Indovina chi paga la cena? Djokovic è già oltre Becker (Martucci), Hewitt in carcere «Era un pedofilo stuprò le allieve» (Cocchi)

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Indovina chi paga la cena? Djokovic è già oltre Becker (Martucci), Hewitt in carcere «Era un pedofilo stuprò le allieve» (Cocchi)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Indovina chi paga la cena? Djokovic è già oltre Becker

 

Vincenzo Martucci, la gazzetta dello sport del 24.03.2015

 

Lendl-Murray? Perfetta. Edberg-Federer? Geniale. Ivanisevic-Cilic e ChangNishikori? Quasi scontate. Becker-Djokovic? Improbabile. Eppure la coppia funziona, anche se Bum Bum era tutto potenza ed istinto mentre Novak è razionalità ed elasticità. Funziona, come la prima di servizio di Djoker e qualche sua sortita a rete. Come il trionfo dell’ultimo Wimbledon, come gli Australian Open di gennaio, come Indian Wells domenica. Quando il serbo ha toccato quota 50 titoli Atp Tour, staccando il coach tedesco a 49. E poi raccontando davanti ai microfoni che il sorpasso costerà una bella cena, questa settimana a Miami, al 6 volte campione Slam, famoso soprattutto per i 3 Wimbledon in 7 finali, il primo, tuttora record, a 17 anni. Ci sta. E’ nelle corde del tedesco, e nelle caratteristiche del rapporto Boris-Nole, un po’ ironico, molto psicologico-motivazionale. Nole ha chiesto aiuto a Boris proprio perché troppo spesso, nei tornei importanti contro gli avversari importanti e nei momenti importanti, gli si era spento all’improvviso l’interruttore dell’attenzione. Ed aveva perso occasioni anche clamorose. Invece, proprio a un anno in qua, le cose stanno sensibilmente migliorando. I black out— ahi-lui — sono tuttora possibili, come domenica a Indian Wells, quando all’eroe di Serbia gli si è inceppato il servizio (doppio fallo) e il dritto sul 4-3 del secondo set, e quindi ancora il servizio (doppio fallo) sul 3-2 del tie-break, e di nuovo la battuta coi due doppi falli consecutivi sul 5-4. Un autentico suicidio, con aiutino fondamentale al disperato Federer e perciò legittimo surplus di racchetta frantumata. Ma ultimamente Djokovic si riprende, non esce definitivamente dal match CALMA II dubbio che il segreto sia Becker rimane. Come sarebbe finita se Roger non avesse avuto 33 anni, ma 27 come Nole, e avesse potuto schierare anche la sua clamorosa fisici-tà? Il Magnifico paga anche i 43 errori gratuiti: «Che delusione vedermi sfuggire il match, ma Nole ha trovato una marcia in più». Djoker dribbla i tranelli della mente: «Sono riuscito a superare la frustrazione di lasciarmi prendere quel tie-break con 3 doppi falli nei momenti cruciali. Siamo umani, sotto pressione, cadiamo. E’ lo sport. Quand’è successo, mi sono detto: “Ok, ho fatto un gran bel match, con tanta solidità, prendendomi i rischi giusti, dovevo vincere in due set, ma fra un minuto devo riconcentrarmi, rialzarmi e giocare al massimo”. E nel terzo set sono riuscito a calmarmi e sono tornato a muovermi in modo meno frenetico». MOTIVAZIONE Becker o non Becker?……

 

Hewitt in carcere «Era un pedofilo stuprò le allieve»

 

Federica Cocchi, la gazzetta dello sport del 24.03.2015

 

L’ex doppista, oggi 75enne, condannato ieri in Sudafrica. Le violenze, tre denunciate, 30 anni fa Federica Cocchi Non c’è gloria sportiva che tenga per chi commetta un gesto odioso come lo stupro. Non c’è oblio per chi approfitta sessualmente di una ragazzina, e non c’è stato nemmeno nel caso di Bob Hewitt, grande campione di doppio con i suoi nove titoli Slam in coppia con Frew McMillan e sei titoli in doppio misto tra gli anni Sessanta e Settanta. Ha anche vinto la Davis con il Sudafrica nel 1974 dopo aver superato l’Italia in semifinale. Ma ieri, a 75 anni, la vita gli ha chiesto il conto ed è stato condannato per due stupri, tra cui quello di una dodicenne, da un tribunale sudafricano. I reati risalgono agli anni 80 e 90, quando Hewitt, nato in Australia ma che ha trascorso gran parte della vita in Sudafrica, allenava giovani giocatrici. GIUDICE Il giudice Bert Barn dell’Alta corte di South Gauteng di Palm Ridge, alle porte di Johannesburg, ha definito schiaccianti le prove a suo carico nonostante Hewitt abbia sempre respinto ogni accusa e la moglie sia sempre stata dalla sua parte. Durante il processo, le vittime hanno raccontato che il burbero maestro le molestava durante le lezioni. Una di loro ha raccontato di essere stata aggredita e stuprata nell’auto del tennista quando aveva solo 12 anni. Il giudice è stato inflessibile con lo stupratore seriale, e in Sudafrica raramente si viene perseguiti per reati trascorsi da così tanto tempo: «Il tempo non cancella il crimine – ha sentenziato -. Un colpevole non dovrebbe mai restare impunito»…..

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