Australian Open, intervista esclusiva con Sartori: "Così abbiamo preparato il match con Kyrgios"

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Australian Open, intervista esclusiva con Sartori: “Così abbiamo preparato il match con Kyrgios”

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In una chiacchierata esclusiva con il nostro direttore Ubaldo Scanagatta, Massimo Sartori, coach di Andreas Seppi , parla del match contro Nick Kyrgios un paio d’ore prima della partita


Cosa ti ricordi del match allo US Open l’anno scorso? Ci furono dei problemini, qualche scontro verbale?
“Nella partita dell’anno scorso agli US Open Andreas non aveva la stessa qualità che ha qui, la stagione era stata difficile, non aveva mai vinto tre partite di fila in un torneo, non trovava continuità. Avevamo avuto difficoltà dall’inizio dell’anno, Andreas era anche stato male, per noi era stato tutto subito in salita. In questo momento è più allenato, concentrato e determinato, il tennis è la sua unica priorità. Quella partita Kyrgios si meritava di vincerla, ha giocato bene con dritto e servizio, spero che quella di oggi sia una partita molto più alla pari”

Ma cosa successe, ci fu una situazione di tensione?
Quella volta Andreas si era anche innervosito, perché Kyrgios è uno che non sta mai zitto, commenta ogni cosa che succede durante la partita, può essere l’arbitro, lui che sbaglia, una palla che non gli piace, l’ha fatto anche qui durante questo torneo: ti viene da dirgli c’hai vent’anni, gioca a tennis, non commentare ogni punto. Ma è giovane… Andreas pensava di avere molto più spazio dalla parte del rovescio, ma l’altro giocava molto bene di dritto, spingeva prima. Quello che chiedo oggi ad Andreas è di stare determinato tutti i punti, come con Federer, di giocare vicino e veloce per non dare tempo all’avversario, e di giocare i game importanti che saranno quelli di risposta e non quelli di servizio”.

In che modo le raccomandazioni di oggi saranno diverse da quelle di sempre?
“È un’australiano in casa, ha lui tutto da dimostrare, giocando tutti i punti si può farlo andare fuori giri, magari un game di servizio non tocchi la palla, ma prima o poi capita che indovini una risposta, un errore lo fa l’altro, glielo porti via e lui perde subito di intensità”.

Ma in linea di massima non bisognerebbe giocare sempre con attenzione tutti i punti?
“Ci si riesce solo quando si sta bene di testa, ed è impossibile farlo per tutto l’anno. I Federer, i Nadal hanno questa capacità. Andreas non è ancora al massimo delle sue potenzialità, questo inizio di stagione gli ha fatto capire quanto più forte è adesso in confronto agli anni passati, tecnicamente gioca molto meglio, fa cose nuove come palle corte per esempio, serve meglio in tutti gli angoli, risponde più avanti.”

 

Ascolta l’audio di Ubaldo con Massimo Sartori:

 

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