WTA Madrid: Sabalenka soffre ma l'inesperienza ferma Montgomery. Collins arriva a 15 vittorie

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WTA Madrid: Sabalenka soffre ma l’inesperienza ferma Montgomery. Collins arriva a 15 vittorie

La campionessa in carica viene costretta al terzo set dalla 19enne americana che splende sul centrale fino al momento decisivo del match. Aryna affronterà Collins che rimonta anche Cristian

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Aryna Sabalenka - WTA Madrid 2024 (foto X @MutuaMadridOpen)
 

[2] A. Sabalenka b. [WC] R. Montgomery 6-1 6-7 (5) 6-4

Doveva essere un veloce antipasto prima del piatto principale della sessione serale (Zverev-Shapovalov), invece Sabalenka-Montgomery si stava per trasformare nella sorpresa più grande del torneo. Alla fine è stata “solo” una partita molto più combattuta del previsto, durata ben due ore e mezza. La campionessa in carica è infatti uscita indenne da una serata in cui non ha certo dato lustro al suo palmares e alla sua posizione in classifica e in cui, a complicare ulteriormente le cose, si è messa una ragazzina di 19 anni che ci ha fatto capire che sentiremo parlare molto di lei nel prossimo futuro. Robin Montgomery, wild card decisamente azzeccata del torneo, ha infatti confermato quanto messo in mostra contro Boulter con un tennis già relativamente completo (non il solito “tiratutto” da fondocampo, insomma) che sfrutta alla grande i tagli mancini e un atletismo invidiabile.

Così l’americana, dopo aver perso con un passivo immeritato il primo set, ha messo in enorme difficoltà Sabalenka, di nuovo costretta al parziale decisivo come successole all’esordio con Linette. Aryna è stata però brava a non farsi prendere dal nervosismo nel terzo set in cui ha fatto il suo fino al 5-4 quando Montgomery non ha saputo reggere la pressione del momento sciogliendosi sul più bello. Toccherà allora alla bielorussa provare a interrompere la striscia di imbattibilità di Danielle Collins che, vincendo in rimonta su Cristian, è salita a 15 successi di fila. I precedenti sono sul 4-0 per Sabalenka ma l’americana sta dimostrando una ribellione alla sconfitta tale da ribaltare pronostici e punteggi proibitivi.   

Primo set – Sabalenka sbaglia molto in avvio ma Montgomery non ne approfitta

Entra in partita con convinzione e coraggio la 19enne Robin Montgomery al cospetto della numero 2 del mondo Aryna Sabalenka. L’americana ha subito due palle break nel game d’apertura ma la bielorussa, non ancora molto centrata, riesce a concentrarsi e quindi ad evitare una falsa partenza. Montgomery gioca bene da fondocampo e costruisce bene con il suo dritto mancino ma non riesce a concretizzare le sue chance nemmeno nel secondo game per colpa di qualche imprecisione di tocco nei pressi della rete che mette in mostra tutta la sua inesperienza. Aryna brekka e poi conferma il vantaggio salendo sul 3-0.

Tanta fatica per nulla quindi per la classe 2004 che, dopo non aver capitalizzato un avvio molto falloso della campionessa in carica del Mutua Madrid Open, dal quinto game si ritrova davanti una Sabalenka finalmente precisa e costante. Il ritmo diventa quindi insostenibile per Montgomery che nel sesto game subisce un altro break, frutto delle risposte vincenti di Aryna che è spietata sulle seconde tenere dell’avversaria. L’americana lotta comunque fino all’ultimo punto del set ma non riesce ad andare oltre il 6-1 dopo i primi 40 minuti di gioco: un passivo fin troppo pesante per quanto visto in campo, soprattutto nei primi game.

Secondo set – Montgomery regge il passo e poi si esalta nel tie-break  

Considerati gli sforzi fin qui inutili di Montgomery e la crescita di rendimento di Sabalenka nel corso del primo set, ci si aspetterebbe un secondo parziale ancora più a senso unico del primo. Invece la 19enne di Washington resta ampiamente dentro la partita con un atteggiamento sempre positivo. Robin si muove molto bene anche in fase difensiva e quando ha in mano il controllo dello scambio gestisce con raziocinio e qualità contando in particolare sul dritto mancino incrociato su cui la bielorussa mostra qualche difficoltà. L’americana sale di colpi anche al servizio con traiettorie insidiose che Aryna fatica a leggere: le risposte vincenti non sono più la normalità per Sabalenka che non riesce mai ad avvicinarsi alla palla break nei primi tre turni di battuta dell’avversaria.

