ATP Shanghai: Seppi fuori sprecando match point. Avanti Kyrgios e Tsonga

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ATP Shanghai: Seppi fuori sprecando match point. Avanti Kyrgios e Tsonga

Grandi rimpianti per il nostro Andreas Seppi, che spreca un match point e alla fine capitola al tiebreak decisivo contro Steve Johnson. Esordio vincente per Nick Kyrgios: due set a zero a Haider-Maurer, ora lo attende Kei Nishikori. John Isner passeggia con Mannarino, mentre Jo Tsonga rimonta un set a Tommy Robredo. Marin Cilic salva match point e si salva al tiebreak del terzo con Wu

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S. Johnson b. A. Seppi 4-6 6-1 7-6(2)  (Ferruccio Roberti)

Andreas Seppi lotta sino alla fine, ma spreca una grande occasione (ha avuto un match point sul 5-3 e servizio nel terzo set) ed alla fine esce dal campo sconfitto e deluso per aver mancato di un solo punto la possibilità di avanzare in un Master 1000. Era del resto una partita dal pronostico assolutamente incerto quella che vedeva affrontarsi sul campo numero 7 del Qizhong Tennis Center di Shangai, Steve Johnson, 25 enne californiano al 47esimo posto del ranking e specialista dei campi in cemento all’ aperto contro il nostro Andreas Seppi, nelle nuove classifiche pubblicate stamani appena scalzato da Fabio Fognini come numero 1 italiano, ma pur sempre occupante un prestigioso numero 27 del mondo. Anche l’unico precedente tra i due, risalente al 2013 sul cemento americano di Winston Salem (vittoria 7-5 al terzo per l’ americano) faceva del resto presagire ad una battaglia tennistica, come difatti è stato il match di oggi, molto intenso e durato più di due ore di gioco. Parte bene Andreas (come non gli capita spessissimo) e subito strappa nel game di apertura il servizio all’avversario, circostanza che replica nel settimo game: a poco serve il controbreak di Johnson dell’ottavo gioco, perché Seppi chiude il primo parziale per 6-4 in quarantaquattro minuti. Poca storia ha invece il secondo set: sul 1-1, il californiano prende il largo infilando una serie di cinque game consecutivi che gli consentono di arrivare in scioltezza alla terza e decisiva partita. Nel set decisivo, si torna sin dall’ inizio a rispettare pedissequamente i servizi, sino al sesto game nel quale il nostro giocatore strappa il servizio a Johnson: sembra il preludio ad un’importante vittoria, ma non è purtroppo cosi. Nell’ottavo gioco, come detto, Andreas si garantisce sul proprio servizio un match point, ma non è capace di capitalizzarlo: il californiano prende così coraggio e trascina la partita al tie-break decisivo: in quel frangente è più lucido e freddo dell’ italiano e vince così l’ incontro, ottenendo la possibilità di sfidare nel secondo turno Andy Murray.

N. Kyrgios b. A. Haider-Maurer 6-3 6-2  (Ferruccio Roberti)

Nick Kyrgios, ventenne australiano al numero 32 del ranking ATP, supera il primo turno nell’ unico Master 1000 asiatico senza eccessivi patemi, sconfiggendo l’austriaco Andreas Haider-Maurer, sessantesimo giocatore al mondo ed ultimo ad essere direttamente ammesso in tabellone. Il  teenager di Canberra, sinora chiacchierato più per il suo carattere “estroverso” che per i risultati ottenuti, parte subito bene, strappando nel primo gioco il servizio all’austriaco: si vede poco tennis, essendo il resto dei game del primo parziale dominati dal servizio potente di entrambi. Tale inerzia si conferma sino all’ ottavo game, nel quale Kyrgios deve fronteggiare due break point, annullati col servizio, situazione di punteggio che fa perdere la trebisonda ad Haider-Maurer, capace di perdere nuovamente il servizio anche nel nono game e di consegnare il set all’australiano in appena ventisei minuti. Nel secondo parziale si riscontra ancora minore  qualità di gioco: Krygios fa valere la sua maggiore pesantezza di palla e la limpida classe di cui dispone, strappa nel sesto ed ottavo game il servizio all’avversario ed in un’ora e quattro minuti si concede senza patemi l’accesso al secondo turno, nel quale affronterà Kei Nishikori, avversario ben più ostico di quello odierno.

[13] J. Isner b. A. Mannarino 6-1 6-2 (Riccardo Urbani)

Esordio veloce e indolore per John Isner , testa di serie numero 13 del Master 1000 cinese, opposto al tennis estemporaneo di Adrian Mannarino, numero 41 del mondo. Già in partenza il francese cede subito il servizio, quasi fosse un presagio, ma la svolta arriva al quarto gioco: in uscita dalla battuta accusa un fastidio all’inguine destro che lo condizionerà per tutta la breve durata di una partita sempre più simile, nelle sembianze,  ad un calvario. Complice il male che ne influenza gli spostamenti, il mancino esaspera il suo gioco già di per sé votato al rischio e alla ricerca del vincente. Questo estremo  tentativo di abbreviare lo scambio lo porta a tirare tutto come un forsennato, ben oltre i propri limiti e i propri mezzi tecnici. Ne derivano 25 errori non forzati in soli 45 minuti di incontro, una statistica che non perdona, numeri che non ti permettono di salvarti. Dall’altro lato della rete Isner si limita a fare il suo, bombardando con un servizio particolarmente efficace che gli regala 20 ace e una percentuale sontuosa di 81% di prime palle in campo. Con una simile arma così rodata l’americano potrebbe diventare un brutto cliente per chiunque, a partire da Goffin, suo prossimo avversario se dovesse avere la meglio sul qualificato giapponese Soeda

