ATP Challenger Mestre: Lorenzi si salva. Avanzano Mager e Matteo Viola

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ATP Challenger Mestre: Lorenzi si salva. Avanzano Mager e Matteo Viola

Nel primo turno del torneo Challenger di Mestre, vittoria a fatica di Paolo Lorenzi, testa di serie n. 1. Matteo Viola, idolo di casa, si esalta nel derby azzurro con Napolitano. Eliminati Sonego, Caruso ed Eremin dopo una maratona di quasi tre ore

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dal nostro inviato a Mestre

Giornata veramente ricchissima quella odierna del Challenger organizzato splendidamente dal Direttore Pasquale Marotta nel Tennis Club Mestre, con tutte le teste di serie e 7 italiani in campo, di cui tre approdano al secondo turno.

Per primo è sceso in campo Salvatore Caruso, come sempre accompagnato dal suo straordinario coach Paolo Cannova, apprezzatissimo per la sua competenza ed anche per la simpatia: purtroppo oggi Salvo non era in ottime condizioni, è apparso un po’ spento, poco brillante, molto meno rispetto alle ultime uscite al Foro italico dove si era guadagnato sul campo, passando dalle prequalificazioni, l’accesso al tabellone principale dove ha perso da Nick Kyrgios ma ben figurando. Oggi aveva di fronte un muro di nome Reuter, un belga di 25 anni, numero 272 delle classifiche ATP, e sarebbe servita probabilmente più energia per farlo crollare. Troppi gli errori di Caruso oggi, sebbene molti arrivati dopo scambi piuttosto lunghi e dispendiosi. Il siciliano è partito con un break a favore in entrambi i set, non riuscendo però a confermare il vantaggio e senz’altro questo ha influito poi sull’andamento del match. Il belga da parte sua è sembrato un giocatore dalle caratteristiche adatte alla terra battuta e seppur non un fenomeno è senz’altro un tennista ben preparato atleticamente e difficile da battere per tutti a questo livello. È finita 6-2 6-4 per il fiammingo. Nel secondo turno Reuter avrà il suo bel da fare nel derby contro il connazionale De Loore, apparso in ottima condizione. Di Caruso, 23 anni da Avola, non possiamo che parlare bene, è un ragazzo serio, scrupoloso negli allenamenti, sempre con un buon body language in campo, e se la classifica ancora non cresce negli ultimi mesi è a causa di una scelta ben precisa: quella di confrontarsi con i migliori e quindi andarsi a giocare anche tornei molto complicati, con qualificazioni difficili come Estoril, e addirittura Montecarlo, Indian Wells, Australian Open, dove di punti se ne prendono pochi. Ma la scelta è ben ponderata: pagherà a media scadenza, quando il valore aggiunto dell’esperienza accumulata in tornei di livello altissimo si trasformerà in vittorie di prestigio contro avversari di livello medio-alto. Certo che sarebbe stato più semplice in termini di “classifica” andare a cercare qualche secondo turno o qualche quarto di finale in Challenger abbordabili in Asia o in Sudamerica, ma probabilmente avrebbe pagato solo ed esclusivamente al momento. Ci sentiamo di condividere la scelta di Caruso.

Gianluca Mager è una delle liete note di giornata, tornato finalmente ad esprimere un buon tennis, vittorioso in due combattuti set il serbo Petrovic, faticando un po’ di più di quanto avrebbe dovuto, anche se oggi il 24enne serbo ha giocato molto meglio di come aveva fatto vedere nei giorni passati, limitando il numero degli errori non forzati. Mager, allenato da Diego Nargiso ed oggi seguito dal Responsabile Federale Umberto Rianna, parte male, va sotto nel punteggio nel primo set addirittura 5-2 ma poi vince 5 game di fila portandosi a casa il primo parziale 7-5. Tutta farina del suo sacco, perché come già detto, Petrovic è in buona giornata , sbaglia poco, il servizio è come sempre semidevastante quando entra la prima. Nel secondo set Mager, numero 346 del mondo (Petrovic è 350 ma ha 3 anni in più), è bravo a partire bene e a trovarsi nella condizione di servire per il match sul 5-4 in suo favore: purtroppo però si “spegne la luce” 5 minuti per lui e con qualche errore di troppo rimette in partita l’avversario. A questo punto però il sanremese, sostenuto sapientemente sul piano tattico e psicologico da Rianna, sa tenere alta la concentrazione e l’energia messa nel suo gioco e alla fine chiude con un altro 7-5 il secondo set. Di questa partita ci resta la convinzione che Mager potrà fare davvero bene in futuro, senz’altro migliorare la sua classifica a breve, ma anche togliersi delle soddisfazioni con qualche “scalpo” importante a partire dal prossimo turno qui a Mestre dove affronterà lo spagnolo Gerard Granollers.

