Australian Open, Venus Williams: "La Giorgi alza il suo livello in base all'avversaria."

Interviste

Australian Open, Venus Williams: “La Giorgi alza il suo livello in base all’avversaria.”

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Australian Open interviste, Venus b. Davis 62 63. L’intervista del dopo partita.

Dopo risultati non molto soddisfacenti qui, quanto è bello tornare al terzo turno?
Si. Vincere è sempre bello. E’ l’obiettivo quando scendi in campo…

Ti ha aiutato giocare contro di lei nel tuo ultimo torneo?
Si. Mi ha sicuramente aiutata dato che non ci avevo mai giocato prima. Colpisce la palla potentemente e in maniera aggressiva. Oggi lo è stata anche più dell’altra partita. Forse la strategia era di prendere il controllo del punto. Quindi ho dovuto giucare un po’ in difesa così come in attacco.

Come ti senti riguardo al tuo gioco? Stai giocando bene?
Sì. Sto colpendo la pallina esattamente come voglio. Poi, alcuni punti li gioco bene, altri meno, ma sto provando ad essere il più continua possibile, giocando in maniera solida ma prendendomi anche rischi. Sto trovando un giusto compromesso.

Sembri molto rilassata, molto felice. E’ il periodo più felice della tua carriera?
Beh, in realtà io sono sempre felice… Ho avuto molti momenti fantastici e ho avuto delle sconfitte, così come tutte le altre. Non ho mai permesso al tennis di influire sul resto della mia vita, né in positivo né in negativo. A volte può essere un periodo meraviglioso in campo e ti puoi sentire sul tetto del mondo, e se ti condiziona non diventa molto piacevole esserti intorno.

L’altro giorno hai detto, sorridendo, ehi, sono ancora una bambinona. Parlacene un po’.
Penso che io abbia un’attitudine molto spensierata nei confronti della vita. Sono una che lavora duro per i suoi obiettivi ed ho un lato serio. Ma più che altro sono una a cui piace scherzare. Non è un aspetto che mostro molto in campo perchè quando gioco sono concentrata. Le persone che mi conoscono fuori dal campo, quando mi vedono giocare dicono: Oh, ora mi spaventi. Me l’ha detto qualcuno di recente. Sì, ci sono due Venus in realtà.

Dopo tutti gli infortuni che hai avuto, questa parte della tua carriera rappresenta una seconda giovinezza?
Beh, a volte nella vita devi imparare a giocare con le carte che ti sono state date. Sto provando ad abituarmi alla mia nuova vita. La cosa positiva è che so come giocare a tennis ed ho molta esperienza, il che mi aiuta tanto in campo.

Come mai tu e Serena vi siete ritirate dal doppio?
Secondo le nuove regole, non c’è l’obbligo di dare spiegazioni. Seguiamole.

Ha a che fare con il caldo?
No, non ha a che fare con il caldo.

Giocherai contro Camila Giorgi. Cosa sai su di lei?
Non so se ci ho mai giocato prima, ma sicuramente è una giocatrice che aumenta la qualità del suo tennis in base al tipo di giocatrice che ha davanti. Credo che per me sia importante essere costante ed aggressiva, come ho fatto tutto quest’anno.

Che effetto ha la qualità delle palline sul gioco?
Mah, per me non ha mai fatto molta differenza, le colpisco sia che siano pesanti sia che siano leggere. Ci sono invece giocatrici per cui cambia molto, e sono felice di non essere una di loro. Quindi non dovete chiedere a me.

Deve essere stato molto intenso avere a che fare con tutti i tuoi problemi di salute essendo una donna giovane.Qual è la cosa che hai imparato di più da questa esperienza e come ti ha cambiato dal punto di vista della tua persona?
Più che altro apprezzo molto di più tutte le opportunità che ho avuto nella vita. Apprezzo molto l’essere in buona salute, perchè c’è stato un periodo in cui non potevo neanche più giocare a tennis, in cui non potevo avere una vita regolare. L’ho superato e ne sono felice. E poi penso che quando le cose sono fuori dal tuo controllo, è semplice spaventarsi e la paura ti trattiene dal fare parechie cose. Bisogna vincere la paura. Questo è quello che ho imparato, di non essere spaventata.

E’ corretto dire che questa è una nuova, ringiovanita versione di te, o è un’etichetta che ti stiamo affibiando solo noi?
Faccio solo il meglio che posso. (Risata). L’ho sempre fatto, anche quando non era proprio quello che volevo. C’è un passaggio della Bibbia che dice che la fede senza lavoro è morta. Quindi devi avere fede, ma devi anche lavorare.

Quindi è la stessa Venus di prima, semplicemente tornata a sentirsi bene?
Mah guarda, la mia vita è piena di cose. Di quale stai parlando?

Del livello del tuo tennis, credo.
Sì, ora capico il gioco molto meglio. Anche quando non gioco bene, sono in grado tatticamente di applicare buone strategie rispetto alla Venus del 2000. Quindi c’è una differenza molto grande. Ho guardato qualche partita del passato e mi sono detta, wow, avrei potuto vincere delle partite molto più facilmente fossi stata più accorta tatticamente. E’ uno degli aspetti positivi di continuare a giocare anche quando gli anni passano.

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