ATP Madrid: late night Zverev batte Shapovalov, Cerundolo rimonta Paul. Si sfideranno agli ottavi

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ATP Madrid: late night Zverev batte Shapovalov, Cerundolo rimonta Paul. Si sfideranno agli ottavi

Alexander Zverev gestisce Denis Shapovalov, il freddo e l’ennesima tarda fine a Madrid. Si profila una rivincita con Alcaraz in semifinale?

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Alexander Zverev - Madrid 2024 (foto X @MutuaMadridOpen)
 

La giustificata follia di una sessione serale che prevede due partite e inizia alle 20 presenta inevitabilmente il conto, ma ancora una volta a farne le spese è Alexander Zverev. Il tedesco vince ancora, confermando il suo feeling con il Masters 1000 di Madrid, ma alla lunga potrebbe rischiare di pagare lo sforzo fisico e le poche ore di sonno, come già accaduto nel 2022 quando arrivò stremato alla finale con Carlos Alcaraz. I due potrebbero incrociarsi nuovamente in semifinale e, dando uno sguardo al tabellone, non sembra certo una rivincita impossibile da vivere. Il prossimo ostacolo sul cammino del n°5 del mondo sarà Francisco Cerundolo, bravo a rimontare il rientrante Tommy Paul.

[4] A. Zverev b. [PR] D. Shapovalov 6-4 7-5

Fin dai primi minuti di partita (che sono anche gli ultimi di un’altra lunga giornata) si nota subito che tra i due protagonisti c’è parecchia differenza. Shapovalov, precipitato al n°132 del ranking, fa una fatica enorme a tenere i suoi turni di battuta, mentre quelli di Zverev scorrono tutti via lisci. Il canadese prova a variare il gioco con qualche smorzata, ma non ottiene grande aiuto dal servizio e, specie sulla seconda, resta sotto il 50% di punti vinti. A dire il vero, la percentuale del tedesco in questo specifico dato è persino più bassa, ma quasi non lo si nota.

Il campione del 2021, infatti, mette in campo il 72% di prime nel parziale inaugurale, vincendo 17 punti su 18 (il 94%!) e lasciando per strada una media di un punto a turno di battuta. Insomma, ingiocabile. In risposta le chance di Zverev sono tantissime: due (consecutive) nel terzo game, due nel quinto e tre di fila nel settimo, ma prima che arrivi il break passa più del previsto. Sul 3-3 però, arrivato immediatamente sullo 0-40 grazie ad un bello scambio vinto a rete, il n°4 del seeding mette il turbo e finalmente trova l’allungo che decide il set, che pure sarebbe potuto arrivare prima. Zverev è inscalfibile al servizio non solo nel primo – poi vinto 6-4 – ma anche nel secondo parziale, in cui non perde mai più di un punto in battuta.

Percentuali clamorose del tedesco, che sfrutta al meglio le condizoni madrilene a lui certamente favorevoli, come evidenziato dai risultati degli ultimi anni, e imposta una velocità di crociera in battuta insostenibile non solo per Shapovalov, ma per la maggior parte degli altri tennisti. Il canadese subisce subito il break in avvio di seconda frazione, riuscendo a rimanere miracolosamente attaccato nel punteggio (salvando altre sei palle break, di cui cinque in un settimo gioco infinito), e alla fine la sua tenacia viene premiata.

Dopo aver perso tre punti in quattro turni di battuta, però, incredibilmente arriva il crollo del tedesco, che manca un match point e subisce rocambolescamente il break alla prima chance offerta. Shapovalov si carica, infiamma il pubblico del Manolo Santana nel gelo della Caja Magica e, quando l’inerzia del match sembra finalmente andare dalla sua parte… subisce un break a zero. Dieci minuti, anche meno, per sintetizzare una carriera all’insegna del vorrei (e potrei anche), ma non posso. Zverev si aggrappa a san servizio per salvare un’altra palla break, ma alla fine evita lo psicodramma e all’una meno un quarto chiude 6-4 7-5, raggiungendo gli ottavi del Mutua Madrid Open per la settima volta in altrettante presenze.

[21] F. Cerundolo b. [15] T. Paul 6-7 (7) 6-4 6-2 (di Andrea Mastronuzzi)

Sarà Francisco Cerundolo l’avversario di Zverev agli ottavi di finale. L’argentino è infatti uscito vincitore da un’intensa battaglia di due ore e mezza con Tommy Paul, che aveva vinto il primo set al tie-break. La partita ha rispettato le previsioni di grande equilibrio fondate sulle loro quattro precedenti sfide, sempre terminate al parziale decisivo e più vicine alle tre ore che alle due. A fare la differenza è stata la maggiore freschezza di Cerundolo nell’ultima mezz’ora di gioco. L’americano, invece, ha probabilmente pagato una condizione fisica non ottimale causata dallo stop di circa un mese per l’infortunio alla caviglia rimediato a Miami.

Gli scambi lunghi – e in particolare sulla diagonale di dritto – sono stati la costante della partita, soprattutto nei primi due set. Nel primo l’argentino è stato per due volte in vantaggio di un break (servendo per chiudere sul 6-5) e ha anche avuto un set point nel tie-break. Sul 7-7 è però incappato in un dolorosissimo doppio fallo, che ha spianato la strada a un cinico Paul. Nel secondo parziale, invece, è stato il giocatore di Buenos Aires a cogliere l’attimo fuggente, con un break sul 5-4 messo a segno con un passante di dritto da hit parade.

Il terzo set si è aperto con un game in cui lo statunitense ha avuto a disposizione ben cinque palle break (di cui due consecutive). Cerundolo non ha però regalato nulla all’avversario che, dopo aver sprecato queste occasioni, è calato in maniera evidente sotto l’aspetto fisico. Tommy ha allora provato ad accorciare gli scambi ma è stato impreciso sotto rete, mentre Francisco ha usato bene la palla corta. Il numero 22 del mondo ha così realizzato due break consecutivi che gli sono valsi l’accesso agli ottavi di finale del Mutua Madrid Open per la prima volta in carriera. L’argentino non aveva mai vinto una partita alla Caja Magica prima di questa edizione.

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