Edoardo Eremin ha disputato una partita epica, ha giocato un gran tennis per alcuni momenti, ha lottato, eppure per la seconda settimana consecutiva ha perso 7-6 al terzo set, dopo 3 ore di gioco molto intenso. Gli era capitato già la settimana scorsa nelle quali di Heilbronn (un altro challenger in terra tedesca) contro Andreas Beck, uno che a tennis sa giocare bene. Gli è successo di nuovo oggi contro il cileno Jarry, un ragazzone che tira missili con il servizio e che non è affatto facile da “passare” a rete vista la sua apertura alare. Edo oggi un po’ di fortuna in più se la meritava, sinceramente è molto in credito con la sorte, noi lo abbiamo visto spesso giocare bene e per questo ci sentiamo di incoraggiarlo a continuare con questa grinta.  È che non è affatto facile da “passare” a rete vista la sua apertura alare. Nel primo set l’azzurro ha mantenuto un buon livello anche quando è stato sotto nel punteggio, recuperando un break di svantaggio lottando punto a punto e portandosi a casa il set 7-5. Nel secondo set anche è costretto a recuperare un break per giocarsela nel tie dove però non dà il meglio di sé, qui sì che forse c’è da lavorare, nell’approccio mentale ai punti decisivi, e finisce col perderlo 7-3. L’incontro è stato davvero equilibrato, 124 punti totali per Jarry, 120 per l’italiano, purtroppo però le statistiche ci dicono che Eremin ha messo in campo solo il 41% di prime di servizio, un numero troppo basso per uno come lui dotato di un servizio all’altezza dei migliori. Nonostante tutto si è andati al tie break finale del terzo set, col rimpianto per Edo di essere andato a servire per il match sul 5-4 in suo favore. È vero che sarebbe bastata qualche prima di servizio in più nei momenti importanti, è vero che una maggiore concentrazione avrebbe potuto cambiare il destino del match, ma anche un “nastro” vincente o una “riga” complici nei punti che contano dovranno pur arrivare per questo ragazzo sempre così cordiale ed educato. Forza Edo, credici!

Lorenzo Sonego invece oggi ha mandato in campo la controfigura, probabilmente era un po’ scarico per l’enorme impegno mentale del Foro, dove ha guadagnato l’accesso diretto al maindraw vincendo nelle prequalificazioni contro Arnaboldi nonostante un infortunio, e poi impegnando al terzo set Joao Sousa, uno che è numero 28 del mondo. Il pupillo di Coach Gianpiero Arbino ha giocato un match mollo contro Dennis Novak, un austriaco di livello non altissimo ma comunque “on fire” visto che veniva da due tornei di fila vinti. Oltretutto questo Novak è un altro che di rado esce dal match e va battuto fino all’ultimo punto. Lorenzo a dire il vero il primo set se l’è giocato eccome, riuscendo anche a rimontare un break di svantaggio e portando l’austriaco al tie break: nonostante la concentrazione e la buona tendenza a ben giocare i punti decisivi dei match che ha mostrato Sonego in questi mesi, frutto anche della sua “freddezza” come ha dichiarato lui stesso al Foro, purtroppo questa volta non si è vista quella determinazione e nel tie break del primo set ha finito per perdere 7-2. Qui è virtualmente finito il match, perché le batterie di Sonego erano esaurite, come si poteva ben osservare dal vivo anche per un body language che non lasciava spazio ad interpretazioni diverse. Il secondo set finisce 6-1 per Novak in 25 minuti. Ci sta, metabolizzare l’impegno al Foro Italico, con tutti i complimenti ricevuti, le mille attenzioni degli appassionati, della stampa, è qualcosa che fa parte del gioco, in particolare qui in Italia. Il ragazzo deve saperlo, e conoscendo Lorenzo siamo certi che già nel prossimo match, non sappiamo ancora se al Challenger di Vicenza o meno, saprà mettere in campo i progressi mostrati negli ultimi mesi, che lo hanno eletto come miglior prospetto giovane italiano (insieme ad altri, ovviamente).

