Ivan Syrov, campione russo di beach tennis in esilio, col cuore ancora un po’ italiano

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Ivan Syrov, campione russo di beach tennis in esilio, col cuore ancora un po’ italiano

Direttamente dall’isola di Mauritius, dove vive, il campione di beach tennis Ivan Syrov ha concesso un’esclusiva intervista a Ubitennis: il suo tentativo di diventare professionista, la sua scelta di vita, il suo impegno verso i meno fortunati

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Ivan Syrov, trentatreenne russo, numero 32 al mondo nel beach tennis. Un passato quasi da tennista professionistico, ha partecipato nel 2005 anche all’ATP 250 di San Pietroburgo perdendo nelle qualificazioni dal connazionale Teymuraz Gabashvili. Ora, con Nicolay Guriev, forma una delle coppie di beach tennis più forti al mondo, insieme ai connazionali Burmakin e Kuptosov. Syrov vive nell’isola di Mauritius, dove l’abbiamo incontrato, sempre pronto a fare le valigie e girare il mondo grazie al beach tennis.

Ivan parli perfettamente l’italiano, qual è il tuo rapporto con il nostro paese?
A sedici anni ho vissuto per ben quattro anni a Perugia alla corte di Alberto Castellani (responsabile de Il perugino, “The art of tennis” e negli anni coach di Tipsarevic, Karlovic, Rosset, ndr). Insieme ad Alberto ricordo volentieri Francesco Vazzana, Julian Vespan e Gianluca Zaccara, che poi è diventato il mio personal trainer. Un periodo importante della mia vita, anche se non sono riuscito a sfondare (Ivan è arrivato tra i primi 700 al mondo in singolare e fino al numero 338 in doppio, ndr). Un’ esperienza bellissima, effettuavamo parte della nostra preparazione anche a Montecarlo ed eravamo spesso a contatto col mondo professionistico. L’Italia mi è rimasta davvero nel cuore e non a caso qui a Mauritius ho deciso di vivere all’interno di un villaggio frequentato soprattutto da italiani.

Anche senza sfondare sei comunque rimasto nel mondo del tennis.
Ho provato a fare il coach e poi, grazie anche alla mia federazione, mi sono dedicato al beach tennis, uno sport che puoi praticare tutto l’anno all’aria aperta, soprattutto se hai la fortuna di poter vivere in un’ isola nell’oceano indiano. Nel beach non va così male, ora sono numero 32 al mondo. L’anno scorso ho giocato anche in Italia il mondiale e poi in ottobre il campionato europeo ad Eilat, perdendo ai quarti di finale dagli italiani Luca Carli e Luca Meliconi, che poi hanno vinto l’argento. Voi italiani siete fortissimi, ma anche noi russi non ce la caviamo poi così male.

Syrov giocatore di beach tennis, ma anche organizzatore di tornei di tennis per chi è meno fortunato.
Nella città dove sono nato, San Pietroburgo, si è deciso, ormai da qualche anno, di organizzare un torneo internazionale di tennis in carrozzina (Dream Cup) ed ho così iniziato a dare una mano nella realizzazione di questo evento, che oggi è diventato il più importante in Russia. Nel mio paese c’è molta attenzione verso il Wheelchair tennis. Pensa che nel 2013, nell’ambito della Russian Cup (la manifestazione che ogni anno attribuisce i premi legati al mondo del tennis) è stata premiata come giocatrice dell’anno Paulina Shakirova, preferita addirittura a Maria Sharapova, che l’ha vinto per diversi anni. Paulina oggi ha ventuno anni ed è numero 47 delle classifiche mondiali ITF di wheelchair, con best ranking raggiunto proprio nel 2013 quando arrivò al numero 25.

Ed ora sei diventato anche il direttore di un torneo internazionale per disabili proprio a Mauritius che ha visto la sua prima edizione a dicembre 2015.
Una delle soddisfazioni più grandi della mia vita. Siamo entrati nel circuito ufficiale Itf, regalando un sogno a molti giovani atleti di questa parte del mondo. L’obiettivo finale è quello un giorno di partecipare alle olimpiadi (il campione in carica è il francese Stephan Houdet intervistato da Ubitennis a febbraio a Rotterdam). Qui a Mauritius stiamo però dando anima anche al sitting beach tennis, anch’esso sport paraolimpico, lo vedremo anche a Rio de Janeiro. Sono degli autentici fenomeni. Giocare a tennis da seduti sulla spiaggia può essere per il futuro, un opzione in più rispetto al wheelchair tennis.

Non resta che ringraziare Ivan Syrov per questa intervista in esclusiva per Ubitennis e lasciarlo a tutti i suoi progetti salvo ritrovarlo quest’estate nei campi di beach tennis del nostro paese.
Per il momento priorità ai miei allenamenti di beach; sono appena stato in Brasile per un torneo internazionale e nei prossimi giorni andrò a prepararmi all’ isola della Reunion (a meno di un’ora di volo da Mauritius) dove ci sono tanti forti giocatori francesi con cui confrontarsi. Quest’estate non vedo però l’ora di tornare in Italia, così da ritrovare vecchi amici e cercare di vendere cara la pelle contro i vostri giocatori. Vi aspetto a fare il tifo un pò anche per me.

Roberto Dell’Olivo

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