ATP Finals interviste, S. Wawrinka: "Ho iniziato a giocare meglio a metà del primo set. Sono molto felice per la vittoria"

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ATP Finals interviste, S. Wawrinka: “Ho iniziato a giocare meglio a metà del primo set. Sono molto felice per la vittoria”

ATP World Tour Finals, S. Wawrinka b. D. Ferrer 7-5 6-2. L’intervista post partita e l’audio di Stan Wawrinka in originale

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È sembrato che improvvisamente tu abbia ingranato e ha iniziato ad andare di nuovo tutto bene.
Sì, il mio gioco inizia ad andare meglio, non ho iniziato male e ho cominciato a giocare meglio a metà del primo. Sono stato un po’ fortunato che lui mi abbia ridato il game per tornare in corsa nel set. Poi ovviamente la mia mente si è liberata e ho giocato un buon tennis, quello che dovrei fare qui. Sono piuttosto soddisfatto della vittoria, soprattutto di aver ribaltato il primo set e aver chiuso in quel modo.

Ora dovrai giocare contro Andy per un posto in semifinale, è psicologicamente più facile quando la situazione è più chiara?
Sì, certamente. Credo sia più facile per noi. Mentre scendiamo in campo sappiamo che il vincitore sarà in semifinale, è abbastanza semplice. Sai cosa aspettarti, devi andare a cercartelo e provare a vincere.

Come ti senti ad affrontare Andy? È la prima volta dopo più di due anni.
Sì, credo che l’ultima fu ai quarti degli US Open nel 2013. Sarà sicuramente interessante, abbiamo avuto grandi battaglie in passato, alcuni match duri, tre, quattro set. Sarà interessante vedere se riuscirò a portare in campo il gioco positivo con il quale ho vinto oggi, e anche come giocherà lui. Sta avendo un anno fantastico, numero due al mondo. È molto pericoloso indoor, soprattutto in casa, quindi vedremo come andrà venerdì.

Hai guardato molti suoi match negli ultimi due anni? Ti aspetti qualcosa di profondamente diverso?
No, non credo, penso sia più o meno lo stesso giocatore. Certamente quest’anno è più forte perché ha più fiducia, è più aggressivo e ha vinto più match. Se guardi bene, lui ha avuto settimane simili alle mie, ha giocato un primo incontro molto solido ed oggi era completamente giù.

Lui si trova in una situazione simile alla tua nello scorso anno, le Finals e poi la Coppa Davis. Credi che questo possa influire su cosa stia pensando, su quanta energia voglia spendere in questo torneo?
È difficile dirlo, dire se lui sia totalmente concentrato o no. È impossibile sapere esattamente cosa aspettarsi da lui, poi ovviamente se guardo il suo match di oggi lo vedo un po’ fiacco. Sicuramente il fatto che dopo Parigi si sia allenato molto sulla terra non lo fa arrivare qui fresco. Forse si sentirà più rilassato, senza pressione, non avendo nulla da perdere, o forse non sarà qui con la testa. Se mentalmente non è qui, lui è un giocatore totalmente differente.

Ti ricordi come ti sentivi tu in questa situazione?
Ripeto, io sono un giocatore completamente diverso, ho avuto anche una carriera diversa. Erano le mie seconde Finals quindi erano importanti. Io ero concentrato a ritrovare la mia fiducia, non giocavo bene dagli US Open ed era importante giocare partite e battere i migliori perché sapevo che stavo andando sulla terra dopo uno, due giorni. E ancora, io arrivai direttamente dopo Parigi senza una settimana di interruzione. Era impossibile per me fare qualcosa. Ero al 100% concentrato qui perché per me era importante, poi dovevo cambiare in due giorni.

Traduzione di Paolo Di Lorito

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