Wimbledon, uomini: tutto come previsto, Federer-Murray semifinale dei sogni

Wimbledon

Wimbledon, uomini: tutto come previsto, Federer-Murray semifinale dei sogni

A Wimbledon la semifinale più attesa, quella tra Roger Federer e Andy Murray. La pioggia non distrae Federer che senza problemi raggiunge la sua decima semifinale. Allo scozzese basta il minimo indispensabile per superare un ottimo Pospisil

Pubblicato

il

 

Ubaldo commenta i quarti di finale di Wimbledon

Ubaldo e Steve Flink commentano i quarti di finale di Wimbledon (in inglese)

[2] R. Federer b. [12] G. Simon 6-3 7-5 6-2 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Roger Federer non si fa imbrigliare dal tennis ragnatela di Gilles Simon e, nel suo giardino londinese, centra la 37a semifinale slam in carriera, nonché la 10 a Wimbledon. Nelle ultime 13 partite Slam contro un francese, si aggiudica la 12a vittoria (l’unica sconfitta per mano di un transalpino negli ultimi 13 incontri major è arrivata contro Tsonga, al Roland Garros del 2013). Solido, propositivo e centratissimo, l’elvetico non ha lasciato scampo al tennista di Nizza che ha disputato oggi il suo primo quarto a Church Road ma ha fallito la possibilità di raggiungere la sua prima semifinale in un major.

Il francese può vantare 2 vittorie con il campionissimo svizzero su 7 confronti anche se, ormai, sono alquanto datate poiché risalgono al 2008. Negli ultimi 5 scontri è sempre stato lo svizzero ad agguantare la vittoria anche se i due non si sono mai incontrati sull’erba. Certo, Roger Federer gioca nel suo giardino mentre il manto verde non è affatto la superficie prediletta di Gilou che approda quest’anno per la prima volta ai quarti all’All England Club. Per lui una sola finale a Eastbourne nel 2013, persa contro Feliciano Lopez.

Federer comincia il suo 45° quarto slam – 13° a Church Road – con il piede sull’acceleratore, strappando a Gilles il primo servizio dell’incontro. Break in apertura quindi per lui che si porta poi in vantaggio 3-0. Ed ecco che Giove Pluvio decide di fare una visitina in quel di Wimbledon con una pioggerellina fina fina. Il gioco viene interrotto per essere ripreso dopo circa 30 minuti. Non lascia respiro Roger al tennis cartesiano di Gilles che, nonostante cominci a visitare tutta la geometria del campo, viene a sua volta “beffato” dall’inventiva dello svizzero. Piano piano comunque Simon cerca di far fruttare i suoi fendenti ragionati e accorcia così le distanze sul 3-5. Il tennis del n. 2 del mondo è però sempre più propositivo: i serve & volley, gli attacchi e le smorzate sono il piatto forte del menù svizzero che permettono a Federer di intascare agevolmente il primo parziale per 6-3 in 30 minuti esatti di gioco.

Ma attenzione perché ora Gilles comincia a ingranare la marcia della regolarità, della precisione e della profondità, cercando di impedire la verticalizzazione del tennis di Federer. I due mantengono dunque l’equilibrio fino al 3-3. Nonostante il francese impegni lo svizzero in un botta e risposta sempre più prolungato, questi riesce a non farsi irretire e, spingendo e facendo muovere Gilou, gli strappa il servizio mettendo un seria ipoteca anche sul secondo parziale. Nel frattempo, dal campo centrale giungono, a tratti, le urla e gli applausi degli spettatori che assistono all’incontro di Andy Murray, che oggi ha l’onore di essere ammirato dal Principe William e da Kate Middleton, duchessa di Cambridge.

Ma ecco che Simon, zitto zitto, sorprende lo svizzero rifilandogli il break a zero e riagganciandolo sul 5-5; ma, soprattutto, interrompe la striscia dei 116 game di fila senza break per Federer dal match di primo turno contro Kohlschreiber ad Halle. Ma l’exploit francese finisce qui. Un sonorissimo “Come on!” di Roger suggella il 6-5.  E arriva la seconda interruzione per pioggia.

