Paul Dorochenko, ex preparatore atletico di Federer: "Roger non cambiò da un giorno all'altro. Mirka fu fondamentale"

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Paul Dorochenko, ex preparatore atletico di Federer: “Roger non cambiò da un giorno all’altro. Mirka fu fondamentale”

Paul Dorochenko, ex preparatore atletico e fisioterapista di Roger Federer che attualmente collabora con Vasek Pospisil, ha affermato che il cambiamento dello svizzero avvenne soprattutto grazie all’incontro con la sua futura moglie

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Roger Federer - US Open 2015
 

Non c’è dubbio che Paul Dorochenko abbia esperienza da vendere visto che il famoso fisioterapista e preparatore atletico ha fatto parte di team illustri, tra cui quelli di Federer (quando aveva 18 anni), Bruguera e ora Pospisil.

In una recente intervista il francese ha affrontato molti argomenti, primo su tutti Roger Federer e lo stravolgimento della sua indole in campo: “Non cambiò da un giorno all’altro – come invece aveva affermato Benoit Paire nei giorni scorsi durante il torneo parigino – e quando era giovane gli venne affiancato uno psicologo dello sport, ma il fattore determinante fu l’incontro con la sua futura moglie. Anche gli sponsor fecero la sua parte facendogli capire che a loro non piaceva che si comportasse così. Nel tennis di oggi però non puoi muovere neanche un dito che subito ricevi una multa. A volte è importante che i tennisti facciano vedere che sono umani e non macchine”.

Dorochenko ha anche parlato di come il problema di Pospisil sia il fatto che lui stesso si ponga dei limiti. “Vasek ha iniziato tardi a giocare e prima di incontrare Fontang (il suo allenatore, ndr) credeva che di essere solo un giocatore di doppio: buon servizio, buon diritto, ma niente di più… Con Fontang è migliorato molto tecnincamente ed è arrivato al numero 25 del mondo, ma deve crederci di più. A livello mentale si pone dei limiti secondo me”. Così come fu per Federer (e per tanti altri) il canadese ha cominciato a lavorare con un preparatore mentale. “Da alcuni mesi ha iniziato a viaggiare con noi un preparatore mentale. Vedremo se darà qualche risultato”.

Il francese, famoso anche per il suo metodo innovativo di riprogrammazione neuromotoria basata su impulsi sonori a bassa frequenza chiamato Activa Concepts, si è espresso anche sulle qualità dell’attuale numero 1 del mondo, Novak Djokovic: “È un prodotto praticamente perfetto, fa molta attenzione al fisico, all’aspetto mentale, alla preparazione e fa tutto in maniera pregevole; tecnicamente è un modello sia dal punto di vista motorio che a livello di piazzamento. Se dovessi trovare un minimo difetto direi il diritto”.

Secondo Dorochenko però questo dominio non durerà ancora a lungo: “La storia del tennis ci ha insegnato che dopo un certo periodo di tempo in cui un giocatore domina, è naturale che succeda qualcosa di nuovo, vuoi per un infortunio, o perché non si è più forti come prima oppure semplicemente uno dei rivali migliora e lo supera”.

Sarà, ma tutto questo sembra ben lontano dal succedere.

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