Il derby italico tra la wild card Napolitano e l’idolo di casa Matteo Viola ha visto trionfare in due set il secondo, tifatissimo dai suoi concittadini. Il primo set Viola se lo è aggiudicato d’esperienza, al tie break, dove da 0-4 è riuscito a rimontare e a chiudere 10-8, aprendo una voragine nell’autostima del giovane Napolitano. Tra i due ci sono 7 anni di esperienza e questo fattore ha pesato tanto a nostro parere. Viola è una vecchia volpe del circuito, è un po’ calato in classifica ma è uno che è stato 118 del ranking, sa stare in campo, fa le scelte giuste e queste sono partite che lui si porta a casa di solito. Anche nel secondo set ci sono stati momenti di buon gioco ma i punti importanti e lottati se li è sempre aggiudicati Viola, con Napolitano che, sconfitto 6-3 nel secondo set, è uscito dal campo davvero furente con sé stesso. Seguito dal sempre gentile papà Cosimo, per Napolitano ci saranno presto altre occasioni di riscatto e la delusione passerà presto. Viola nel secondo turno affronterà il qualificato tedesco Masur che oggi ha eliminato la testa di serie numero 7 del torneo, il canadese Diez. Buone possibilità per Viola di accedere ai quarti.

Veniamo alla fine a Paolo Lorenzi, che oggi in versione diesel, ha dovuto soffrire più del lecito per sbarazzarsi di Bastian Trinker, austriaco di 26 anni che ha sfiorato la grande impresa. Il toscano, numero 1 del tabellone, l’ha spuntata 7-5 al terzo set dopo aver perso il primo e senza entusiasmare per la verità nemmeno nei due set vinti. In particolare nel terzo poteva chiudere molto prima il discorso, invece ha finito per complicarsi la vita anche se alla fine ha risolto la pratica dall’alto della sua esperienza. Giocatore sempre positivo anche nei momenti difficili, Lorenzi nel secondo turno se la vedrà con il cileno Jarry, giustiziere come abbiamo detto di Eremin, e siamo curiosi di vedere come annullerà, se ne sarà capace, il servizio potente del cileno e lo schema servizio-diritto.

Risultati:

[2] D. Lajovic b. J. Pereira  2-6 7-6(2) 6-2
[3] H. Zeballos b. R. Ramirez Hidalgo 3-6 6-2 6-4
M. Viola b. [WC] S. Napolitano 7-6(8) 6-3
[1] P. Lorenzi b. B. Trinker 1-6 6-1 7-5
Y. Reuter b. [8] S. Caruso 6-2 6-4
[4] G. Elias b. O. Roca Batalla 6-1 6-3
[Q] D. Masur b. [7] S. Diez 5-7 6-2 6-0
[WC] G. Mager b. [Q] D. Petrovic 7-5 7-5
[Q] N. Jarry b. [WC] E. Eremin 5-7 7-6(3) 7-6(6)
D. Novak b. [WC] L. Sonego 7-6(2) 6-1
G. Granollers b. [6] F. Ferreira Silva 6-4 7-5
[Q] M. Michalicka b. E. Escobedo 6-4 6-2
I. Ivashka b. [5] C. Lestienne 6-4 6-2

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