[16] J.W. Tsonga b. T. Robredo 6-7(5) 6-2 6-2 (Michele Gasperini)

Esordio vincente per la testa di serie No.16 del Masters 1000 di Shanghai, Jo-Wilfried Tsonga, abile a rimontare un set di svantaggio sul No.30 del ranking ATP, Tommy Robredo, qualificandosi per il secondo turno dopo due ore esatte di gioco nonostante una prova piuttosto incolore.
Il francese, reduce da una stagione tutt’altro che esaltante, a parte il successo di Metz di poche settimane fa, appare molto lento e impacciato, fatica ad entrare nel match, falloso di da fondo ma aggrappato alla battuta, davvero efficace. Robredo, di contro, svolge il suo, come sempre, anche se piuttosto limitato da un fastidio al gomito, imponendo la propria maggiore capacità tecnico-tattica del match.
L’unico ad avere chanche di break nel primo set, però, è Tsonga, il quale non capitalizza quattro break point nel nono gioco (di cui tre consecutive), finendo per capitolare al tiebreak al dodicesimo punto con l’ennesimo errore di dritto.
Dal secondo set il finalista di Melbourne 2008 sale di livello, muovendosi con maggiore rapidità e imponendo la superiore potenza: l’iberico non riesce più a reggere gli scambi da dietro, in difficoltà anche per la menomazione all’arto sinistro, cedendo due volte il servizio senza appello nel quarto e ottavo game, allungando il match. Set decisivo che inizia alla grande per il transalpino, il quale breakka in apertura il proprio avversario, sempre più nervoso e rassegnato; Tsonga però si distrae, nel gioco seguente, subendo il primo break incontro a zero. Ma Robredo non riesce più a mantenere il proprio servizio, subendo troppo con la seconda, perdendo i successivi due turni a 30 e 15, consegnando il match nelle mani di Jo, il quale affronterà Victor Estrella Burgos nel prossimo turno.
Altri risultati:
Negli altri incontri disputati in questa seconda giornata del Masters 1000 cinese, fatica molto più del previsto, nell’ultimo match in programma sul Centrale, la testa di serie No.14, Marin Cilic, il quale è costretto a recuperare un set e a salvare addirittura un match point sul 4-5 30-40 nel terzo parziale, grazie ad un servizio vincente, prima di aver ragione nel tiebreak decisivo sulla wild card locale Di Wu, già protagonista di un buon match settimana scorsa contro Rafa Nadal a Pechino. Il croato, apparso estremamente lento e in scarsa fiducia, si salva grazie al servizio nei momenti delicati. Al prossimo turno lo attende un derby, contro il giovane Borna Coric.
Nel corso della mattinata Dominic Thiem ha disposto senza particolari problemi del qualificato Yen-Hsun Lu, concedendo solo sei game al tennista di Taipei: solido e concentrato al servizio e con il rovescio, la superficie piuttosto lenta di quest’anno di Shanghai agevola le ampie aperture dell’austriaco, il quale riesce così ad imporre la propria superiore pesantezza di palla, breakkando l’asiatico tre volte nel match senza mai concedere la battuta.
Il bombardiere croato Ivo Karlovic, da poco “Re degli ace” (superato il record di Goran Ivanisevic, fermo a 10.237) nell’inaspettata sconfitta patita da Pablito Cuevas a Pechino, si risolleva e supera in due parziali Jeremy Chardy, No.29 del mondo. Break a freddo per il francese, il quale non riuscirà più a recuperare (nonostante uno 0-40 nel sesto gioco) il parziale, con il croato freddo e implacabile come sempre alla battuta. Nel secondo parziale c’è più lotta: l’unico ad avere palla break, infatti, è Chardy, ma Karlovic annulla ancora una volta, portandolo al tiebreak, dove recupera da 1-4, concludendo l’incontro al quattordicesimo punto. Il croato ora se la vedrà con Rafa Nadal.

Risultati:

M. Klizan b. [WC] Z. Zhang 7-6(8) 6-2
N. Kyrgios b. [Q] A. Haider-Maurer 6-3 6-2
R. Bautista-Agut b. G. Garcia-Lopez 6-2 6-3
I. Karlovic b. J. Chardy 6-4 7-6(6)
S. Johnson b. A. Seppi 4-6 6-1 7-6(2)
[13] J. Isner b. A. Mannarino 6-1 6-2
D. Thiem b. [Q] Y. H. Lu 6-3 6-3
V. Estrella-Burgos b. [LL] D. Young 6-2 4-6 6-4
[Q] A. Ramos-Vinolas b. S. Querrey 6-4 4-6 7-5
[15] F. Lopez b. [Q] A. Kuznetsov 6-4 7-6(3)
L. Mayer b. [WC] Y. Bai 6-0 6-1
[16] J. W. Tsonga b. T. Robredo 6-7(5) 6-2 6-2
[14] M. Cilic b. [WC] D. Wu 4-6 6-3 7-6(4)

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