Focus
ATP/WTA Madrid: è successo ieri
Dalla Caja Magica del Mutua Madrid Open, il riassunto del giorno precedente

da Madrid, Tommaso Borgatti
Temperature alte sui campi in terra di Madrid con il sole (ma anche i fari come dopo vedremo) da protagonista sul villaggio tennistico della Caja Magica e partite che iniziano a farsi molto “calienti” e combattute. Sicuramente il protagonista di giornata è stato Nole Djokovic che dopo due anni di assenza è tornato a giocare e a vincere a Madrid, poco più di un’ora è infatti durato il suo incontro sul campo centrale Manolo Santana contro l’emergente croato Coric che poco ha potuto contro il numero uno. La partita più avvincente del giorno si è però giocata sul campo numero tre, con spalti gremiti, spettatori in piedi e seduti sulle scalinate e soprattutto lunghissime code al di fuori degli ingressi per poter godere delle delizie offerte da Nick Kyrgios e Stan Wawrinka che se le sono suonate di santa ragione, tra magie di ogni tipo dell’australiano e rovesci spettacolari dello svizzero. 7-6 7-6 Australia, senza nemmeno un servizio concesso in due set e pubblico un po’ deluso in quanto schierato totalmente verso l’elvetico e spesso critico verso Kyrgios.
Contemporaneamente, a pochi metri di distanza, Fabio Fognini era in procinto di compiere l’impresa contro il più quotato Nishikori ma, come spesso accade con il nostro in campo, qualche errore incomprensibile gli è costato la sconfitta in 3 set con il punteggio di 6-2 3-6 7-5 con Fabio a due punti dal match sul 5-4 e servizio a favore. È successo dell’incredibile in serata con i fari del campo Sanchez che hanno deciso di spegnersi parzialmente e hanno costretto Lahyani a sospendere il match Monfils-Cuevas sul 3-2 del terzo set. Dopo minuti di indecisione sull’effettiva utilizzabilità del campo, l’arbitro svedese ha radunato gli ufficiali di gara, i ball-boys con annesse palline e i due giocatori e ha deciso di trasferire tutti sul campo 3. Peccato che proprio su quel campo stesse per cominciare l’ottavo femminile tra Keys e Tig che, già pronte per iniziare a palleggiare, hanno dovuto fare le valigie e tornare in players area per poter permettere a Lahyani e ragazzi di finire il loro match. Alla fine l’ha spuntata Cuevas 7-6 al terzo permettendo così a Keys e Tig di cominciare il proprio incontro con una mezz’oretta di ritardo. Chissà con un altro arbitro cosa sarebbe successo, con Mohamed lo spettacolo è sempre assicurato.
L’oscuramento del Sanchez ha costretto anche i “poveri” Del Potro e Sock inizialmente programmati in chiusura di giornata, a doversi trasferire nel ground, e precisamente al campo 6. L’annuncio del match alle ore 23.00 nel campetto al di fuori della Caja ha scatenato l’interesse popolare e folle di persone sono corse per prendere posto sugli spalti. In effetti la partita ha meritato il tutto esaurito e ha visto l’americano imporsi in due set con il punteggio di 6-4 7-6 grazie al servizio e al dritto veramente molto incisivi.
Sempre restando in campo maschile, in mattinata verso mezzogiorno (qui in Spagna hanno concezioni di orario un po’ diverse), sul campo centrale il derby spagnolo Lopez-Bautista Agut era durato due ore e mezza con il più quotato Bautista Agut uscito vincitore della lunga battaglia. Ha fatto il suo esordio nel torneo anche la testa di serie numero otto ovvero Tomas Berdych che ci ha messo poco a sbarazzarsi del qualificato Istomin, autore comunque di un ottimo torneo fino qui, 6-3 6-3 il punteggio finale con il ceco che ha anche concesso il servizio una volta al suo avversario.
Ciò che ha riservato più sorprese, anche nella giornata di mercoledì, però è il quadro femminile, con gli ottavi di finale in programma. Subito annunciato il forfait della quotata Azarenka che dopo aver svolto una training session verso le ore dieci ha annunciato il ritiro dal torneo per problemi alla schiena. Quarti di finale diretti per l’americana Chirico che sarà chiamata oggi all’impresa contro la numero 39 del ranking, quella Daria Gavrilova che finora ha lasciato solo poche briciole alle sue avversarie in questo Mutua Madrid Open. Ieri è toccato infatti alla defending champion Petra Kvitova abdicare sotto i colpi dell’australiana apparsa veramente molto in palla. Altra sorpresa odierna è la sconfitta maturata di Carla Suarez Navarro, beniamina di casa e accreditata del titolo di possibile vincitrice, considerando l’eliminazione di quasi tutte le big, Halep a parte che si è sbarazzata di Bacsinszky in un’ora. Nulla ha potuto la spagnola contro Sam Stosur nonostante il vantaggio di un set e un break. Il punteggio finale recita 4-6 6-2 6-3 per l’australiana numero 23 che ora se la dovrà vedere con la più grande sorpresa del torneo ovvero la qualificata rumena Patricia Maria Tig che si è sbarazzata in due set dell’americana Keys.
Ennesima lotta della Cibulkova che anche ha dovuto soffrire più di due ore per avere la meglio della russa Pavlyuchenkova con il punteggio di 2-6 6-3 7-5. Nei quarti troverà un’altra romena, Sorana Cirstea, che sotto il sole cocente del campo 4 ha vinto in due set contro la tenace tedesca Siegemund recente finalista all’importante torneo di Stoccarda. Sarà ben contento Tiriac per la marcia vincente delle tenniste romene. Con la Begu, che sfiderà Halep nei quarti, sono quattro le sue connazionali tra le ultime otto giocatrici rimaste in gara. Curioso il fatto di vedere anche due qualificate ancora in corsa, oltre ad una wild-card. Interessante anche la media ranking delle giocatrici presenti nei quarti di finale, ovvero 66,5 con tre rappresentanti oltre la centesima posizione mondiale.
Programma di giornata molto ricco e veramente spettacolare per tutto ciò che è successo dentro e fuori dai campi, una cornice di pubblico delle grandi occasioni come spesso accade qui a Madrid e partite di altissimo livello. Il programma di oggi vedrà tutti i quarti di finale femminili e gli ottavi di finale maschili. Altra giornata sicuramente ricca di belle partite e curiosi aneddoti direttamente dal circolo della Caja Magica.
ATP
Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto
Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.
Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.
Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.
In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.
Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.
Flash
Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?
La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.
Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.
“Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.
Flash
WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova
La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.
D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1
Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.
Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.
Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.
Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…
[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2
La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.
La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.
Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.
L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.