La pausa non sembra distrarre l’elevetico che, alla ripresa, si aggiudica anche la seconda frazione per 7-5, trovandosi ad un solo set dalla sua 37a semifinale slam. Roger aveva stabilito il record nel 2012 superando Jimmy Connors che è secondo con ben 31 semifinali major.

Il break svizzero non tarda ad arrivare neanche nel terzo set, break che permette al n. 2 del mondo di salire rapidamente 2-0. Ancora una volta Gilles prova a mettere in difficoltà l’avversario ma, questa volta, il risultato è alquanto deludente. Roger prende il largo nello score e veleggia deciso fino alla vittoria per 6-3 7-5 6-2. Raggiunge così la sua 37a semifinale in un major e la 10a all’All England Club mentre il tennista di Nizza deve rimandare il rendez-vous con la sua prima semifinale slam; anche perché oggi il suo tennis cartesiano nulla ha potuto con l’aggressività dirompente del 7 volte campione a Church Road. “Sono contento di aver incontrato un buon risponditore come Gilles prima di affrontare Andy. Questo sicuramente mi ha aiutato per preparare ora il match con lui; non dovrò cambiare molto il mio gioco con Murray ma dovrò stare attento a non servirgli troppe seconde” ha dichiarato Roger in conferenza stampa, un Roger Federer apparso particolarmente soddisfatto del proprio incontro di oggi: “Oggi ho fatto un’ottima partita, ho servito bene, ho attaccato bene. Somo molto contento”.

Immagine

[3] A. Murray b. V. Pospisil 6-4 7-5 6-4 (Alberto Prestileo e, da Londra, Roberto Salerno)

Andy Murray vince in tre set più duri del previsto contro Vasek Pospisil, 6-4 7-5 6-3, in poco più di due ore, raggiungendo la semifinale, dove ad attenderlo ci sarà Roger Federer, che ha vinto a sua volta contro Simon in tre comodi set.
Murray dunque raggiunge per la sesta volta le semifinali dell’All England Club, e lo fa avendo la meglio non solo sul canadese, ma anche sulla pioggia. Sul centrale infatti la partita viene per due volte sospesa a causa della pioggia: dopo la prima volta sul 3-1 del primo set, i due tornano in campo con il tetto che rimane aperto. Ma dopo la seconda il tetto viene chiuso e il resto della partita viene giocato indoor. Non è cambiato nulla, in realtà, Pospisil ha giocato una partita più che decorosa anche se il risultato non è mai stato in discussione.
L’allievo di Amelie Mauresmo passa così agevolmente al penultimo atto di Wimbledon, giocando un match discreto, senza troppi intoppi se non, appunto, di carattere meteorologico. D’altra parte, dall’altro lato della rete c’era un giocatore di livello decisamente inferiore, malgrado l’eccellente torneo disputato. Pospisil non è nemmeno stato fortunato, o forse attento, nei momenti chiave di secondo e terzo set: nel secondo parziale, sul 5 pari, 30-30 e servizio, Pospisil si è visto chiamare il warning dall’arbitro, mentre sul 4-4, 0-30 e servizio del set decisivo, è arrivato il time violation, dunque obbligato servire la seconda. Decisione che, forse a sorpresa, ha indispettito il pubblico del centrale, che si è fatto sentire con i soliti poco eleganti “buuu”, anche se va a suo onore il fatto che abbia prodotto la protesta contro gli interessi del gicoatore di casa.
Al di là comunque delle sfortunate chiamate, Murray ha totalmente meritato la vittoria, rimanendo sempre in controllo e cambiando marcia nei momenti giusti, vincendo la partita con un break per set. Non è un caso che l’unica volta che lo scozzese ha concesso la palla break è stata proprio nell’ultimo game, quando forse un po’ di tensione si è fatta sentire. Il vero problema per Andy Murray è che arriva alla sfida che tutti volevano senza aver avuto dei test particolarmente probanti tant’è che è difficile comprende il suo stato di forma. Soprattutto dopo aver visto il Federer centrato di oggi, che invece fila come un treno. Venerdì ci aspettiamo i giochi di artificio.

In aggiornamento

Immagine

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement