La Federazione argentina celebra il ritorno di Del Potro in Davis

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La Federazione argentina celebra il ritorno di Del Potro in Davis

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Con un comunicato in pompa magna la Federtennis argentina ha annunciato il ritorno di Juan Martin Del Potro in Coppa Davis. Potrebbe giocare un eventuale quarto di finale nel mese di Luglio.

Il consiglio direttivo della Associazione Tennis Argentina ha rilasciato un comunicato in cui i vertici della Federazione hanno accolto la decisione di Juan Martin Del Potro di tornare nella squadra di Coppa Davis aggiungendo anche di essere “molto orgogliosi” di riaverlo.

Siamo orgogliosi di sapere che possiamo contare di nuovo su Juan Martin nella squadra di Coppa Davis sia negli allenamenti che come supporter e soprattutto speriamo di rivederlo giocare presto quando si sentirà in condizioni ottimali per farlo”.

Il comunicato sottolinea che “in sintonia con le parole di Juan Martin , vogliamo ratificare la via da seguire , che ha lo scopo , tra gli altri obiettivi , di ristrutturare il circuito juniores , ampliare le risorse umane per lo sviluppo , espandere l’esperienza internazionale dei minori , realizzare il sogno di avere un centro nazionale e privilegiare una ridistribuzione efficiente degli incassi generati dalla Coppa Davis per il bene dei giovani ” .

Le dichiarazioni di Del Potro “non fanno altro che riflettere il lavoro e gli obiettivi che questa dirigenza svolge con cura, dedizione e umiltà .

Del Potro ha comunicato nei giorni scorsi la sua decisione di tornare nella squadra di Coppa Davis , dopo più di due anni , anche se potrebbe giocare solo in un eventuale quarto di finale tra il 17 e il 19 luglio , se l’Argentina batterà il Brasile tra il 6 e l’8 marzo a Tecnopolis  o nel playoff per mantenere il posto nel Gruppo Mondiale, che si svolgerà nel mese di Settembre .

L’ultimo incontro di Davis che ha giocato è stato quello della finale 2012, in cui la squadra capitanata da Martín Jaite fu sconfitta dalla Repubblica Ceca alla Parque Roca. Da lì in poi , le differenze di vedute con Jaite e la freddezza con alcuni dirigenti della AAT, soprattutto col vicepresidente Hector Romani allontanarono dalla squadra argentina il suo miglior giocatore.

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