Il ranking ufficiale ATP di oggi, lunedì 29 agosto 2016, presenta poche variazioni di rilievo rispetto a sette giorni fa, principalmente a causa del fatto che settimana scorsa fossero in calendario un solo torneo ATP 250 (Winston-Salem, vinto da Pablo Carreño Busta in finale contro Roberto Bautista Agut) ed un Challenger (Manerbio, vittoria del redivivo Leonardo Mayer, che pochi giorni prima aveva perso da Quinzi a Cordenons).
Nessuna variazione in top-20, primo movimento registrato da John Isner, che sale al 21 superando Steve Johnson e tornando ad essere il numero 1 a stelle e strisce in tempo per gli US Open. Una variazione significativa è quella di Kevin Anderson, incapace di difendere il titolo a Winston-Salem e dunque retrocesso di 10 posizioni, ora al 35. Per trovare Anderson, che dodici mesi fa eliminò Murray al 4T degli US Open, così indietro in classifica, si deve risalire fino a marzo 2013. Dieci posizioni perse da Anderson, dieci guadagnate da Carreño Busta, che sale al 39, inserendosi tra i due migliori italiani, Fognini al 38 e Lorenzi al 40. Nella top-100, balzo in avanti per Millman (+15, ora 66), rientra tra i 100 Gulbis (100), crolla Herbert, che perde 38 posizioni ed è 114. La vittoria nel Challenger di Manerbio consente a Leonardo Mayer di recuperare 14 posizioni e salire al 117, l’altro finalista Krajinovic ne guadagna 26 e sale al 157.
Fabio Fognini resta numero 1 italiano (38), seguito a soli 45 punti di distanza da Paolo Lorenzi (40). In top-100 abbiamo un altro italiano, Seppi (87), mentre i due che hanno superato le qualificazioni agli US Open, Fabbiano e Giannessi, occupano rispettivamente le posizioni 111 e 243, ma nella classifica live, che già conta i punti ottenuti grazie alle qualificazioni, i due salgono rispettivamente al 104 ed al 211. Segnaliamo anche che Matteo Donati è salito di 26 posizioni (208), superando il coetaneo Napolitano (salito al 227). Tra i giovani, sale anche Sonego (+18, ora al 259) e perdono invece molte posizioni Giustino (-38, posizione 273), Quinzi (-39, posizione 331), Caruso (-39, posizione 355) e Bahamonde (-62, posizione 451).
Come il ranking sulle 52 settimane, anche la Race to London resta pressoché immutata. Segnaliamo che Bautista Agut sale al 14, superando Cuevas, e Gasquet recupera due posizioni salendo al 22. Migliore italiano Lorenzi (41), seguito da Fognini (53) e Seppi (82). Fuori dai 100 troviamo Fabbiano (117), Gaio (158), Donati (170, +16 questa settimana), Vanni (171), Cecchinato (178), in attesa dell’inizio della squalifica, e Napolitano (192), che divide la sua posizione con il giovanissimo canadese Denis Shapovalov.
Dato che le classifiche presentano pochi spunti interessanti, proviamo a vedere come gli US Open potranno cambiare il ranking. Non ci lanciamo in pronostici, semplicemente azzeriamo i risultati ottenuti nel 2015 e scaliamo dal ranking i punti relativi agli US 2015, che usciranno fra due settimane. In pratica, sommando i punti ottenuti agli US 2016 al ranking senza i punti degli US 2015, potremo – turno dopo turno – aggiornare la classifica. Si noti che abbiamo già considerato i 10 punti ottenuti con l’iscrizione agli US 2016.
Ecco i primi 32 oggi ed i nuovi 32 togliendo i punti US 2015.
Per non perdere posizioni, sono chiamati a difendere i buoni risultati ottenuti nel 2015 soprattutto Wawrinka (virtualmente sceso al 5), Cilic (uscito dalla top-10), Tsonga (sceso al 13), Gasquet (sceso al 16), Feliciano Lopez e Isner (entrambi fuori dalla top-10). Pochi i punti da difendere tra i top-10 per Nadal e Raonic (solo 90), Nishikori (10 punti) e Thiem (90 punti). Federer scende virtualmente al numero 7 e sembra difficile possa retrocedere ulteriormente durante gli US Open, a meno che Thiem arrivi almeno in semifinale, Monfils, Cilic e Ferrer almeno in finale ed uno tra Tsonga, Goffin, Kyrgios, Gasquet e Bautista Agut vinca il torneo. Tra questi casi, soltanto due sembrano possibili, ma comunque poco probabili (Thiem in SF) o comunque difficili (Cilic in F, difficile, ma possibile).
Interessante la lotta al terzo posto, che vede, scalando i punti:
3] Nadal 4,770
4] Raonic 4,725
Con i due in rotta di collisione ai quarti di finale. Più indietro, ma comunque in lotta:
5] Wawrinka 4,270
6] Nishikori 4,165
Interessante anche notare che, virtualmente, Kyrgios salirebbe al suo best ranking (15) e, come lui, anche Cuevas (18) e Johnson (20). Virtualmente, anche il nostro Lorenzi salirebbe a best ranking (37), superando Fognini (43) e tornando ad essere numero uno italiano.
Concludiamo tornando a dare un’occhiata alla Race. Al momento Monfils è ottavo con 2,645 punti. Il tennista transalpino è seguito da Berdych, che ha però dato forfait a causa di un’infiammazione all’appendice. I più vicini a Monfils sono dunque Cilic (2,320) e Goffin (2,140). A fine US Open, riuscirà uno di questi due (o altri più indietro) ad entrare temporaneamente tra gli 8 che parteciperanno alle Finals di Londra?