Schiavone, lampi da vecchi tempi. Ad Anversa travolta la Kerber. A Rotterdam Seppi k.o. da Berdych (Gazzetta dello Sport). Tennisopoli, fallì il tentativo di corrompere Fognini (Moroni).

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Schiavone, lampi da vecchi tempi. Ad Anversa travolta la Kerber. A Rotterdam Seppi k.o. da Berdych (Gazzetta dello Sport). Tennisopoli, fallì il tentativo di corrompere Fognini (Moroni).

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Schiavone, lampi da vecchi tempi. Ad Anversa travolta la Kerber. A Rotterdam Seppi k.o. da Berdych (La Gazzetta dello Sport).

Lampi di Leonessa ad Anversa. Francesca Schiavone torna a battere una top ten e conquista i quarti del torneo belga. La 34enne milanese, campionessa del Roland Garros 2010, ora numero 81 del ranking e partita dalle qualificazioni, ha battuto la tedesca n. 10 WTA Angelique Kerber con un risultato netto: 6-1 6-1 in 57 minuti. La Schiavone, che non batteva una giocatrice tra le prime dieci da tre anni (Stosur a Sydney, gennaio 2012), era avanti per 2-1 nel bilancio degli scontri diretti ma la 27enne di Brema si era aggiudicata in tre set l’ultima sfida di due anni fa sul cemento di Miami. Questa volta però l’azzurra è stata solidissima al servizio e la tedesca ha commesso troppi errori e non è stata in grado di contrastare le variazioni di Francesca. “E’ una grandissima soddisfazione — ha detto la Schiavone — Kerber è una giocatrice molto forte. Aver vinto tre match nelle qualificazioni e due nel tabellone principale è davvero importante a questo punto della mia carriera. La racchetta di diamanti? Bella…però la strada è ancora molto, molto lunga”. Oggi la milanese trova la spagnola Carla Suarez Navarro (n.17) che mercoledì aveva eliminato Camila Giorgi. Fuori la canadese Bouchard, testa di serie numero uno del torneo. A Rotterdam niente da fare per Andreas Seppi che perde per la settima volta consecutiva contro Tomas Berdych, campione in carica; 6-0, 3-6, 6-3 il punteggio finale a favore del tennista ceco. Murray esordisce con un successo, anche se nel secondo set perde per due volte il servizio prima di venire a capo del canadese Pospisil.

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Tennisopoli, fallì il tentativo di corrompere Fognini (Gabriele Moroni, Il Giorno).

Sospensione cautelare di 40 giorni in attesa che venga istruito il processo sportivo. Questo è il provvedimento preso dal Tribunale della FIT per Daniele Bracciali e Potito Starace che ha accolto la richiesta del procuratore federale Filippo Bonomonte e del sostituto Guido Cipriani, basata sugli atti trasmessi dalla Procura di Cremona che aveva iscritto i due tennisti nel registro degli indagati. La Procura federale ha osservato un “preoccupante quanto evidente quadro generale nel quale era agevole rinvenire la costituzione di una vera e propria organizzazione tendente all’alterazione dei risultati di incontri di tennis e, quindi, al compimento di illeciti tanto più gravi perché legati a vincite illecite mediante scommesse”. Secondo la Procura federale il vero organizzatore degli illeciti è Manlio Bruni (ex commercialista di Beppe Signori e indagato nella prima parte dell’inchiesta). In una chat si parla dell’incontro che a Barcellona, il 19 aprile 2011, opponeva Starace a Gimeno Traver. “Bracciali riferiva a Bruni dell’esito dei propri tentativi di convincere Starace a perdere la gara del giorno seguente e di riuscirvi solo nel tardo pomeriggio (ore 18,02); emerge, inoltre, che Bruni chiedeva che Starace perdesse almeno un set al fine di rendere la giocata più redditizia ed infatti, la partita si concluse con la vittoria di Gimeno Traver per ritiro di Starace sullo 0-2 al terzo set, dopo che l’italiano aveva vinto il primo set perdendo il secondo per 6-1”. Bracciali parla anche del proprio tentativo di corrompere Fognini, impegnato nello stesso torneo. E’ ancora Bruni a riferire che nel torneo di Monaco del 2009 “Starace fu indotto da Bracciali a giocare (contro Brandts), pur non essendo in buone condizioni fisiche, e che lo stesso Starace si ritirò dopo aver perso il primo set consentendo la vincita del gruppo”. Secondo la Procura federale “la gravità dei fatti emersi ed il lungo periodo durante il quale si sono svolte le combines lasciano supporre che ambedue i citati tesserati possano essere tuttora coinvolti in altri fatti di uguale gravità”.

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