Anche con un pizzico di fortuna, le opportunità di break per la numero 2 del mondo arrivano sul 3-3 ma Montgomery gioca due punti straordinari per coraggio e completezza del repertorio che le permettono di restare davanti nel punteggio. Dall’altra parte, comunque, la bielorussa concede molto poco nei suoi game di servizio, fatto salvo il gioco che porta il set al tie-break in cui Sabalenka è costretta ai vantaggi da una Montgomery sempre più sulle ali dell’entusiasmo. Aryna, quasi infastidita dal livello dell’avversaria, non può permettersi errori ma nemmeno può rallentare troppo il ritmo perché l’americana è letteralmente su una nuvola. Robin, infatti, non sbaglia niente nel tie-break che si aggiudica per 7-5. Incredibilmente rispetto ai pronostici ma in maniera assolutamente comprensibile per il tennis espresso, si va al terzo dopo un’ora e cinquanta di gioco.

Terzo set – Sabalenka non brilla ma Montgomery si scioglie sul più bello

Montgomery rimane comunque una 19enne alle prime esperienze in questo tipo di match e allora è altrettanto comprensibile che il suo approccio al set decisivo non sia all’insegna della concentrazione che l’aveva contraddistinta nel corso del secondo parziale. Così la numero 183 del mondo si fa brekkare in apertura dopo un doppio fallo sanguinoso. A questo punto una campionessa come Sabalenka alzerebbe il suo livello e non si girerebbe più prendendo il largo. Invece Aryna, evidentemente non in grande serata, prima sbaglia a rete, poi commette anche lei un doppio fallo e, per concludere un game disastroso, sparacchia via un dritto che ristabilisce subito l’equilibrio.

Quantomeno la numero 2 del mondo non perde la calma e gestisce con sicurezza i successivi turni di battuta. La bielorussa si porta allora sul 5-4 e Montgomery è quindi chiamata a superare la pressione di dover servire per restare in partita. Niente da fare: il braccio della 19enne di Washington si irrigidisce fin dal servizio nel primo quindici. Seguono allora quattro gratuiti che consegnano la vittoria a Sabalenka, sopravvissuta a una giornata da archiviare in fretta per pensare di vincere nuovamente il torneo.

[13] D. Collins b. [Q] J. Cristian 4-6 6-4 6-1

Farà sicuramente più fatica sulla terra rispetto al cemento e le tante partite giocate nell’ultimo mese iniziano a farsi sentire, ma Danielle Collins non ha la minima intenzione di fermarsi. Come già mostrato contro Danilovic all’esordio, l’americana è mossa dal rifiuto della sconfitta che si aggiunge a una fiducia nei propri mezzi che rimane intatta anche nei momenti più complicati in termini di punteggio. Così Danielle ha ottenuto un’altra vittoria in rimonta dopo quella contro la serba e la striscia di imbattibilità è salita a 15 partite. Nell’elenco delle giocatrici sconfitte si aggiunge la rumena Jaqueline Cristian che, dopo aver superato le qualificazioni e aver eliminato la testa di serie numero 22 Krejcikova, ha dimostrato una volta in più di valere una classifica migliore rispetto all’attuale 73esima posizione.

Nel primo set Collins ha pagato un passaggio a vuoto nel sesto gioco che è valso il break (a zero) a Cristian. La rumena, molto solida al servizio, ha poi amministrato il vantaggio archiviando il parziale sul 6-4. Nel secondo, l’americana ha gradualmente migliorato il proprio rendimento in risposta facendosi guidare da maggior giudizio. L’entusiasmo e l’agonismo di Danielle hanno fatto il resto permettendole di brekkare nel momento clou sul 5-4 e poi di prendere il largo nel terzo set in cui per Cristian c’è stato poco da fare.

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