosto bravo. Non posso dire di più.

Parecchi anni fa qui hai giocato contro Roger, eri un ragazzo. Dicevi di avere buone chance di vittoria. Che pensi ora di Novak Djokovic da ragazzo?

Come ho detto, capisco i giocatori giovani come Kyrgios e Kokkinakis, hanno quella attitudine necessaria e quell’energia che è fa in modo che la folla sia dalla loro parte, e che riesce a liberarli di ogni problema e di essere in grado di giocare il loro miglior tennis, e di riuscire anche di vincere grandi partite, come quella di Kokkinakis contro Gulbis, un top 15. Quindi stiamo parlando di un vero e proprio aspetto del loro gioco, ed è un aspetto positivo da giovani.

Serena ha avuto parecchie attenzioni per aver ordinato del caffè in campo. Cosa si può ordinare in campo? Cinese take-away? Puoi ordinare una birra?

Non ci stavo pensando, anche perché non sono un fan né della birra, né del cinese né del caffè. Ma credo che questo apra un nuovo capitolo sulle regole del tennis. Forse dovremmo pensarci di più e dire ciò che si può e non si può ordinare. Magari puoi ordinare qualcosa take-away. Non so. Qualsiasi cosa che ti passi in testa. Ma è comprensibile. Molte persone non riescono a vivere senza il loro caffè la mattina. Li fa andare avanti. Credo che l’abbia aiutata in quella partita. A me non aiuterebbe perché non sono fan del caffè.

Ordineresti qualcosa senza glutine?

Magari del caffè senza glutine (sorridendo).

Nadal sente che non si sente pronto alla vittoria. Pensi che stia semplicemente provando a ridurre la pressione su di lui?

Non so quali siano le sue intenzioni, come si senta. Sicuramente è uno dei favoriti principali in ogni torneo che gioca. Non ci sono dubbi. Parliamo sempre dei grandi giocatori che potrebbero vincere il torneo, nei primi giorni dei Grand Slams. Più o meno i nomi sono gli stessi da sette-otto anni. Non penso ci sia grande differenza sui favoriti, anche quest’anno agli Australian Open. Ci sono pochi altri giocatori che sono in grado di sfidare i migliori.


Traduzione di Lorenzo Dicandia

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