Stan Wawrinka redattore per un giorno: "Il dominio di Djokovic dipende solo da lui"

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Stan Wawrinka redattore per un giorno: “Il dominio di Djokovic dipende solo da lui”

Stan Wawrinka si improvvisa redattore per L’Equipe e dimostra di saperci fare anche con la penna tra le mani. I temi toccati dal campione dell’ultimo Roland Garros qusono stati il dominio di Novak Djokovic e l’essere considerato “l’anti-Djoko” per eccellenza

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Dopo il trionfo nell’ultima edizione del Roland Garros la popolarità di Stan Wawrinka all’interno del territorio francese è sicuramente aumentata a dismisura, tanto che L’Equipe gli ha fatto svestire i panni del tennista trasformandolo in redattore di uno dei quotidiani sportivi più famosi del mondo: di seguito la traduzione dell’editoriale firmato da Stan Wawrinka.

Che effetto mi fa sentirmi dire di essere la soluzione anti-Djoko? Mi fa sentire soddisfatto, chiaramente. Averlo battuto due volte nei tornei del Grand Slam mi ha spinto a superare certi limiti, mi ha dato veramente tanta fiducia. Dal match di Melbourne nel 2013 (vittoria del serbo al quinto, ndr) le nostre partite negli Slam sono sempre state molto equilibrate. Ho perso al quinto set la semifinale degli US Open sempre nel 2013, ho vinto il quarto di finale a Melbourne l’anno successivo e perso l’anno seguente in semifinale entrambi al quinto. Infine ho vinto lo scorso anno qui a Parigi. Giocare contro Djokovic è sempre bello e io non vedo l’ora di rigiocarci. Il mio unico rimpianto dello scorso anno è non aver vinto i quarti di finale a Wimbledon (persi contro Richard Gasquet, ndr), così l’avrei affrontato in tutti i quattro tornei degli Slam.
Onestamente non penso di essere l’unico in grado di battere un Djokovic al massimo. Al mio avviso anche Federer può riuscirci, negli ultimi tempi non ce l’ha fatta per un niente, ha avuto sempre tante occasioni. Molti mi chiedono per quanto ancora durerà il domino di Djokovic. Io vi dico di non dimenticare che anche Federer e Nadal hanno spadroneggiato nel circuito per un lungo periodo. In molti dicevano che avrebbero continuato ancora e ancora, ma poi sono entrambi sono inevitabilmente calati. Quindi fin quando Djokovic sarà al 100% e tutto gli andrà bene come in questo momento, non lo prenderà nessuno. Sta facendo qualcosa di incredibile, e dall’oggi al domani non ci sarà un capovolgimento. Dopo la sua sconfitta al Roland Garros ha tenuto un ritmo incredibile, perdendo solo tre incontri. Ma vi rifaccio la stessa domanda: se nel 2016 Djokovic non dovesse vincere più di due Slam, si dirà che abbia continuato a dominare oppure cha abbia subito un leggere calo rispetto allo scorso anno? Basta un piccolo granello di sabbia a rompere l’ingranaggio, magari due semifinali Slam perse e cambierebbe l’intero anno, che tuttavia resterebbe eccezionale e gli permetterebbe di restare numero 1 al mondo. Per questo penso che il cambiamento arriverà da Djokovic stesso. Esattamente come Federer all’epoca: non vedevamo come qualcuno potesse prenderlo e poi la soluzione è arrivata da lui stesso.

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