[2] C. Alcaraz b. T. Seyboth Wild 6-3 6-3

A parte un vistoso calo di attenzione nel finale, un Carlos Alcaraz centrato e concreto, senza strafare e continuando a non forzare ma neppure rinunciando a esibire qualche perla, supera Thiago Seyboth Wild in una sfida che prometteva più battaglia, se non nel punteggio, almeno nei singoli game. Troppi invece gli errori del classe 2000 brasiliano e soprattutto pesanti nelle circostanze in cui si era ben aperto il campo mancando la comoda finalizzazione sia di dritto sia al volo, per una prestazione a dir poco insufficiente.
6-3 6-3 il punteggio che avrebbe potuto essere più severo al termine di un match che ha dunque deluso le aspettative forse ottimistiche, ma giustificate dai picchi che è in grado di esprimere Seyboth, attualmente al suo best ranking di n. 63.
Primo set – Vago equilibrio iniziale, poi Seyboth Wild regala
Thiago inizia in battuta che rischia di perdere subito con il doppio fallo e due errori di dritto, ma rimedia al vantaggio esterno con l’ace altrettanto esterno. Sempre alla ricerca tra il vincere il punto e il divertimento, Carlos sceglie senza fortuna il tweener sul lob corto, quando avrebbe potuto comodamente girare attorno alla palla e trapassare l’avversario a rete. Non fa invece sconti al settimo gioco, comunque aperto da un gran tocco al volo, quando piazza la rispostona imprendibile e poi, sempre lontano in risposta per iniziare lo scambio, lascia che sia l’altro a sbagliare sulla seconda palla break. Nessun problema a confermare il vantaggio, mentre Wild non riesce neanche a prolungare il set: due volte sbaglia in uscita dal servizio e lo consegna con il doppio fallo, il suo tredicesimo errore contro i sette di Alcaraz.
Secondo set – Solo Alcaraz in campo, poi se ne va anche lui (ma alla fine torna)
Continuano gli errori brasiliani e così l’emorragia di game con il break concesso al secondo gioco, per un parziale di inizio seconda partita di 14 punti a 3 per Carlos. Sotto 0-3, Thiago avrebbe la possibilità di muovere il punteggio ma, pur di non sbagliare appoggia la volée alta di rovescio e subisce il passante in recupero del ventenne numero 3 del mondo.
5-0, Alcaraz non si diverte granché e, dopo che Seyboth Wild ha almeno evitato il bagel, tenta di riaprire o almeno allungare la sfida come spesso gli capita, chissà quanto inconsciamente. Uno smash sotterrato, Thiago che tiene due palle in campo e Carlos si ritrova a servire di nuovo per il match sul 5-3. Comincia con un errore di rovescio di quelli che “è un’ora che non mi tira una palla di qua, ho dimenticato cosa devo fare”, ma si ripiglia immediatamente, Alcaraz, e va a prendersi la vittoria e l’ottavo di finale contro Jan-Lennard Struff, lo scorso anno battuto qui in finale.
Nessun problema insormontabile per le due teste di serie che presidiano il primo ottavo della metà bassa del tabellone. Il n. 8 del seeding Hubert Hurkacz perde tre turni battuta ma esce vittorioso su Daniel Altmaier per 6-4 7-6(2) in un’ora e tre quarti. Oltremodo dominante negli scambi brevi (58-31), Hurkacz ha sofferto in quelli oltre gli otto colpi (15-5 per Altmaier).
Assicuratosi il primo set in risposta grazie a tre errori del tedesco, Hubi si è ritrovato sotto 1-3 nel secondo set, rientrando però al sesto gioco. Finale al tie-break senza storia dopo l’allungo di Hurkacz con un gran scambio e un errore di Altmaier. Agli ottavi è stato presto raggiunto dal n. 12 del draw Taylor Fritz, che si è imposto su Sebastian Baez 6-2 6-3 in poco più di un’ora, senza mai far arrivare a “40” la risposta argentina.