Roland Garros interviste, Monfils: "Io, Tsonga, Simon e Gasquet abbiamo le stesse possibilità di vincere il torneo”


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Roland Garros interviste, Monfils: “Io, Tsonga, Simon e Gasquet abbiamo le stesse possibilità di vincere il torneo”


Roland Garros, primo turno: G. Monfils b. E. Roger-Vasselin 6-2 6-7 6-1 7-5. L’intervista del dopo partita a Gael Monfils

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Abbiamo avuto l’impressione che tu fossi in modalità corrente alternata. Era a causa del vento?
Le condizioni meteo non erano buone, ma ad un certo punto non mi sentivo di correre molto e Edouard non ha iniziato il match bene così ho iniziato in vantaggio. Ero avanti di un set e ho iniziato a giocare dei dropshots. Non ero al 100% nel mio gioco. Poi lui ha aggiustato il suo gioco e ha iniziato a gestire meglio le condizioni del tempo. Ho dovuto lottare un po’ di più. Ho perso il tie-break e mi ha costretto a far crescere di nuovo il mio gioco. E ancora una volta, dopo che ho preso il controllo del quarto set, sono diventato un po’ pigro, lui ha lottato e mi ha costretto a impegnarmi di più. Quindi non è stato facile, perché ogni volta che abbassavo il livello lui ha giocato veramente bene. Sono stato sorpreso da come ha giocato in quei momenti perché a volte puoi alzare il livello di gioco ma in quei momenti lui giocava molto profondo e mi ha reso difficile la vita.

È stato un match strano. Che cosa hai imparato da questa partita?
Sono felice perché sono stato calmo. Viste le condizioni difficili sono felice di aver fatto tanti vincenti ma ho avuto problemi a trovare il mio gioco a causa del vento. Ma la mia risposta è stata buona, sono felice di questo aspetto, è tanto che ci lavoro in allenamento. È sempre una bella sensazione giocare due ore e mezza ed è stato un buon match. Non volevo sottovalutare Edouard, ha giocato molto bene ed è stato sempre presente nei momenti importanti.

Quindi stavi controllando il match ma c’è un set di troppo?
Avevo il controllo ma è stato molto difficile batterlo e ha vinto un set. Uno di troppo? Non credo di aver dovuto attingere troppo dalle mie riserve, tanto per dire.

Non hai giocato molto gli ultimi 10 giorni quindi ti dà confidenza l’essere stato solido da fondo? È qualcosa di cui hai bisogno all’inizio di un torneo come il Roland Garros, avere delle certezze?
Sì, per questo sono contento, in certi momenti in cui ero sopra di un break ho cercato di prendere fiducia. Era tanto che non giocavo così bene e ci sono stati momenti in cui non potevo correre bene per il ginocchio, l’avete visto. Ma i primi turni sono utili anche per questo, per sentirsi meglio. Oggi ci sono delle cose che sono andate bene, ma per il secondo turno devo fare un passo in più.

Come sei organizzato con Jan De Witt? Ha due giocatori nel torneo. E poi sembravi infastidito dai pantaloncini all’inizio del match.
Jan inizia sempre col primo giocatore, seguirà tutto il match di chi gioca per primo. E se Gilles (Simon, ndt) gioca più a lungo lui rimane lì, non va al riscaldamento dell’altro. Il primo che scende in campo ha la priorità. Sui pantaloncini sì, non riuscivo a mettere le palline in tasca, era troppo piccola! È qualcosa di fastidioso perché hai la tua routine. Non è la stessa cosa avere la seconda palla in tasca o doversi girare ogni volta per prendere la palla, ho dovuto abituarmi ma al prossimo match cambierò pantaloncini.

Parlando della difesa oggi il tuo gioco difensivo è stato buono. Al prossimo turno sarai più vicino alla riga? Sarai più aggressivo passo dopo passo?
Sarò felice se riuscirò a rispondere dalla linea di fondo. Oggi non aveva molta fiducia ma quando le condizioni sono così per il vento è più facile stare dietro la linea di fondo. Anche le condizioni meteo influenzano questa cosa. Voglio sentirmi bene, sentire la palla, e se posso vincere il prossimo match va bene ma se potrò non essere sempre aggressivo è ok.

Tutti parlano di te come la migliore speranza francese per il torneo. Senti più pressione rispetto agli altri anni?
Credo che per colpa vostra Edouard avesse più voglia di vincere che mai. Grazie per questo. Credo che Jo, Richard e Gilles abbiano le stesse possibilità che ho io. Apprezzo i vostri commenti ma quando giochi te ne dimentichi e pensi solo a vincere ogni match.

Al prossimo turno giocherai contro Schwartzman. Non una partita facile per un secondo turno.
No, non facile. Ha portato Roger al terzo a Istanbul. Non lo conosco molto bene. Non posso dirvi diversamente ma sarà un gran match perché lui è uno che non ti regala i punti. Perciò non voglio difendermi troppo ma allo stesso tempo voglio poter giocare lunghi scambi e vedere come giocare con lui. Ho molta fiducia in Jan e lui mi spiegherà perfettamente come fare.

Non hai ancora guardato il tabellone? Non vuoi saper con chi potresti giocare?
No, gli altri anni lo guardavo ma stavolta no. Ho visto Robredo sul Suzanne Lenglen e se dovrò giocare con lui al terzo turno sarà dura. Non sarà lui? È l’unico che ho visto, sono andato subito al Lenglen e ho detto a Gad, cavoli, c’è Robredo al terzo turno e tu non me l’hai detto!

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