dal nostro inviato a Vicenza
Altra splendida prestazione di Edoardo Eremin nel secondo turno del Trofeo AC Hotels, ATP Challenger da 50mila dollari in svolgimento a Vicenza, presso il Tennis Palladio 96, diretto da Enrico Bettini: Edo ha superato in 3 set lo svizzero Laaksonen, avversario temibilissimo e ampiamente più avanti di Eremin in classifica, dato che attualmente è numero 190 del ranking ATP. Bravissimo Edo a tenere un buon rendimento per tutto l’arco del match, che è qualcosa che forse ancora mancava al suo bagaglio tennistico. Del resto i colpi ce li ha tutti, anche oggi ha mostrato un ottimo servizio, tra l’altro con una buona percentuale di prime palle messe (65%). La pesantezza della sua palla può mettere in difficoltà molti giocatori del circuito, e colmando qualche lacuna sul piano dell’intensità agonistica Eremin potrà togliersi parecchie soddisfazioni in futuro. Primo set a favore dell’azzurro, 379 delle ultime classifiche mondiali, grazie ad un break al sesto gioco, poi ben difeso con ottimi servizi e parecchi vincenti. Nel secondo set Eremin si porta avanti di un break subito, ma poi subisce il ritorno di Laaksonen, apparso meno in palla rispetto all’incontro del giorno precedente con Donati, anche però per la bravura di Edo nel costringerlo a molti errori. Si arriva ad un tie break che appare decisivo per le sorti del match, con lo svizzero di chiare origini finlandesi che riesce a trovare la forza di vincerlo e allungare la partita al terzo set. Anche nel secondo set, bisogna dirlo, Edoardo Eremin ha giocato un buon tennis, di livello, a nostro parere è stato bravissimo a limitare gli errori gratuiti, riuscendo a raggiungere un buon compromesso tra forzare i colpi e giocare più sicuro.
Terzo set da incorniciare per Edo, non solo per il risultato, ma anche per come ha gestito i punti importanti, cercando di avere aggressività e profondità di palla: finisce 6-2 in suo favore con la possibilità di giocarsi la semifinale contro Stefan Kozlov, statunitense, che oggi ha battuto in due set il belga Coppejans. Eremin può e deve migliorare in tutto, deve trovare dentro di sé la giusta motivazione per andare a curare il dettaglio in allenamento, sia sul piano tecnico, per avere maggiori armi durante i match, sia su quello mentale, affinché il suo atteggiamento diventi dominante. Pur giocando oggi un incontro ottimo, in alcuni momenti la testa bassa e qualche parola sussurrata a se stesso non l’hanno aiutato a trovare quell’energia in più che può fare la differenza tra vincere una partita o perderla. Come diciamo sempre qui le partite si vincono per uno o due punti importanti (pensate che ieri Bahamonde ha fatto 2 punti più dell’avversario ed ha perso). Questo è un ragazzo che ha qualcosa in più per certi aspetti, ha un fisico eccezionale, è una persona profonda e intelligente, ha ottimi fondamentali, deve credere in se stesso forse solo un filino di più. Venerdì contro Kozlov sarà un match davvero interessante, perché lo statunitense è uno che fa pochissimi unforced, ottimo difensore, molto solido e intelligente tatticamente: oggi ha fatto impazzire Coppejans, pure lui gran prospetto, a suon di smorzate; praticamente i vincenti li faceva tutti così, con lo schema smorzata-passante.
Luca Vanni ha invece ceduto al redivivo Golubev, apparso in ripresa dopo un periodo un po’ oscuro. Il momento decisivo del match è stato probabilmente al nono gioco del primo set, quando il toscano è andato a servire per il set, sul 5-3 in suo favore, giocando un game un po’ sottotono, senza spingere e costretto in difesa dal kazako (ma italiano d’adozione), che forzava tutti i colpi. Il break conquistato da Golubev cambiava l’inerzia del match: primo set per il kazako e poi break molto presto nel secondo che uno spento Vanni non era più in grado di recuperare. Bisogna però dire che Golubev ha giocato molto meglio di come si era espresso negli ultimi mesi, ed è apparso anche più convinto. Vanni da parte sua deve ritrovare un po’ di serenità, senza pensare alla classifica che sta scendendo inevitabilmente, giocando con più spensieratezza.
Bene Volandri, che ha concluso il match iniziato ieri e sospeso per oscurità, vincendo anche il secondo set, nettamente (6-2) contro l’ungherese Fucsovics, che però è la controfigura del giocatore potente e determinato visto nel 2014, quando raggiunse il suo best ranking (135 ATP). Certo è che giocare contro Volandri su terra non è esattamente una passeggiata di salute. Il livornese appare in forma, aiutato anche dal suo fisico leggero di natura, e domani se la vedrà con l’argentino Kicker, che oggi ha eliminato Andrea Arnaboldi, in un match non eccezionale giocato dal milanese.
Nell’altro incontro di singolare disputato oggi bel risultato dello spagnolo Pere Riba che ha battuto il tedesco Brands in una partita che ben racconta come può essere crudele il tennis, e quanto conti in questo sport l’aspetto psicologico: avanti di un set, giocando meglio del suo avversario, sul 5-5 il tedesco ha avuto una palla break sprecata clamorosamente; da quel momento è uscito letteralmente dal match perdendo il game e anche il suo turno di servizio con due doppi falli. Succede che si va al terzo set dove Riba sembra un leone e Brands un agnellino, e il black out del tedesco dura altri due game, in totale 15 minuti terribili che hanno condizionato il risultato con lo spagnolo che si porta avanti 2-0. Perché poi Brands ha ripreso a giocare alla pari, tutto sommato cercando di lottare, ma ormai Riba aveva il controllo del match e gli è bastato servire bene per portare a casa una vittoria molto importante per un qualificato, con l’opportunità di affrontare nei quarti Golubev, giocatore con cui nel bene e nel male è tutto possibile.
Risultati primo turno:
[ALT] F. Volandri b. M. Fucsovics 7-6(8) 6-2
[6] N. Kicker b. A. Arnaboldi 6-4 6-1
Risultati secondo turno:
A. Golubev b. [7] L. Vanni 7-5 6-4
S. Kozlov b. K. Coppejans 6-4 6-4
[Q] P. Riba b. [2] D. Brands 6-7(4) 7-5 6-1
[WC] E. Eremin b. H. Laaksonen 6-3 6-7(4) 6-2