Pagelle: Vinci per noi, Pennetta per l...oro (ascolta l'audio di Ubaldo)

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Pagelle: Vinci per noi, Pennetta per l…oro (ascolta l’audio di Ubaldo)

Roberta Vinci trionfa in Russia ed è sempre più vicina alla top-10, Pennetta e Malagò permettendo. Sboccia Taylor Fritz, fiorisce Dominic Thiem e rinasce Nicolas Almagro mentre appassisce Rafael Nadal

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Adesso c’è anche Malagò che si è iscritto alla corsa del ritirailritiro alla Pennetta, che in fondo qualche dubbio dovrà pure averlo per non consentire la sua cancellazione dalla classifica rischiando di penalizzare Roberta Vinci (9). Che intanto in top10 ci arriverà di suo a forza di back sopraffini e intelligenza superiore che hanno mandato in confusione Belinda Bencic (6,5) che comunque si farà.

Fa sorridere qualche voce filo-federale che parla di chi sale e chi scende dal carro dei vincitori (come se il mestiere del giornalista o del commentatore fosse quello di applaudire e basta i connazionali) soprattutto ora che Robertina ha vinto il torneo più importante della carriera ed è a un passo dall’agognato traguardo proprio quando ha (giustamente) deciso di boicottare la FedCup tra la comprensione generale della federazione che proprio uguale uguale non fece con Bolelli. Ma in fondo diciamo sempre le stesse cose…

Comunque tra Pennetta che forse torna, Schiavone che non molla e Vinci che forse rimanda, il povero Corrado Barazzutti (10) non ci capisce più nulla e, confuso, ha annunciato che non si ritira più neanche lui, anzi torna a giocare.

Lo sappiamo, in fondo Fabio Fognini (4) è un tenerone e non ha voluto negare alla sua amata nei giorni di San Valentino una reunion con l’amica di sempre Gisela Dulko organizzando una settimana di vacanza a Buenos Aires. Peccato, perché per una volta il favorito del torneo David Ferrer (5) non aveva timbrato il cartellino. D’altronde nessuno batte Nico Almagro (7) sedici volte di fila.

Quando non ci sono gli Slam e i 1000 è un po’come quando non c’è il gatto e i topini ballano. Il rock come di consueto a Memphis lo suona Kei Nishikori (6,5) che riesce nell’impresa di rimanere anonimo anche quando vince il solito torneo, visto che il suo giovanissimo avversario in finale Taylor Fritz (8) profuma di campione.

C’è poi da applaudire anche Dominic Thiem (8) che si è sbarazzato del nipote dello Zio Tom che oramai perde pure i match lottati e con match point a favore. Il vero match point a Rafael Nadal (4,5) in verità lo ha offerto proprio lo zione che con le sue parole – che hanno seminato il panico in casa Giorgi – pare proprio essersi auto-licenziato.

L’encomiabile Paolone Lorenzi (7) però doveva batterlo questo qui, mentre Andreas Seppi (4,5) non ne azzecca più una e gli altri non riescono a togliersi di dosso i panni di comparse sul tour maggiore, vedi Luca Vanni (5) e Marco Cecchinato (5) che è 0-11, non prefisso per chi chiama da fuori Torino ma il drammatico bilancio in match ATP.
Se Venus (7) continua a vincere e Klizan (7,5) porta a casa addirittura un 500 vuol dire davvero che c’è spazio per tutti, almeno fino al ritorno del gatto.

ASCOLTA L’AUDIO DI UBALDO SCANAGATTA E TATHIANA GARBIN

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