Muguruza sempre più in alto, arriva imbattuta in semifinale (Crivelli). Sul Masters il vento di Garbine, semifinale in singolare e doppio (Tuttosport). La Muguruza è pronta agli straordinari (Corsport)

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Muguruza sempre più in alto, arriva imbattuta in semifinale (Crivelli). Sul Masters il vento di Garbine, semifinale in singolare e doppio (Tuttosport). La Muguruza è pronta agli straordinari (Corsport)

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Muguruza sempre più in alto, arriva imbattuta in semifinale (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Tanta roba. Espressione ormai abusata e sinceramente nemmeno troppo elegante. Ma evidentemente efficace, se anche i paludati quotidiani inglesi hanno usato le paroline magiche «The Big Thing» per definire gli orizzonti della stella più che nascente di Garbine Muguruza. Come dice Chris Evert, una che ha la vista lunga non solo per il passato da fenomeno ma perché tiene un’Accademia di grande successo per ragazzine, «la spagnola ha tutti gli strumenti per diventare presto numero uno. Che poi lo diventi davvero, dipende sostanzialmente da lei». ATIPICA Abituati al modello iberico della tennista bassotta, tutta corsa e difesa, l’ingresso di Immacolata (questo significa il suo nome in basco) nel gotha delle top player ha avuto l’effetto dirompente di una folata ciclonica. Sarà merito del melting pot determinato dalla madre venezuelana di Caracas, ma la Muguruza tocca il metro e 82 e gioca in spinta fin dal servizio. Però non è solo una picchiatrice come va di moda oggi, perché sa usare il rovescio bimane lungolinea come un fioretto e non disdegna l’utilizzo della volée, anche se deve perfezionarsi. Intanto, è già numero 3 del mondo, ha messo paura a Serena Williams nella finale di Wimbledon ed è approdata a Singapore con le stimmate della favorita, dopo il trionfo a Pechino. Un ruolo che non l’ha affranta troppo, se è vero che plana in semifinale al Masters, torneo che disputa per la prima volta, con tre vittorie su tre. Più che le rivali, al momento può darle fastidio solo il surplus di fatica, visto che è in semifinale pure in doppio (con la Suarez Navarro) e così ha finito per giocare tutti i giorni mentre le altre si godevano piscina, massaggi e spa: «Sono un po’ stanca, ma è una situazione che devo gestire: tutte vorrebbero essere nella mia posizione». COME NADAL Era dal 2001, quando ci arrivò Arancia Sanchez, che una spagnola non si meritava il viaggio alle Finals e proprio la vincitrice di quattro Slam la benedice come manna dal cielo: «Per la Spagna è una grande fortuna aver trovato Garbine (corretto, visto che poteva scegliere anche il Venezuela, che l’ha corteggiata a lungo, ndr): dopo me e Conchita Martinez, negli ultimi 15 anni abbiamo avuto ottime giocatrici, ma lei può fare davvero la storia». Intanto, contro la Kvitova, ha illustrato le doti di una futura regina, volendo fortemente vincere una partita (bella e difficile) che non contava più nulla: «Nadal ce lo ha insegnato – dice lei – non bisogna lasciare nulla indietro. E poi lui mi piace perché è un ottimo ragazzo anche fuori dal campo, non sopporto i tennisti che si prendono troppo sul serio». La ceca, pur sconfitta, avrà poi l’aiuto fin lì inatteso della connazionale Safarova già eliminata, che batte in due set una Kerber ammosciata dalla quasi certezza della qualificazione (le bastava vincere un set). Così, accanto a Muguruza e Sharapova imbattute, in semifinale arrivano due giocatrici (l’altra è la Radwanska) che hanno vinto una partita su tre. E non dite che è il bello della formula.

 

Sul Masters il vento di Garbine, semifinale in singolare e doppio (Tuttosport)

Muguruza-Radhvanska e Sharapova-Kvitova: queste le semifinali delle Wta Finals che si giocheranno oggi a Singapore (dietta tv Supertennis alle 8 e alle 11). Forte delle precedenti affermazioni su Safarova e Kerber la 22enne Muguruza, debuttante al Masters, ha superato per 6-4, 4-6, 7-5 la Kvitova. Ha faticato più del previsto, però: pur non al meglio della condizione, per gli strascichi della mononucleosi che la affligge da mesi, Petra ha dato filo da torcere a Garbine, arrivando, nel decimo game del terzo set, a due punti dalla vittoria. Poi, sotto 5-6, ha annullato alla spagnola quattro match point prima di cedere. Salita lunedì sul podio del tennis mondiale, scalzando dal terzo gradino la Sharapova, la Muguruza è la prima spagnola, dopo Arantxa Sanchez nel 1993, a raggiungere le semifinali. Per di più, vi è approdata anche nel doppio, in coppia con la connazionale Carla Suarez Navarro. Per qualificarsi le sarebbe bastato vincere un set: ha ottenuto il terzo successo, evitando così in semifinale la Sharapova. L’esito della successiva sfida tra mancine sembrava scontato, quantomeno in prospettiva semifinali: alla Kerber bastava vincere un set. Ma la Safarova, le ha negato anche quello, vincendo il primo match a Singapore. E facendo così un favore alla Kvitova: che, pur con una vittoria e due sconfitte come le altre due, si è qualificata per il miglior quoziente set. TORNEO BASILEA Definite le semifinali del torneo di Basilea. Oggi si giocheranno Nadal- Gasquet e Federer-Sock Davis. NO WAWRINKA L’attuale numero 4 ATP Stan Wawrinka quasi sicuramente non parteciperà al primo turno di Coppa Davis che vedrà la Svizzera far visita all’Italia

 

La Muguruza è pronta agli straordinari (Corriere dello Sport)

Beata gioventù! Forte dei suoi 22 anni da poco compiuti (è nata l’8 ottobre), Garbine Muguruza è pronta a fare gli straordinari nel Masters Wta a Singapore. Non solo ieri la spagnola di nascita venezuelana ha messo al sicuro la qualificazione alle semifinali di singolare con la terza vittoria nelle tre partite di “round robin”, contro Petra Kvitova che, strappandole almeno un set s’è garantita anche lei un posto tra le migliori quattro grazie anche al successo della connazionale e amica Lucie Safarova sulla tedesca Angelique Kerber, ma più tardi ha raggiunto lo stesso obiettivo in doppio in coppia con la connazionale Carla Suarez Navarro. Così la lanciatissima Garbine oggi prima se la vedrà con la polacca Agnieszka Radwanska e poi contro le ceche Hlavackova-Hradecka. Comunque vada, davvero un ruolino di marcia micidiale per la Muguruza, che è arrivata a Singapore da numero 3 del mondo «Certo, mi sento un po’ stanca, ma questa è una nuova sfida per me, mettendo a dura prova il mio fisico con questi impegni ripetuti. Non sarà facile dare il meglio, ma è fantastico essere riuscita a conquistare le semifinali in entrambi i tornei. Spero solo di recuperare energie preziose. La partita con la Radwanska? Anche qui a Singapore sto giocando bene, come ho fatto per l’intera annata. Conto di riuscirci ancora, per chiudere nel migliore dei modi questa avventura al Masters». La Muguruza guida 4-2 nei precedenti con la polacca. Nell’altra semifinale, la russa Maria Sharapova è invece 6-3 sulla Kvitova

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