WTA Miami: Serena fa 8, spazzata via Carla Suarez Navarro in meno di un'ora

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WTA Miami: Serena fa 8, spazzata via Carla Suarez Navarro in meno di un’ora

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La finale del Premier Mandatory di Miami dura appena 56 minuti, Serena Williams, in versione Deluxe diventa la quarta donna a vincere 8 volte un torneo nell’Era Open. Conquista gli ultimi 10 giochi dell’incontro e chiude 6-2 6-0 contro una impotente Carla Suarez Navarro

[1] S. Williams b. [12] C.Suarez Navarro 6-2 6-0 (Da Miami, NoMercy)

È finita come tutti si aspettassero finisse la finale del Miami Open. Serena Williams ha sconfitto Carla Suarez Navarro in una partita totalmente a senso unico, conquistando così il suo ottavo titolo qui a Miami. Navarro si è dovuta arrendere ben presto alla superiorità schiacciante della sua avversaria, che dal 2-2 primo set è stata inarrestabile.
Il primo set parte con la Williams al servizio e fin da subito si vede che la tennista statunitense è ben centrata e con la giusta mentalità. Dopo aver tenuto il servizio a zero, Williams si fa sentire anche in risposta e solo una serie di errori evita a Navarro di capitolare già al secondo gioco. Il quarto game rappresenta un po’ il climax dell’incontro con una Navarro al servizio che, nonostante giochi alla grande, solo gli errori di Serena le permettono di portare a casa il punto del 2-2. Da questo momento Serena centrerà definitivamente i suoi colpi a rimbalzo e per la spagnola non ci sarà più nulla da fare. Per provare a contrastare questa differenza di potenza di palla Navarro inizierà a forzare sempre di più i colpi e aumentare il numero dei suoi errori. Nel sesto gioco arriva il primo break dell’incontro con Carla che, provando a tenere Serena lontano dalla linea di fondo tira quattro rovesci troppo lunghi (così la spagnola nell’intervista post-match:”Serena giocava con molto spin sul mio rovescio e la palla rimbalzava molto alta, per questo motivo mi rifugiavo spesso nello slice. Ho bisogno di più potenza”) e consegna il punto del 4-2 all’avversaria. La partita finisce qui, da adesso in poi sarà solo accademia per la Williams. Ma Serena non è solo superiorità fisica, ma è anche grande talento tennistico. Bellissimo il punto che le procura il primo set point del parziale, chiuso da un ottimo tocco di volo. Il set si chiuderà tre punti dopo al terzo set point per 6-2.
Il secondo set inizia con tre errori gratuiti di Serena nel suo game di battuta, errori che permettono a Carla di conquistare la sua prima ed unica palla break dell’incontro. E come reagisce Serena a questo primo (e ultimo) passaggio a vuoto? Due ace e una prima vincente. E il parziale da questo momento fino a fine incontro sarà di 23 punti a 2 per la Williams per chiudere sul 6-0 finale.

Impressionante la partita di una Williams perfetta sotto tutti i punti di vista. Serena dimostra una volta di più che quando vuole vincere ed è competitiva le avversarie possono giocare solo per il secondo posto. Dopo un torneo sotto tono con il servizio, ritrova anche questo fondamentale proprio nella partita che conta di più, con un più che buono 61% di prime in campo. Navarro ha ben poco da recriminare per questa sconfitta, forse solo quella di essersi abbattuta prima di fine partita, ma le cose non sarebbero cambiate di molto. Per Serena si tratta del sessantaseiesimo titolo da professionista, il numero otto qui a Miami, che sommato ai sei US Open e ai sei Australian Open, ne fa con differenza la tennista più vincente di sempre su cemento, almeno per quanto riguarda titoli così prestigiosi. Serena inoltre diventa la quarta giocatrice dell’Era Open a vincere un torneo perlomeno 8 volte, dopo Chris Evert (8 ad Hilton Head), Martina Navratilova (12 a Chicago, 11 ad Eastbourne, 9 a Dallas, Washington DC e Wimbledon ed 8 a Los Angeles e WTA Finals) e Steffi Graf (9 a Berlino).

 

 

 

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